Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d’America, Regno Unito
Anno: 2020
Uscita in Italia: 26 giugno 2020
Durata: 150 min
Genere: azione, fantascienza, spionaggio, thriller
Regia: Christopher Nolan
Soggetto: Christopher Nolan
Sceneggiatura: Christopher Nolan
Produttore: Christopher Nolan, Emma Thomas
Produttore esecutivo: Thomas Hayslip
Casa di produzione: Syncopy Films, Warner Bros.
Distribuzione in italiano: Warner Bros.
Fotografia: Hoyte van Hoytema
Montaggio: Jennifer Lame
Effetti speciali: Andrew Jackson, Andrew Lockley, Scott R. Fisher
Musiche: Ludwig Göransson
Scenografia: Nathan Crowley
Costumi: Jeffrey Kurland
Trucco: Elodie Taquet
Cast: John David Washington: il Protagonista
Robert Pattinson: Neil
Elizabeth Debicki: Kat Sator
Dimple Kapadia: Priya Singh
Michael Caine: Sir Michael Crosby
Kenneth Branagh: Andrei Sator
Martin Donovan: Victor
Fiona Dourif: Wheeler
Jurij Kolokol’nikov: Quinton
Himesh Patel: Mahir
Clémence Poésy: Laura
Aaron Taylor-Johnson: Ives
Denzil Smith: Sanjay Singh
Tenet, il film diretto da Christopher Nolan, è ambientato nel mondo dello spionaggio internazionale, dove le nazioni si uniscono, al di là dei loro interessi, per risolvere un enigmatico intrigo. Al Protagonista (John David Washington), un agente ben addestrato e molto sensibile, viene assegnato un importante compito: fermare quella che potrebbe rivelarsi come un’apocalisse planetaria, una minaccia peggiore dell’Armageddon. Ma in questa ardua missione non sarà solo, in suo aiuto accorrerà un partner (Robert Pattinson) e sua vecchia conoscenza.
L’unico modo per salvare il mondo sembra essere racchiuso in una misteriosa parola, Tenet. Per fronteggiare la minaccia globale, infatti, i due agenti speciali dovranno svolgere le loro azioni in qualcosa al di là del tempo reale e dovranno essere in grado di attuare una manipolazione temporale, nota come inversione. Non si tratta di un viaggio nel tempo, ma di un’alterazione del flusso, che apporta una deviazione del corso naturale cose. L’inversione è l’idea della materia con una sua entropia invertita, quindi attraversa il tempo in senso inverso, relativamente a noi. È un’arma a doppio taglio, perché se impiegata su larga scala potrebbe diventare una forma di terrorismo e allo stesso tempo è il mezzo più efficace che il Protagonista e il suo partner hanno per salvare l’umanità ed evitare una terza guerra mondiale. (Fonte: Coming Soon…)
Bentornati amanti del cinema! Dopo quasi sei mesi di chiusura, in tutta Italia i cinema stanno riaprendo. Tornare in sala è stata un’emozione che non riesco a descrivere e grazie all’ultima fatica di Christopher Nolan questo è stato un rientro col botto.
Tenet è forse uno dei film più complessi che io abbia mai visto, Inception a confronto è una favola per bambini. Cercherò di fare meno Spoiler possibili, soprattutto sto ancora cercando di capire alcune cose che ho visto e che mi hanno lasciata un po’ perplessa. Ma andiamo per gradi.
Cos’è TENET?
“Tenet” è una parola palindroma, si trova nel “quadrato del Sator” rinvenuto nel 1925 negli scavi a Pompei, e successivamente in altri Paesi europei. Gli studiosi hanno cercato di comprenderne il significato, ma ancora oggi resta un mistero. Se vi ho parlato di questo quadrato e perché tutte le parole vengono citate nel film. In pratica un rebus in un altro rebus… grazie, Nolan.
Molti registi nei loro film ci riportano i loro feticci: possono essere oggetti, parti del corpo, tematiche e così via; nel caso di Nolan c’è sempre di mezzo il TEMPO, mica per nulla il regista colleziona orologi.
