Recensione: “Duca dei miei desideri” di Elizabeth Hoyt (serie Maiden Lane #12)

Veronica.Lady Shanna18/09/2018

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Care Fenici, oggi un grande storico per Lucia, che ha letto per noi “Duca dei miei desideri” di Elizabeth Hoyt (serie Maiden Lane #12)

Iris Daniels è stata rapita per errore dai Signori del Caos, una setta di aristocratici assetati di potere, sadici e depravati, e la sua vita è in pericolo. Scoperto l’equivoco, uno dei membri della setta, chiamato il Lupo, interviene in suo favore e la rivendica per sé. Iris non sa che sotto la sua maschera si cela Raphael de Chartres, duca di Dyemore, figlio dell’ex capo della setta e ora segreto nemico della temibile masnada. Così, mentre Raphael tenta di metterla in salvo su una carrozza diretta a Dyemore Abbey, lei gli spara, ferendolo a una spalla. Eppure i loro cuori si stanno già avvicinando…

Iris non voleva entrare in quel palazzo spaventoso insieme a lui. Non si fidava del tutto di quell’uomo, nonostante fosse ferito. L’aveva salvata da morte certa, però anche lui aveva presenziato a quel convegno di depravati ed era indubbiamente un membro dei Signori del Caos. Inoltre Dioniso gli aveva ordinato di assicurarsi che lei non rivelasse i loro segreti. In altre parole, di ucciderla. Ma il servitore dall’espressione torva alla sua destra, Ivo, non le diede altra scelta. Le afferrò saldamente il gomito e la spinse in avanti, verso il viale di ghiaia. Solo da una finestra trapelava la luce, un fioco bagliore che lottava per non estinguersi sotto le tonnellate di pietre marrone scuro con cui era stata costruita Dyemore Abbey. L’edificio era alto quattro o cinque piani, con finestre rettangolari, incassate nella facciata. Dietro alla monolitica torre centrale incombevano altre costruzioni che si allungavano in due ali e in un ammasso di rovine. Il duca salì i gradini con l’aiuto del suo servo. Sopra il portone ad arco, il volto enorme di un demone o di una gargolla sorreggeva l’architrave della finestra sovrastante. La gargolla li fissava, la bocca socchiusa in un ghigno. Iris rabbrividì. A quanto pareva, i duchi di Dyemore non erano mai stati particolarmente ospitali.

Nel libro precedente della serie, il duca di Kyle ha inferto un colpo mortale ai signori del Caos ed è convinto di averli distrutti, ma, a sua insaputa, la famigerata setta è più forte che mai, e il nuovo Dionisio è intenzionato a fargliela pagare cara. Per questo hanno rapito Iris, quella che, a torto, credono sia diventata la sua Duchessa, mentre, in realtà, è solo una buona amica, che gli ha permesso di sposare in segreto Alf. Una donna davvero particolare, e anche l’ultima, al momento, ad avere vestito il costume del fantasma di S. Giles. Iris si trova ora nelle mani dei signori del Caos, e solo il fatto che uno di essi la rivendichi per se stesso la salva dall’essere sacrificata, ma la sua sorte sembra comunque segnata. La giovane vedova, però, non è una donna che si arrende e, trovatasi fra le mani una pistola, non esita un istante a sparare a quello che crede un adepto della setta, scoprendo che si tratta del Duca di Dyemore, da lei conosciuto durante una festa. Raphael si trovava alla cerimonia per scoprire chi impersonasse, ora, Dionisio: il nuovo capo della famigerata setta, i cui componenti indossano sempre maschere per non farsi riconoscere, così da mettere una parola fine all’orrore che non ha mai potuto dimenticare. La vita del Duca è dedicata alla vendetta, ma non appena ha capito l’identità della vittima predestinata, non ha potuto fare a meno di salvarla, nonostante in questo modo abbia messo in pericolo anche se stesso. L’unica soluzione per proteggerla è offrirle il suo nome, un matrimonio che la metterà sotto la protezione del piccolo esercito di uomini corsi, di cui si circonda, specialmente ora che la grave ferita lo rende debole. Iris cede, perché, pur conoscendolo ben poco, sente di potersi fidare di quell’uomo cupo, dal volto sfregiato, che le ha dimostrato di tenere a lei. Tuttavia, dopo il matrimonio scoprirà che Raphael ha un’idea molto precisa di ciò che sarà il loro rapporto. Peccato, però, che Iris non sia una donna che si arrende.
Con quest’ultimo libro si chiude la lunga serie di “Maiden Lane”, rimangono infatti due novelle che la Mondadori non sembra intenzionata a tradurre. È una serie che, per quanto mi riguarda, ha avuto un andamento altalenante, ci sono stati libri che mi hanno annoiato e altri che ho trovato molto carini. Quest’ultimo capitolo mi è piaciuto molto, anche se la storia d’amore è sicuramente in secondo piano. Fra Raphael e Iris, infatti, ci sono gli enormi strascichi dell’infanzia del Duca, un bambino che ha scoperto troppo presto che suo padre era un mostro, che ha dovuto convivere con il ricordo di un’esperienza traumatizzante, e che ogni volta che si trova fra la gente è al centro dell’attenzione per la cicatrice che gli segna il volto e che scopriremo ha una storia terribile. Iris è una donna forte, è già stata sposata con un militare, un uomo molto più anziano di lei, che non l’ha mai molto considerata, ed era fermamente intenzionata a sposarsi di nuovo solo per amore. Anche se le circostanze e il pericolo, che la circondano, le fanno capire che Raphael è la sua unica speranza. Inoltre quell’uomo cupo e riservato, e i suoi tanti segreti, la intrigano, ma nonostante la passione che la sua nuova moglie gli ispira, per Raphael la vendetta non può aspettare.
Un protagonista assolutamente affascinante, un uomo sfregiato e dall’animo tormentato, convinto di avere in sé il germe del male e per questo intenzionato a punirsi senza mai concedersi di essere felice. E una donna che vede oltre l’orribile cicatrice che devasta il volto di lui, scoprendo la bellezza che nasconde il suo cuore. Un libro pieno d’azione, con scene passionali molto intense, anche se rare, e una caratterizzazione dei personaggi davvero ben fatta. Sicuramente uno dei capitoli più belli di questa serie, e per gustarlo non è assolutamente necessario averla letta nella sua integrità, basta solo aver letto il “Duca dei miei piaceri”, dato che alcuni personaggi sono in entrambi i libri.