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Recensione: Fiori di cera di Stefania Bernardo

Titolo: Fiori di cera

Autrice: Stefania Bernardo

Genere: Romance storico

Self Publishing

Data di pubblicazione: 21 febbraio 2023

 

Londra, 1752

Figlia dell’amante del Re, Victoria è un’eccellente botanica anche se nessuno la prende sul serio. Non è però intenzionata a perdersi d’animo. Armata di fascino e intelligenza, è decisa a farsi strada nel mondo.
Lord Morris, cadetto di una nobile e potente famiglia, è rimasto sfregiato in giovane età a causa della malattia. Dopo una carriera promettente, abbandona le scienze naturali a seguito di uno scandalo. Tormentato e schivo, diventa un uomo di spada in cerca di espiazione.

Una sola cosa li accomuna: si detestano.

Costretti a lavorare insieme, la rivalità farà commettere loro un imprudente errore e per porvi rimedio saranno obbligati a sposarsi. Un matrimonio che nessuno dei due desidera, ma necessario per evitare i pettegolezzi.
I loro cuori vengono così travolti da una tempesta di gelosia e passione, odio e incomprensione, mentre nell’ombra un pericoloso intrigo minaccia le loro esistenze.

In una Londra vivace e peccaminosa, tra salotti e ricevimenti, battibecchi e avventure, Morris e Victoria si renderanno presto conto che i sentimenti sono delicati come fiori e labili come cera.

 

 

Care Fenici, voglio presentarvi un romanzo diverso dal solito: Fiori di cera. Siamo nel 1752 in Inghilterra, sotto il regno di Giorgio II. Victoria, la protagonista, è figlia dell’amante del Re, ma fin da bambina è stata cresciuta dal padre per seguire le sue orme come botanica. Sì, avete capito bene, la ragazza ama la botanica – esattamente quanto la detesto io – ma più di questo, Victoria vuole essere indipendente, vivere lontano dalle grinfie materne e dal volere del Re, desidera essere se stessa e dedicarsi allo studio. È un personaggio fuori dagli schemi se pensate da quale periodo storico proviene. È agguerrita, impulsiva, ma anche emotiva, poi c’è lui, Lord Morris, figlio di un Duca con un passato a dir poco scandaloso, che porta sulle spalle un segreto che gli pesa come una zavorra, ma di cui non desidera parlare, mai.

 

Non era più in grado di amare. Una consapevolezza che lo rendeva sempre più arrabbiato, sempre più insaziabile dei piaceri della carne

 

Morris non è un personaggio facile, è quasi opposto a Victoria tranne che per una passione: la botanica.

Ecco mai avrei pensato, anche se era piuttosto ovvio, che questi due individui riuscissero ad avere una relazione e a farla funzionare. Beh, diciamo che vengono un po’ spinti dagli eventi e da qualche potere forte, ma il segreto sta nel titolo del libro e quindi, ahimè, per svelare l’arcano dovrete leggere l’opera.

Vi dico solo che l’autrice è riuscita in un’impresa non da poco: gestire un notevole numero di personaggi (tipo il mio adorato Alexander!), dando a ognuno il giusto risalto senza perderli per strada. Brava! Anche il cattivo, o i cattivi (dipende dai punti di vista), sono magistralmente descritti e prendono vita man mano che si prosegue con la lettura.

Non ho apprezzato la velocità della narrazione, soprattutto all’inizio, in cui veramente non riuscivo a destreggiarmi tra i molteplici eventi e a figurarmi i personaggi, ma vi assicuro che poi migliora. Non mi resta che complimentarmi con l’autrice per la splendida storia che ha scritto e augurare a ognuno di voi buona lettura!

 

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