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Recensione: “Il caso dell’abominevole pupazzo di neve” di Nicholas Blake

Titolo: Il caso dell’abominevole pupazzo di neve

Autore: Nicholas Blake

Genere: Giallo Storico

Editore: Giunti

Pagine: 217

Data di uscita: 04/11/2020

 

Mancano pochi giorni a Natale, le campagne di Easterham Manor sono imbiancate da un folto strato di neve, le strade sono completamente ghiacciate e la famiglia Restorick è riunita a Dower House con alcuni amici. Mentre i bambini giocano a costruire pupazzi di neve, gli adulti si intrattengono nella grande casa tra pettegolezzi, cene e… sedute spiritiche.
Il detective Nigel Strangeways è arrivato in città proprio per indagare sugli strani risvolti di una seduta spiritica che, a quanto pare, invece di evocare lo spirito di un vescovo, ha fatto impazzire il gatto di famiglia. Ma, la mattina dopo il suo arrivo, Elizabeth Restorick viene trovata impiccata nella sua stanza: il corpo nudo, le labbra dipinte di rosso, bella nella morte quanto nella vita.
Suicidio? Strangeways capisce subito che c’è qualcosa che non va: la porta era chiusa dall’interno, ma la luce era spenta e la giovane donna sembrava tutt’altro che depressa… Sono molti gli indizi discordanti e tanti i moventi – tanti quanti gli ospiti della casa: lo scrittore innamorato, il medico che l’aveva in cura, il fratello devoto, l’amica gelosa. L’unica cosa chiara è che qualcuno sta cercando in tutti i modi di depistare le indagini, ma è difficile ingannare l’affascinante e incredibilmente colto Strangeways.

Ben trovate Fenici, il romanzo di cui parleremo oggi ci narra dei casi risolti da un altro famoso detective inglese: Nigel Strangeways. Siamo quasi a Natale e intorno a Dower House le campagne sono ricoperte dalla neve. Mentre i bambini si divertono a giocare costruendo strani pupazzi, gli adulti si intrattengono in casa con pettegolezzi e sedute spiritiche. In una di queste occasioni, il famoso Nigel viene invitato per dare un parere su un curioso caso nel quale viene coinvolto il felino di casa, il quale viene colpito da una strana follia durante una seduta spiritica svolta qualche sera prima.  Ma si ritroverà a gestire un’altra situazione, quando la mattina dopo, una delle nobildonne di casa, la bellissima Elizabeth Restorick, viene trovata impiccata nella sua stanza. La situazione si dimostra sin da subito ambigua. Omicidio o suicidio? E se così fosse, cosa avrebbe spinto questa persona a togliere la vita a una donna, le quali colpe sono solamente la lussuria e l’edonismo? Cosa si nasconde dentro quella casa, nella quale ormai vi è solo un ricordo della magnificenza di un tempo? Tradizione e modernità si mescolano all’interno di quell’ambigua famiglia, nella quale passato e presente si muovono di pari passo. Riuscirà il nostro detective a capire dove si nasconde l’assassino? Lo scrittore progressista, il famoso medico, la famiglia tradizionale, l’amica del cuore, questi sono gli elementi con il quale deve risolvere il mistero.

Un altro fantastico investigatore, magari più tradizionale rispetto al famoso Sherlock, ma altrettanto stimolante. Un romanzo dalle descrizioni acute e dettagliate, nei quali i fatti più semplici diventano materiale di studio. Lo spirito d’osservazione e l’arguzia, accompagnano le sue indagini, che ci portano a scoprire i segreti e le colpe della nobiltà londinese.

Appassionata di gialli non potevo certo disdegnare questa chicca, soprattutto alle porte del Natale. Un caso portato avanti con arguzia e nel perfetto rispetto delle regole, che mi ha regalato momenti veramente interessanti. Di fatto quello che ho apprezzato di più è stata la cura dei dettagli, cosa importante in un’opera come questa. Inoltre la ricostruzione della vita della vittima e dei suoi contatti, arrivando ai moventi e alle attenuanti, è stata eseguita in modo impeccabile. Una trama che ci ha permesso di seguire i ragionamenti all’interno delle indagini, dall’inizio alla fine, dalla nappa di una vestaglia ritrovata alla carta rinvenuta nel camino. Ho apprezzato anche lo studio psicologico del profilo degli indagati, che ha dato forza alla storia, come in un autentico caso poliziesco.

Lo consiglio quindi a tutti gli appassionati del genere e ovviamente a chi ancora non si è accostato a esso. Credetemi, ne vale veramente la pena.

Consiglio questo libro dai sedici anni in su, per gli elaborati ragionamenti degni d’attenzione.

Buona lettura.

 

 

 

 

 

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Titolo: Il caso dell'abominevole pupazzo di neve Autore: Nicholas Blake Genere: Giallo Storico Editore: Giunti Pagine: 217 Data di uscita: 04/11/2020   Mancano pochi giorni a Natale, le campagne di Easterham Manor sono imbiancate da un folto strato di neve, le strade sono completamente ghiacciate e la famiglia Restorick è riunita a Dower House con alcuni amici. Mentre i bambini giocano a costruire pupazzi di neve, gli adulti si intrattengono nella grande casa tra pettegolezzi, cene e… sedute spiritiche. Il detective Nigel Strangeways è arrivato in città proprio per indagare sugli strani risvolti di una seduta spiritica che, a quanto…

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Daniela Pullini

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