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Recensione: “Il 6 di Oxford Street” di Deborah Begali

Care Fenici, oggi Emanuela ci parla di “Il 6 di Oxford Street” di Deborah Begali 

Un agghiacciante segreto aleggia sul numero 6 di Oxford Street… L’amore tra Georgiana e Lucas sarà più forte del destino avverso?
Inghilterra 1817. Lucas Benedict e Georgiana Eagle, finalmente marito e moglie, si godono la luna di miele nel Mediterraneo a bordo della Thalia. Non tutto, però, procede secondo i piani. Nonostante i numerosi scali e le distrazioni offerte dal viaggio, Georgiana non riesce a non pensare alla sua famiglia: la mancanza di notizie dall’Inghilterra le fa sospettare che qualcosa di terribile sia accaduto ai suoi cari. Come se non bastasse, anche Lucas si comporta in modo anomalo, alternando nei confronti della moglie inspiegabili fasi di ostilità a momenti di inarrestabile passione. Georgiana ignora che un terribile segreto lo perseguita da molto tempo e rischia di compromettere il loro futuro insieme. L’oscuro e raccapricciante passato del capitano Benedict, infatti, è tornato a farsi vivo, e il tormento legato alla sua casa natale, il 6 di Oxford Street, rende Lucas insicuro e spietato, pronto a qualsiasi cosa pur di evitare che la sua adorata moglie ne rimanga invischiata.
Riuscirà l’amore tra lui e Georgiana a essere più forte del destino avverso e a contrastare la dispotica Lady Asheby, capace di tenere sotto scacco ogni mossa di Benedict?

 

Avevo atteso con ansia l’uscita di questo secondo capitolo della grande storia d’amore fra due protagonisti molto singolari, Georgiana, il cui nome dà il titolo al primo libro della duologia, e Benedict; devo dire che, sin dalle prime pagine, ho fatto fatica a raccapezzarmi.

Dov’era l’incanto del primo capitolo? E la verve della storia? Scioccante, come quando si incontrano dei vecchi amici e le distanze si sono ampliate al punto tale che è difficile trovare punti d’intesa.

Insomma, l’inizio non è stato dei migliori.

Innanzitutto le vicende, che da appassionanti scadono spesso nella confusione; non è ben chiaro l’intento del protagonista principale, e non si riesce da subito a spiegarne il bizzarro comportamento. Prendiamo, ad esempio, l’episodio della droga e delle corde, evento che, al momento opportuno, si ritorcerà contro Benedict; ecco, questo non è completamente di chiara lettura.

In tutto il romanzo il carattere complesso dei protagonisti, soprattutto del coraggioso uomo di mare, piuttosto che provocare fuochi d’artificio come si era abituati, crea corto circuiti mentali a chi legge, sfiorando il fastidio per il continuo tira e molla, ti dico e non ti dico e così via.

Il terribile segreto che schiavizza l’unione tra i due innamorati come un capestro, e macchierà il matrimonio sin dall’inizio con la menzogna e la falsità, rende il rapporto affettivo un inferno in cui Georgiana, dopo un primo periodo di sdegno, si svilisce continuamente in modo quasi morboso e opprimente.

Nella seconda parte il romanzo riprende un pochino di verve e di suspence, mantenendo però sempre pesantezza nei dialoghi, e un dilungarsi esagerato delle descrizioni dei pensieri e delle motivazioni dei personaggi. Questo tentativo di introspezione psicologica non è, a parer mio, ben riuscito, e ostacola il decollo della storia.

Ultima grande pecca le scene d’amore, assolutamente frettolose e svilenti, che non aiutano per niente nel rendere questo secondo capitolo un successo. Peccato, perché la fatica del leggerlo non è stata ripagata.

 

 

 

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