La bellissima Tricks, alias Niniane Lorelle è in un mare di guai….Unica erede al trono del regno dei fae oscuri, deve essere incoronata regina entro breve tempo. Decisa, suo malgrado a tener fede al gravoso impegno, decide di incontrare i rappresentanti di quel che dovrebbe essere il governo del suo nuovo regno…ma qualcuno le ha teso un agguato. Salvatasi quasi miracolosamente, decide di sparire per capire cosa fare e soprattutto scoprire chi sia il mandante del suo tentato omicidio.
Niniane, però non ha fatto i conti con Tiago, il possente e ombroso Uccello del Tuono, condottiero al servizio di Dragos, signore dei wyr di New York, per il quale la stessa Niniane, in fuga da un passato oscuro, ha lavorato per duecento anni. Nessuno, nemico o amico, riuscirà a tenere Tiago lontano da Niniane, e quando la ritrova…le scintille non si fanno attendere. Potrà la passione, che li unisce inaspettatamente, superare le infinite prove che li attende per diventare qualcosa di ancora più importante?
Fin dalla loro prima breve apparizione, nel libro precedente, la coppia Tiago/ Niniane aveva promesso…tuoni e fulmini!!! Ebbene la promessa, per quanto mi riguarda, è stata assolutamente mantenuta!!! Questo libro mi ha conquistata fin dalle prime pagine, un ottimo mix di azione, mistero e sensualità; ho apprezzato moltissimo lo stile della scrittrice, la sua ironia e la capacità di delineare, davvero molto bene, il carattere e la psicologia dei suoi personaggi, nonché lo strano e misterioso mondo magico che sembra essere reale quanto il nostro.
Mi hanno incuriosita anche i personaggi secondari, come ad esempio il grifone Rune, la gargolla Aryal, la misteriosa vampira Carling, perciò non potevo che adorare i protagonisti. Protagonisti che sembrano essere assolutamente incompatibili, per carattere, per l’appartenenza a razze diverse, ma soprattutto per il destino riservato loro dai rispettivi, inconciliabili mondi: lui deve continuare ad essere il feroce e implacabile difensore dei wyr, lei deve diventare regina dei fea oscuri.
Lo dico subito….Mi sono innamorata di Tiago: un aspetto da bava alla bocca, grande, grosso, tenebroso, con una volontà di ferro e un caratterino da padrone del mondo che… te lo raccomando!!! In fondo è uno dei wyr più antichi e potenti, un Uccello del Tuono (!), adorato in passato addirittura come un Dio… eppure capace di dimostrare fin da subito un lato gentile e generoso in grado di sciogliere anche i cuori più duri… Quando si rende conto di cosa sia Niniane per lui, non esita un attimo a stravolgere completamente la propria esistenza, a capovolgere tutte le sue priorità, a rischiare per lei qualsiasi cosa. Come si fa a non amarlo? La vera sorpresa per me, però, è stata Niniane… Solitamente le protagoniste femminili non mi impressionano molto (lo ammetto, forse è una forma di insana gelosia nei loro confronti) ma, questa volta, tutta la mia ammirazione è proprio per lei. All’inizio della vicenda sembra essere un personaggio estroso e un po’ pazzerello, che pensa solo a divertirsi e a vestirsi in modo stravagante ed appariscente, ma poi, mano a mano che la vicenda si delinea, si scoprono le sfaccettature più profonde di un animo sensibile e ferito.
