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Recensione: Il principe maledetto” di Stefania De Prai Sidoretti

Titolo: Il principe maledetto

Autore: Stefania De Prai Sidoretti

Editore: Self

Genere: Fantasy

Data di pubblicazione: 28 marzo 2022

Un maleficio incombe su Sebastian. Un incantesimo che rischia di gettare l’intero regno nell’ombra.
Perché lui è l’erede al trono, ma è cresciuto isolato e ignaro del mondo.
Come potrà attraversare il continente e sconfiggere il malvagio mago Corvino?

Tra schiavisti e briganti, orchi antropofagi e druidi oscuri, il viaggio è irto di pericoli.
Ma anche foriero di insoliti incontri: giganti dall’animo gentile, asini dai poteri sorprendenti, bizzarri oggetti fatati.

E poi c’è Fiamma, un’elfa intrepida e insolente, che di sicuro non è una dama… Ma possiede un cuore davvero nobile.
Sarà l’amore la più grande delle magie?

Il principe maledetto è un romanzo che parla di magia, asini portentosi, elfi, maghi e antiche dispute.

Il protagonista è Sebastian, che vive nel suo castello lontano da tutti e da tutto, insieme al misterioso padre; questi nasconde un segreto che influenzerà il futuro e il lignaggio del giovane.

La vita del principe scorre serena fra i bastioni impenetrabili dell’immenso palazzo, con i servitori robot che lo viziano in ogni cosa. Ma è troppo curioso. Cosa c’è al di là delle mura? Che nasconde il padre nel suo laboratorio segreto? Ma, soprattutto, da chi (o cosa) provengono quegli strani rumori nella rimessa degli attrezzi? La sua indole lo porterà a liberare un vecchio nemico del genitore che lancia un terribile incantesimo. Per spezzarlo dovrà affrontare tre prove, dimostrando il proprio coraggio e la capacità di adattarsi alle circostanze. Così inizia il suo viaggio nel mondo esterno, che gli farà vivere rocambolesche ed esilaranti avventure.

La scrittura è molto scorrevole e ricca di rimandi alle favole più note, inoltre troviamo uno stile fluido e lineare, che rende la lettura davvero molto piacevole. Il tutto atto a esporre al meglio le peripezie che i nostri eroi dovranno affrontare, e che permetteranno loro d’incontrare una miriade di altri personaggi, come orchi, giganti, elfi e briganti. Tra questi spicca Pinzagrillo, un asino magico, simpatico e dal cuore tenero.

Per quanto mi riguarda, le loro descrizioni sono state così ricche, da andare a discapito dell’ambientazione, che ha qui minor risalto. Ad esempio non viene dato molto spazio alla rappresentazione del regno in cui si svolge l’azione, poiché l’attenzione è focalizzata maggiormente sui tanti antagonisti che si avvicendano nella storia. Personalmente, avrei preferito qualche informazione in più sul reame di Anglia e i suoi illustri discendenti; così come avrei voluto altre nozioni su Arturo il Grande, citato spesso, ma la cui storia è appena accennata anche se credo sarebbe stata carina da approfondire.

Qualche dubbio, inoltre, l’ho avuto anche sul protagonista. Sebastian ha diciassette anni, eppure ho trovato i suoi comportamenti leggermente infantili, soprattutto nei primi capitoli. Per i miei gusti, avrei apprezzato maggiormente un adolescente più grintoso e meno pauroso. Certo, pian piano si modifica e le vicissitudini che affronterà lo cambieranno, ma non c’è quell’evoluzione che mi sarei aspettata. Diventa più coraggioso, quello sì, ma personalmente ritengo abbia poche sfumature.

Mentre ho trovato l’intrepida Fiamma davvero ben sviluppata! All’inizio vuole recarsi alla scuola per future dame, lei che discende dagli elfi; ben presto, però, scoprirà il proprio valore e coraggio, dimostrandosi leale e combattiva al fianco di Sebastian. Lo aiuterà molto nella sua missione, e riuscirà a riscattare la sua stirpe da un passato nebuloso, dando lustro agli avi nel cercare di distruggere la maledizione. Fiamma è proprio un bel personaggio, con un carattere forte e ben descritta.

Eppure, c’è una cosa che mi ha alquanto fuorviata: la copertina. L’ho trovata piuttosto in contrasto con la trama, perché vedendola ho erroneamente pensato che si trattasse più di un romanzo rosa, che di un fantasy. Fantasy che, a mio parere, vedo indicato a un pubblico di ragazzi e adolescenti, poiché cela al suo interno una dolce morale: se si crede in se stessi si possono superare tanti ostacoli, soprattutto avendo accanto gli amici giusti.

 

 

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