Titolo: Delitto in strada Maggiore
Serie: I misteri di Bologna Vol. 1
Autore: Maria Luisa Minarelli
Editore: Amazon Publishing
Genere: Giallo storico
Data di pubblicazione: il 26 Maggio 2020
Una nuova, avvincente serie di gialli storici ambientati nella Bologna degli anni Trenta
Bologna, estate del 1935. Gli abitanti dei dintorni di Strada Maggiore sono riuniti per un funerale quando le urla disperate di una donna annunciano che il conte Perdisa, sua moglie e il figlioletto giacciono riversi nel sangue nel salone del loro palazzo.
A occuparsi del caso, per ordine dei ras della città, sarà il maresciallo Vittorio Righi dei Reali Carabinieri. Reduce della Grande Guerra, sensibile alla miseria delle classi inferiori, consapevole dell’impossibilità di contrastare la popolarità del Duce, Righi ha scelto l’esercizio della giustizia come unica soddisfazione dei propri ideali. Affiancato dai fidi Ciro e Otello, non esiterà a scavare nei bassifondi come nelle ville in collina, svelando un mondo di prostituzione, gioco d’azzardo, droga e pratiche magiche.
L’arrivo in città del principe ereditario Umberto imporrà una sosta alle ricerche, ma grazie anche all’arguzia del misterioso amico veneziano Jacopo, Righi proverà a dipanare la vicenda e a mettere le mani sul colpevole.
Maria Luisa Minarelli, con sguardo ironico e tagliente, coglie la singolare bellezza di Bologna, città affascinante ed enigmatica dove, tra le ombre dei portici, ogni angolo sembra custodire un mistero.
Dal titolo si evince che l’ambientazione del giallo è il centro storico di Bologna. Siamo negli anni ‘30, nel pieno avvento del fascismo.
Qui si intrecciano le vicende di due morti misteriose che, inizialmente, non sembrano essere collegate tra loro, ma, scopriremo alla fine, come nei migliori gialli, essere l’una conseguenza dell’altra.
Il caso principale riguarda l’uccisione di una nobile bolognese e di quasi la totalità della sua famiglia. Delitto così efferato che non lascia intendere il movente.
Non è un noir pesante, anzi la prima metà è piuttosto lenta con il racconto delle indagini del maresciallo Righi, il protagonista. È un idealista, convinto che la vera giustizia debba trionfare. Per questo non cede alle pressioni del regime che vorrebbe un colpevole che avvalori le proprie ideologie.
È altresì convinto che il fascismo abbia il grande limite di favorire una minoranza di cittadini lasciando in miseria gran parte del popolo.
Sottoposto a continue pressioni da parte del magistrato, perché l’indagine è in alto mare, decide di seguire il suggerimento della moglie e accetta l’aiuto di un professore del liceo al quale ha affittato una stanza.
Questa scelta si rivelerà la mossa vincente, infatti il professore, grazie al proprio fascino, riuscirà a far breccia nel cuore femminile delle protagoniste e a sbrogliare la matassa dei segreti superando le barriere rappresentate da: moralismo, vergogna, pudore e paura della verità che all’epoca regnava in alcune classi sociali.
Il maresciallo Righi non è quindi l’investigatore invincibile, come in molte altre serie di gialli, è più umano, ammette i suoi limiti, ma è tenace nella ricerca della verità. Crede nella giustizia e vuole assicurarsi che siano i veri colpevoli a pagare, non quelli che il regime vorrebbe incriminare per ragioni politiche.
Il libro è scritto in maniera semplice ma senza che venga tralasciato il senso del mistero che serve a catturare l’attenzione del lettore. La narrazione si snoda fra indagini complicate che sembrano prive di sbocco fino alla fine e che rivelano quanto il destino possa influenzare in modo negativo la vita di una persona devastandone l’esistenza.
Mi è piaciuto anche perché pur non essendo un romanzo storico ci presenta un affresco della società dell’epoca e di una pagina triste della nostra storia.
Max Recensore