Titolo:Il ballo di mezzanotte
Autore: Lila DiPasqua
Serie:Il ballo di mezzanotte
Genere: Romanzo Rosa
Editore: Mondadori
Figlia di un famoso e ricco drammaturgo, Sabine Laurent è sempre stata innamorata in segreto di Jules de Moutier, primogenito del marchese di Blainville. Ma ormai quei tempi sono lontani: la sua famiglia è caduta in disgrazia, le proprietà vendute, il padre è mancato, la sua gemella scomparsa e, se non riuscirà a pagare le tasse e i debiti, il suo destino sarà la prigione o la morte. Così Sabine è disposta a tutto, persino a recitare la parte della prostituta per rubare il bottino di una banda di pirati che si sono accampati lì vicino. Ma che sorpresa quando scoprirà che il comandante di quella masnada è proprio Jules! Riuscirà Sabine ad attenersi al suo piano?
Chiedetemi cinque buoni motivi (almeno!) per leggere Il ballo di mezzanotte e ve li elencherò senza difficoltà:
- trama avvincente;
- protagonisti ben caratterizzati;
- avventura e romanticismo;
- narrazione fluida;
- lieto fine.
Del libro di Lila DiPasqua la cosa che ho adorato maggiormente è la caratterizzazione, davvero ben riuscita, dei personaggi.
Sabine non è una donzella in difficoltà, inerme e bisognosa di protezione. È forte, risoluta, convinta delle sue idee. Non ha paura di sporcarsi le mani per ottenere ciò che vuole e, soprattutto, non teme il rapporto che la lega alla sua controparte maschile, pur sapendo che i suoi sentimenti potrebbero farla soffrire.
Jules è un nobile decaduto. Suo padre è stato accusato di tradimento e giustiziato e, da quel momento, il suo unico obiettivo è stato la vendetta. Vuole a ogni costo riabilitare il buon nome della famiglia, provare l’innocenza del genitore e riavere il suo titolo nobiliare e tutti i privilegi che ne derivano. È un personaggio deciso e maturo, di quelli capaci di far sospirare le lettrici; complici, sicuramente, anche i suoi addominali ben definiti e gli occhi magnetici! Mi sono innamorata del modo dolce e rispettoso in cui tratta Sabine, anche dopo che questa l’ha tradito. Non è un personaggio con reazioni prevedibili: scatti di rabbia, orgoglio eccessivo e comportamenti punitivi non gli appartengono. Sicuramente una gran bella novità!
Un’ottima caratterizzazione è stata riservata anche ai personaggi secondari. La famiglia di Sabine, i membri rimasti della compagnia teatrale di suo padre, hanno il giusto spazio nell’evolversi delle vicende. Ad avermi incuriosita tantissimo è stato, soprattutto, il “fantasma” di Isabelle, gemella della protagonista data per defunta. È un personaggio che non compare mai, eppure i suoi diari e le sue lettere portano a colpi di scena capaci di sorprendere chi legge. In questo romanzo sono proprio le persone più buone e gli amici più fidati a rivelarsi i peggiori nemici.
Altro punto assolutamente positivo sono le descrizioni e la narrazione. Con la sua abile scrittura, l’autrice è capace di trascinare il lettore nello scorrere della storia.
Insomma, ho letteralmente adorato questo libro. L’ho letto lentamente (rispetto al mio solito) per timore di finirlo troppo in fretta, temendo la sensazione di abbandono che avrei provato al termine. Per fortuna, nell’epilogo l’autrice ci saluta con una bella sorpresa: Isabelle, da un posto imprecisato, si prepara a rincontrare la sua gemella. Il seguito è praticamente annunciato!
Per finire, per le più esigenti, dovendo sforzarmi nel trovare un difetto, mi vengono in mente le scene d’intimità. La passione tra i protagonisti è molto forte e i due non la respingono, indugiando spesso e volentieri nel piacere reciproco. In alcuni tratti avrei preferito meno scene di sesso e una progressione della trama più veloce.