La morte improvvisa dei coniugi Mac Talbot, ricchi armatori scozzesi, getta nel panico la cittadina di Blantyre. Tutti si chiedono chi salirà alla guida delle Mac Talbot Industries. I candidati sono i tre figli: Damian, il suo gemello Roscoe e Gladys, oltre ad alcuni membri del consiglio di amministrazione che aspettano come avvoltoi l’occasione di accaparrarsi la poltrona del comando. Ma non è detto che la morte dei Mac Talbot sia stata un incidente. Il detective Gleason, infatti, ha dei seri dubbi in proposito e decide di aprire un’indagine riservata.
L’evento funesto richiama a casa Roscoe, il quale non fa più parte della famiglia da tanti anni. Si è trasferito in America dopo aver fatto fortuna con i diamanti. Roscoe torna a Blantyre non per piangere i genitori, ma solo per impossessarsi dell’anello di famiglia, l’unica cosa che lo interessi davvero.
Il ritorno a casa è un tuffo nel passato e i vecchi trascorsi e le conoscenze di una volta ritornano a galla. Rose, il suo amore di gioventù, non è quasi per niente cambiata ed esercita su di lui lo stesso fascino di un tempo. Il rapporto con i fratelli invece, è fatto solo di litigi: i tre non sono fatti della stessa pasta. Roscoe non vuole piegarsi alle rigide regole della famiglia, Gladys paga il prezzo di scelte sbagliate e di una vita vissuta all’insegna del controllo, Damian, il più pacato, sembra essere immune al gene ribelle dei Mac Talbot, costretto a nascondere la sua vera inclinazione.
Nella tranquilla Blantyre fa la sua comparsa Chiara, cugina del detective, un’infermiera italiana dal passato travagliato. Tra Roscoe e Chiara l’inizio non è dei migliori. Lei, tipica bellezza mediterranea, è molto diversa dallo standard delle donne a cui il tenebroso Highlander di solito si accompagna. Fra loro sono subito scintille, prima che la passione divampi.
Anche la vita perfetta di Gladys ha le sue crepe e i suoi risvolti. Con un matrimonio fallito alle spalle, crede che tutti gli uomini siano privi di scrupoli come il suo ex marito.
Damian, imbrigliato nel ruolo di perfetto capofamiglia dopo la morte del padre, ha chiuso a doppia mandata la sua vera natura. Solo grazie alla presenza costante del fidato amico Brian riuscirà a dare spazio ai suoi sentimenti.
La lettura del testamento sconvolgerà i piani di tutti, dando così inizio a una serie di vicende, colpi di scena e amori impensabili che porteranno i nostri eroi all’acquisizione dell’eredità e alla scoperta del mistero Mac Talbot.
Mi sono avvicinata a questo libro in punta di piedi ma, quando ho letto la trama, non ho potuto fare a meno di interessarmi ai protagonisti principali: Roscoe, Damian e Gladys, tre fratelli scozzesi che, oltre ad essere bellissimi e ricchissimi, hanno personalità e carattere tutti da scoprire.
Roscoe e Damian sono due gemelli ma, a parte il colore dei capelli (uno biondissimo e l’altro scuro come l’inchiostro), a differenziarli c’è il loro modo d’essere: se il primo è un playboy incallito, dal carattere impossibile e intrattabile, il secondo è posato, equilibrato, dolce e nasconde da una vita un segreto importante. A questi si aggiunge la sorella minore, Gladys, considerata da tutti “la regina di ghiaccio”, per la sua bravura nel nascondere le emozioni e la sua capacità di condurre l’azienda di famiglia come e meglio di un uomo.
Questa la prima immagine che ci presenta l’autrice avvicinandoci alla storia, per poi farci addentrare in una trama di misteri, passioni oscure, intrighi ed una grossa componente di thriller.
I tre, inseparabili da ragazzini, si riuniscono a causa della morte dei genitori, dopo ben tredici anni di silenzio assoluto: Roscoe, cacciato dal padre dopo uno scandalo che lo ha costretto a scontare anni di carcere, non ha più voluto avere alcun rapporto con la sua famiglia. Lui torna per l’eredità e lo ripete più volte. Ma cosa è accaduto in realtà? La passione morbosa che nutre per Rose, la femme fatale della storia, è davvero così come sembra? Rose è l’antieroina per antonomasia: bellissima, perfida e senza scrupoli, nasconde un passato ed un presente a tinte gialle che ci terrà sospesi fino alla fine. E’ qui che interviene Chiara, l’ingenua infermiera italiana: seppur di primo acchito mostri una natura dolce ed innocente, rivelerà poi un carattere determinato e fermo. Riuscirà ad aprire un varco nell’armatura di Roscoe ed a farlo ritornare l’uomo di un tempo? Grazie a lei, assisteremo ad una trasformazione significativa dell’uomo?
Alla storia di Roscoe e Chiara si intreccia magistralmente anche quella tra Damian e Brian che, amici da bambini, scoprono di amarsi. Bellissimo l’outing di Brian, eterosessuale e dongiovanni incallito, che scopre di amare e desiderare il suo amico di sempre. Questa parte MM della storia è davvero meritevole di attenzione: i ruoli ed i sentimenti sono ben descritti e culminano nel tormento e nel contradditorio interiore di Brian che, grazie all’amore dell’amico, arriva alla piena consapevolezza di sé. Così, l’autrice ci fa sentire in modo coinvolgente il trionfo dell’amore nel senso più puro del termine, che nulla ha a che vedere con certe convinzioni ortodosse, fuorvianti preconcetti e, sicuramente, con il genere sessuale di appartenenza.
Il fascino esercitato dai protagonisti, almeno per ciò che mi riguarda, va a sfumare quando andiamo ad analizzare il personaggio di Gladys ma, probabilmente, ciò è dovuto proprio alla sua glacialità ed alla sua patina di perfezione indistruttibile. Almeno fino a quando il detective Gleason non arriva a sciogliere quest’apparente freddezza, rivelando una personalità calda e passionale. Ciononostante, mi aspetto che il personaggio venga meglio caratterizzato in futuro e che l’autrice ci faccia affezionare a Gladys così com’è riuscita a fare con Roscoe e Damian.
Il libro, infatti, è il primo di una serie, la Mac Talbot Family, di cui aspettiamo le prossime uscite. Se è vero che, in dirittura d’arrivo, la storia ci fa tirare un sospiro di sollievo, con un grosso colpo di scena l’epilogo ci scaglia in una serie di interrogativi a cui attendiamo di avere risposta dai prossimi libri.
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