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Recensione: Dalla mia finestra di Ariana Godoy

Titolo: Dalla mia finestra
Autore: Ariana Godoy
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Young adult
Prezzo: € 9.99/16,05
Data di pubblicazione: 1 febbraio 2022

E se il ragazzo dei tuoi sogni si rendesse conto che esisti?

Raquel ha un’unica, grande ossessione: Ares Hidalgo, il suo affascinante e misterioso vicino. Passa il tempo a sbirciarlo dalla finestra e a immaginare un mondo in cui lui si accorga della sua esistenza. Finché finalmente, un giorno, quel mondo diventa realtà. Tuttavia, le cose non vanno esattamente come Raquel ha programmato, perché il loro primo incontro ufficiale è uno scontro per un futile motivo: la password del wifi. Ma ormai è fatta, Raquel ha la sua attenzione ed è decisa a farlo innamorare di lei, nonostante Ares a volte la desideri e a volte la tratti con freddezza. Tra litigi, incomprensioni, baci infuocati e tanta passione, Raquel riuscirà a conquistare una volta per tutte il cuore del ragazzo che ama da sempre, oppure dovrà rinunciarvi?

Successo da 200 milioni di letture su Wattpad che ha già scalato le classifiche spagnole, Dalla mia finestra è l’esordio di Ariana Godoy, una delle autrici più famose della piattaforma, con milioni di follower.
Il romanzo è già diventato un film originale Netflix, che sta facendo impazzire le fan di tutto il mondo.

Ero curiosa di leggere il romanzo d’esordio della giovane scrittrice venezuelana Ariana Godoy che, già famosa sulla piattaforma Wattpad, ha visto il suo romanzo trasformarsi in un film originale Netflix proprio in questi giorni.

La trama del libro è piuttosto semplice, racconta della storia d’amore tra due ragazzi adolescenti con un inizio piuttosto bizzarro. La protagonista femminile Raquel si presenta già dalle prime pagine come una vera e propria stalker, ossessionata dal suo vicino di casa Ares Hidalgo, giovane coetaneo appartenente a una della più ricche famiglie del paese, bello quanto arrogante.

Raquel vede il sogno di parlare con lui avverarsi quando scopre che il ragazzo ha preso “in prestito” la sua rete wi-fi.

Da quel momento tra i due inizia una relazione ricca di passione, dove traspare una Rachel innamorata di un ragazzo che di fatto non è per niente quel che si dice un bravo ragazzo, al quale però non riesce proprio a resistere.

Sarò sincera, il romanzo non mi è piaciuto per diversi motivi: a mio avviso la trama non è particolarmente originale, scorre in maniera molto veloce e non entra in profondità. I personaggi presenti sono poco definiti e lasciati a se stessi, dagli amici, di cui non si conosce nulla, ai genitori che sicuramente non vinceranno alcun premio come “genitore dell’anno”. Somigliano più a poliziotti in borghese, con comportamenti che ho trovato fuori misura; mi aspettavo venissero analizzati e rielaborati nel corso della narrazione ma, al contrario, vengono di fatto dimenticati e assorbiti.

La protagonista manca di personalità, passa dall’essere una stalker timida e insicura a una seduttrice esibizionista in poche pagine. Ariana Godoy cerca di darle spessore portando Raquel a voler resistere al suo “dio greco” per amor proprio, ma la triste verità è che non ci riesce praticamente mai, finché non è lui a cambiare radicalmente per lei e sistemare il problema.

Ares d’altro canto è forse il personaggio che ho preferito, di certo il classico bad boy, ma con maggiore caratterizzazione enfatizzata dal fatto che è l’unico in tutta la storia a mettersi in discussione e mostrare una crescita personale.

Nel complesso la narrazione è molto semplice e veloce, povera di descrizioni; gli ambienti vengono presentati poco e spesso mi ritrovavo a non avere idea di cosa immaginare. Ho avuto la sensazione che il tutto “andasse di fretta”. Mancano informazioni importanti e il giusto tempo degli eventi, in questo modo l’autrice li ha privati della loro natura più importante e li ha resi così superficiali.

La parte romance ovviamente fa da padrona per tutto il romanzo con scene di sesso esplicite e ricorrenti, le quali sembravano, secondo me, imitazioni sbiadite e soft di Cinquanta sfumature che, seppur poco indicate per l’età anagrafica dei personaggi, ho trovato ben fatte e adatte al genere del libro.

Sicuramente una lettura poco impegnativa, adatta se si desidera qualcosa di molto leggero.

 

Recensione a cura di Myra

 

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