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Recensione: “Il quaderno nascosto” di Carlo Colasanti

Luglio 2003, un bambino abbandonato viene trovato a Montalto Marina in un cassonetto dell’immondizia. Pina, un’attempata gattara che vive sola, sente i suoi lamenti e con l’aiuto di Egidio, un suo vicino di casa, riesce a salvarlo. È amore a prima vista. La donna chiama il trovatello Arturo e vorrebbe tenerlo con sé ma Egidio non la pensa alla stessa maniera. Nello stesso mese, poco distante da lì, nascono altri tre bambini: Serena, desiderata ardentemente da sua madre Gianna che le prova tutte per averla. A differenza di Arturo che non ha un padre che lo reclama, Serena ne avrà uno di troppo. Sofia e Francesco invece vengono al mondo per unire i propri genitori. Ma, come alcune volte accade, la loro venuta metterà a dura prova i due rapporti. Il romanzo, in un crescendo narrativo, ricco di emozioni, colpi di scena e tocchi di noir cattura il lettore senza lasciargli scampo e lo induce a riflettere sulla natura dei sentimenti e non solo dell’amore, ma sul valore del rispetto per la vita.

Questo romanzo, di un autore emergente Made in Italy, Carlo Colasanti è un grande affresco dell’amore in tutte le sue sfumature ed aspetti, e mostra le tante facce che l’uomo può assumere dimostrando i sentimenti più belli e quelli più turpi. La storia tiene incollato il lettore fino all’ultima riga e lo trascina abilmente nei meandri della mente umana, sin dentro le vite dei protagonisti e nella nostra immaginazione, è come se si accendessero i riflettori sulle vicende narrate senza darci la possibilità di staccarci dalla lettura.

Tantissimi i personaggi; tutti attori sulla scena e legati sottilmente uno all’altro in un gioco di intrecci molto complesso. Emerge forte e potente, a dispetto della sua condizione assolutamente insignificante per la  società di oggi , una donna in là con gli anni, sola e senza affetti, se non quello dei gatti che sfama: Pina, che salva un neonato da una morte certa in un cassonetto e lo adotta crescendolo con amore come fosse suo e in un quaderno nascosto sotto il materasso racconterà i suoi ricordi, i suoi pensieri, le sue paure: questo figlio della fortuna, Arturo, è una figura bella e commovente, un bravo ragazzo intelligente e promettente che a dispetto dei geni dei veri genitori, eredita da Pina un carattere irreprensibile ed una grande forza di animo e nutrirà per lei un sentimento fortissimo.

Bellissima la storia d’amore che legherà Arturo e Serena, a dispetto delle rispettive vicende personali.

Accanto a loro sfilano tanti uomini e donne, alcuni ignobili e miseri come Alessio, truffatore e ingannatore, altri altruisti e disinteressati come sua moglie Marta che non esiterà a sostenere Massimo, messo a dura prova a causa di un grave incidente automobilistico.

Non si può descrivere tutto senza rivelare gli abili intrecci della storia creati da Colasanti: il romanzo è denso di scene memorabili piene di pathos, rivelazioni sorprendenti e sentimenti forti che scatenano le emozioni di chi legge.

Non perdetelo!

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Voto Pippi Calzelunghe 5

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