Il film ha una storia semplice che poi Nolan complica eccessivamente e, a mio avviso, non c’era bisogno di tutti questi intrecci. Alla fine si resta eccitati ma fin troppo frastornati. “Il troppo stroppia”, vi faccio un esempio: se vado su una montagna russa e ci sono alcuni giri della morte, una volta scesa sono elettrizzata; se invece ce ne sono troppi l’effetto è inverso e finisco per essere nauseata. Quindi, Nolan, ti dico: “bene ma non benissimo”.
Tutto inizia con il protagonista senza nome e perciò viene chiamato Protagonista, interpretato da John David Washington, figlio di Denzel Washington: davvero molto bravo. Poi c’è lui, Robert Pattinson – premessa: non sono una fan di Twilight, questo è stato il ruolo giusto nel film giusto per mostrare al mondo che sa recitare, perché gli altri film dove mostra il suo talento li avranno visti tre gatti –. Non vedo l’ora di vedere la sua interpretazione nell’ennesimo film sul supereroe Batman. Il suo personaggio e il sempre bravo Kenneth Branagh, che interpreta il villain Sator, sono quelli che mi sono piaciuti di più. Kate, moglie di Sator, interpretata da Elizabeth Debicki, futura Lady D. nella serie The Crown, mi è piaciuta, ma sul finale c’è stato uno scivolone clamoroso dovuto alla sceneggiatura. Nel corso della pellicola escono fuori personaggi la cui importanza è quasi nulla. Uno dei difetti di Nolan oltre all’eccessiva “freddezza” delle sue storie, sono proprio i personaggi che non hanno un loro approfondimento e vengono gettati nella mischia, come lo spettatore che si ritrova catapultato nel caos. Buon cast ma ho preferito quello di Inception.
Il nostro protagonista, agente della CIA, si trova suo malgrado in una missione, che ha come unico indizio “Tenet”. Scoprirà che nel futuro una donna ha trovato un algoritmo per creare un’arma composta da nove pezzi, che è arrivata nel presente, quindi nel passato. Nel futuro, a causa delle pessime decisioni prese nel passato, il mondo è alla deriva; quindi quest’arma serve per distruggere tutti quanti. Indovinate chi la possiede? Andrei Sator che vuole distruggere il mondo. Il protagonista e Neil devono impedire questa sorta di Armageddon, più terribile di una guerra nucleare.
Tema centrale del film è il tempo. In questo caso abbiamo l’entropia che permette a un oggetto che è stato creato nel futuro di spostarsi indietro nel tempo per via dell’inversione temporale. Abbiamo dunque proiettili che tornano indietro; e alla fine anche i vari personaggi, per mezzo dei cosiddetti “tornelli”, viaggiano per tornare in vari momenti o luoghi. Proprio a causa di questi “spostamenti”, la storia si complica.
I combattimenti sono uno spettacolo per gli occhi, adrenalinici e particolari per via dell’inversione temporale, sembrano delle danze. Il problema sta nelle azioni di alcuni personaggi: alla fine Kate deve aspettare un segnale per uccidere suo marito, lei rischia di mandare tutto alle ortiche perché esasperata dall’uomo, lo ammazza dieci secondi prima. Una scema, si poteva trovare un espediente migliore per il gesto senza senso. Comunque, lei fa di testa sua e finisce tutto bene… certo, perché è un film, se fosse stata la realtà saremmo schiattati.
Tutto questo pandemonio semplicemente per farci capire che l’essere umano, qualsiasi ruolo abbia nella storia, è fallibile e può distruggere tutto in pochi secondi.
Se alla conclusione di Inception mi chiedevo se la trottola sarebbe caduta, alla fine di Tenet sto cercando di capire se Neil non è altri che il figlio di Kate… un quesito che rimarrà tale.
Tenet nel complesso mi è piaciuto, è stato bello andare dalla fine all’inizio e dall’inizio alla fine della storia. Tuttavia, per me non è il lavoro migliore di Nolan.
Vi consiglio di vederlo e, se lo avete visto, fatemi sapere se vi ha entusiasmato.
Alla prossima!