Sean Clark è il sogno di ogni donna: bello come un dio, geniale dirigente di una delle più importanti aziende di ingegneria biomedica americana, potente e spietato quanto basta.
Quando Ivy si presenta nel suo ufficio per un colloquio, tra loro è subito chimica pura.
E se da un lato Ivy vede in lui solo i difetti, dall’altro non riesce a reprimere l’attrazione che avverte. Anche Sean prova a resistere a quella ragazza, a dimenticarla, a sostituirla, ma Ivy, inconsapevole della propria bellezza, orgogliosa, ferita da dolori segreti, è seduzione per i suoi occhi, troppo diversa da tutto ciò che ha avuto fino a quel momento.
E quando entrambi abbassano le difese e si lasciano andare, scoprono di essere molto più vicini di quanto immaginassero. Perché la sofferenza che avvolge i loro cuori non riesce a spegnere la passione che brucia i loro corpi.
Un romanzo intenso e sensuale, una storia d’amore ardente come il fuoco e indissolubile come il ghiaccio del Polo.
Care Fenici,
ho appena terminato di leggere questo bel romance contemporaneo, da poco negli store e con piacere vi racconterò le mie impressioni a caldo.
La storia di fondo non è originalissima: il consueto multimiliardario assume la giovane neo laureata e tra i due si sviluppa una reciproca e potente attrazione. Ma nonostante ciò, non ci troviamo di fronte alla solita love story: entrambi i protagonisti hanno un grande dolore alle spalle e un vuoto nel cuore causato dalla morte dei genitori.
E’ per questa ragione che Sean, ricchissimo e geniale ingegnere biomedico, non costruisce nessun legame sentimentale nella sua vita ma solamente avventure sessuali dove i baci e i sentimenti sono banditi. Gli unici esseri con cui intrattiene rapporti sono la sua assistente Swanna e i suoi robot senz’anima.
Ossessionato dal controllo e dall’istintività e dotato di un’atavica allergia all’amore, vivrà l’incontro con Ivy, brillante laureata alla Wharton University, candidata a sostituire Swanna in procinto di partorire, come un apparente fastidioso intermezzo in una vita già incasinata.
Questo perché Ivy non è Biancaneve ma una tipa tosta, pronta a rendere pan per focaccia a quel grande capo così maleducato e rude che arriva a soprannominarla “Vetriolo”.
Divertente e pieno di citazioni esilaranti, questo romanzo è continuamente pervaso dalla tensione erotica che scorre tra i due, attrazione alla quale Ivy cercherà inutilmente di resistere, per salvaguardare il rapporto professionale.
Il doloroso passato di entrambi condizionerà in parte scelte e comportamenti ma, non impedirà la nascita del loro giovane amore.
Un bel romanzo insomma, ben scritto e molto sensuale, che piacerà senz’altro alle amanti del buon romance contemporaneo.