Sasha è un sicario abituato a svolgere qualsiasi tipo di incarico, tuttavia, quando la famiglia Valenti gli invia il fascicolo del suo nuovo obiettivo con apposta una clausola che cita: “5 giugno. Non prima, non dopo”, un cattivo presagio si fa largo in lui. Gli era capitato di avere una scadenza massima o una procedura d’azione da rispettare, ma mai una data precisa e lo straniamento era andato aumentando quando le ricerche riguardanti la vittima designata lo avevano portato davanti ad un tecnico informatico dall’aspetto mediocre. Con dei termini così inusuali, non si era aspettato di trovarsi dinnanzi a un uomo tanto ordinario e semplice da leggere, ciononostante – quando il conto alla rovescia termina – Sasha capisce che nulla è come sembra e che il tecnico nasconde un segreto.
Due persone che dovrebbero uccidersi a vicenda ma che nel corso della strada imparano: ad avere fiducia uno nell’altro, a riconoscere il proprio specchio, ad accettare di cedere per un attimo il controllo e sentirsi vulnerabile e accettare di essere felici insieme. Sembra romantico, ed è davvero intrigante che il tutto sia percepito in un romanzo slash, dove non c’è proprio nulla di rosa.
Lappó il sangue con ingordigia, senza smettere di guardare Sasha negli occhi per godersi ogni reazione ed ogni sospiro che riusciva a strappargli. Gli stuzzicò con entusiasmo la lingua con la sua, succhiandogliela mentre il sapore di sangue rugginoso lo invadeva, dopodiché tornò a mordicchiargli le labbra gonfie. Senza smettere di gustare la sua essenza, si premette maggiormente contro di lui, unendo il cavallo dei pantaloni a quello dell’altro per rendere ancora più elettrizzante quel gioco che si stava caricando di smania carnale.
È molto ben riuscito l’approfondimento psicologico, la gradualità e la credibilità dell’evoluzione individuale del legame di coppia.
L’impatto col romanzo non è stato troppo positivo, prevalentemente per il fatto che è piuttosto evidente la mancanza di un editing.
L’uso caotico delle virgole, l’abitudine alla d eufonica, unito con un punto di vista misto e saltellante; oltre a uno stile particolare, fatto di frasi complesse (anche due schermate di Kindle), un vocabolario ricco e a volte desueto tanto da fare un po’ libro Cuore e per finire la tendenza a rivivere due volte le stesse azioni, da punti di vista diversi, mi innervosivano come un sottofondo di gessi sulla lavagna.
Poi però la storia ha preso piede e i difetti sono stati ben compensati da una trama solida, ben intrecciata, da personaggi carismatici che in modo coerente si sono dimostrati maschi alfa, tutti d’un pezzo.
L’ironia, (che su di me non ha facile presa), vivacizza il romanzo dall’inizio alla fine, alleggerendo le tinte forti in cui sangue, violenza e sesso si mescolano in un vortice sempre più adrenalinico, mischiandosi in un turbine di dolore e piacere che si alimentano a vicenda.
Prese in mano il machete, lasciando che i suoi occhi verdi si specchiassero sulla lama lucidissima, e si voltò verso il suo ospite. ” Parli così solo perché non mi hai mai visto smembrare un corpo esibizionista. Non lo sai che non si dicono cose indecenti al secondo appuntamento?
Tagliente, tutto fuorché romantico, eppure seducente, torbido, molto maschio e molto aggressivo.
Il sesso è molto descrittivo, ma non ripetitivo o incoerente.
Contro ogni previsione iniziale, lo consiglio (augurandomi che le autrici nel frattempo intraprendano un’ attenta revisione): armatevi di tappi insonorizzati ai gessetti, ignorate le d eufoniche e godetevi questo concentrato di violenza e sesso, ironico e primordiale.
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