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Recensione Film – I Segreti di Silente – Animali Fantastici 3

 

 

Care Fenici, finalmente sono riuscita a vedere il terzo film della saga e, ahimè, se gli incassi non saranno buoni rischieremo di non avere un seguito. Magari è per questo che il finale è stato così positivo e concludente, per prudenza. Ma so cosa volete sapere. Mikkelsen è all’altezza di Deep? Vi stupirò, forse, nel dire che è decisamente meglio! Intendiamoci, Pirati dei Caraibi senza Sparrow sarebbe un incubo, Animali fantastici, invece, ne risulta vincente. Grindelwald è una figura carismatica, uno dei più grandi cattivi di tutto il mondo magico (secondo solo a Voldemort) capace di ispirare le masse e Mikkelsen è praticamente perfetto. Altra cosa che sembra aver diviso il web è: Silente è davvero gay? S, lo è. Quindi se una parte di voi rabbrividisce di fronte a questa verità non mi resta che dirvi: Sectumsempra!

Detto questo, passiamo ai contenuti. Purtroppo ci sono molti buchi di trama, ma per mia pace personale ho preferito passare oltre e godermi questo superbo e agghiacciante film. Vi sono diverse new entry che vedremo dopo, oltre al cast originale, ahimè Tina, ossia “occhi da salamandra” non è compresa tranne per una piccola parte alla fine e sinceramente è stato meglio così. Il film ruota attorno ai piani di Gellert Grindelwald, il cui scopo è quello di governare il mondo magico e per farlo si serve dell’apprezzamento popolare, della politica e di qualche omicidio qua e là, sì insomma, quello che fanno generalmente i tiranni. Però, per diventare ministro, c’è un ostacolo di non poco conto: Albus Silente e il giuramento di sangue, sicché nessuno dei due può uccidere l’altro e il vincolo non può essere infranto a meno che entrambi non lo vogliano. Gellert sarà pure pazzo ma scemo no. Ed è qui che entra in gioco Credence, ormai praticamente adulto e figo come pochi (aria tormentata e capelli lunghi hanno fatto miracoli!), il cui scopo è uccidere Silente. Chi è davvero Credence? Eh, questo spoiler me lo tengo, anche se la verità è veramente assurda e un buco di trama micidiale, ma come detto sopra evitiamo di commentare. Parlavamo del ministro, beh i candidati sono tre, compreso Gellert; per prendere il potere non basta l’acclamazione popolare ma è necessario dimostrare di esserne degni, quindi puri di cuore, e questo pone un notevole problema. È qui che compare il qilin, un animale magico in grado di riconoscere la purezza e di vedere il futuro. La scena in cui Credence e gli sgherri se lo procurano è oscena, tanto che ero tentatissima di uscire dalla sala e mandare tutti a quel paese, a ripensarci mi vengono i brividi, sta di fatto che lo prende e lo uccide. Un piccolo e tenero cucciolo! Insieme alla madre, così da non correre rischi. Però l’animale gli serve apparentemente vivo, sicché lo uccide e lo riporta in vita più volte per vedere le azioni future dei suoi nemici, in modo da essere sempre più avanti di loro. Come si ferma un nemico che sa già cosa farai? Eh, non facile impresa, se non che al parto del qilin c’era anche Newt che riesce a salvare il gemello del piccolo rapito e a tenerlo al sicuro. Per il resto ci pensa, come sempre, Silente che riunisce la squadra composta da Newt, la sua assistente Bunty, Jacob, Theseus, Kama e la professoressa Hicks. Ognuno di loro avrà un piano diverso che gli altri non devono sapere e che cambierà in corso d’opera. Un modo perfetto per scombinare i piani a Gellert.

Il bello è che non solo vedremo più ministeri, come Berlino, ma faremo anche un piccolo ritorno a Hoghwarts, forse la parte che mi è piaciuta di più in assoluto, soprattutto perché vi sarà anche Jacob, un babbano, forse il primo ad aver varcato i cancelli della scuola. Se lui ce l’ha fatta forse c’è speranza anche per noi! Sto scherzando ovviamente…

 

Purtroppo Nagini scompare, puff, magicamente, il che mi ha scocciato un pochino, anche perché mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa in più della sua storia. Tra le fila nemiche torna Queenie, anche se la tinta bionda enfatizza un po’ troppo le rughe e non la rende bella come nei primi due capitoli, per quanto sia momentaneamente cattiva si comprende fin da subito che è pentita.

Personalmente ho amato tantissimo la figura della professoressa Hicks e la sua superba abilità con gli incantesimi (ne vedrete delle belle), però il personaggio che più di tutti è anima e corpo di questo film è di sicuro il nostro babbano preferito, Jacob, la cui “pienezza di cuore”, a detta di Silente, saprà fare miracoli meglio di qualsiasi magia. A stupirmi anche Theseus, non mi aveva entusiasmato nel precedente capitolo, ma le scene più divertenti lo coinvolgono. Come sempre Newt eccelso, ma il vero figo sarà sempre Albus e qui vediamo una fragilità che non eravamo abituati a vedere, qualcosa che solo un grande amore può lasciare. Forse questa parte poteva essere approfondita meglio, il film non mostra molti sentimentalismi e magari concentrarsi un pochino in più sul rapporto con Grindelwald sarebbe stato più accattivante; già è tanto che la sessualità di Silente non sia stata censurata.

 

 

Il film è praticamente quasi perfetto, ci sono momenti tristi, emozionanti, divertenti e pregni di azione, il cast, scelto accuratamente, funziona e si nota la cura nel voler fare un bel lavoro ma anche la prudenza sperando non sia l’ultimo. Spero ardentemente non sia l’ultimo! Voglio vedere ancora Mikkelsen! Per non parlare della colonna sonora, ci sono dei momenti nostalgici bellissimi. Il finale, come già detto, è stato proprio il top e se le mie finanze lo permettessero sarei andata a rivederlo una seconda volta ma toccherà aspettare il dvd. Andate a vederlo e se non volete: Imperio!

Buona visione

 

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Francesca

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