Il passato di Niniane è terribile e continua a perseguitarla sotto forma di incubi, ma anche il presente non sembra promettere nulla di buono: deve abbandonare l’unico luogo che per duecento anni l’ha fatta sentire protetta , amata, tutti i suoi amici, per garantire un futuro diverso alla sua gente e assicurare alla giustizia gli assassini della sua famiglia, a rischio della sua stessa vita e del suo stesso cuore … Dovrà decidere su chi contare e come muoversi in un mondo per lei nuovo e ostile … dovrà scoprire chi la vuole morta! Dovrà capire che, però, non lo dovrà fare da sola, se sarà capace di fidarsi dell’amore. Con lei mi sono divertita un sacco (come non ridere davanti ai suoi discorsetti mentali “Oh com’è sexy. No, spaventoso .No sexy. Oh, e dai!”?), ma mi sono anche commossa ed emozionata. I due sono un portento, un connubio fantastico di amore, passione e dolcezza, un esempio di come, l’essere diversi, renda lo stare insieme… perfetti
Recensione a cura di TETI
E poi c’era il vostro affezionatissimo. Mentre la sua forma wyr era nota ai nativi americani come quella di un gigantesco uccello di tuono, nella maggior parte dei casi si mostrava nelle sue sembianze umane: un uomo di un metro e novanta per centoquindici chili, con del filo spinato tatuato attorno ai bicipiti muscolosi e delle rasature a forma di spirale fra i corti capelli neri. Sembrava che i lineamenti del volto fossero stati scolpiti con l’accetta, e spesso dimenticava di sorridere. Quando lo faceva, capitava perlopiù che gli altri si allarmassero.
Ed ecco la dinamica principale della sua vita: mentre lui si occupava di questioni legate alla guerra, il tenore consueto dei suoi giorni era sorprendentemente pacifico. E il motivo era semplice: la gente cercava di evitare di litigare con lui.«Down in the valley, the valley so low, hang your head over, and hear the wind blow…» Il canto si interruppe. La sentì borbottare: «Non ricordo cosa viene dopo… dice… dice…»
Tiago sorrise, si rilassò e si appoggiò contro lo stipite della porta. Se cantava e parlava da sola, non era morta, riversa in un fossato. Andava tutto bene.
«Ah, sì… No, aspetta, quella è un’altra canzone. Cazzo, sono ubriaca» continuò lei.
Ecco l’indizio che stava aspettando. Bussò alla porta.
Silenzio. Immaginò di averla spiazzata.
Bussò di nuovo. «Tricks, sono Tiago. Apri la porta.»
Con la lenta incredulità dell’ubriaco, lei disse: «Oh, è lei, dottor Morte? Non c’è nessuno di nome Tricks, qui.»
Dottor Morte? Fece roteare gli occhi. «Dài, Niniane. Apri la porta.»
«Aspetta, sono in incognito. Non usare neanche quel nome.»
Tiago si mise le mani sui fianchi. «E allora come diavolo vuoi che ti chiami?»
«In nessun modo. Grazie per essere passato a salutare, adesso vattene. Sto bene. Va tutto bene. Non c’è niente che non vada. Stai solo lontano dalla tv per un po’, va bene? Puoi tornartene a New York, o dovunque sia la tana in cui stai quando non uccidi nessuno.»«Ti hanno mai detto che somigli un sacco a Dwayne Johnson?»
Lui aggrottò la fronte. «Chi diavolo è Dwayne Johnson?»
Cercò di toglierle la bottiglia di vodka. Lei la strinse ancora più forte.
«Non conosci The Rock? Giocava a football, ha fatto anche wrestling, e poi è diventato un attore. È sexy ed eccitante, ma tu… tu sei molto più cattivo.»Quel bastardo di un fae non l’aveva presa a pugni nel vicolo. L’aveva accoltellata.
«Fammi vedere.» Cercò di sollevarle la maglietta.
Lei oppose resistenza. «Ho già pulito la ferita e l’ho bendata.»
«Maledizione, donna! Ti ho detto di farmi vedere, cazzo!»
Lei spalancò gli occhi e rimase immobile. La forza della sua ira era palpabile. La sentiva picchiare contro la pelle. Un altro tuono, questa volta più vicino. Quasi sopra le loro teste. Aveva sentito delle storie su Tiago. Il tuono e il lampo arrivano quando perdeva completamente il controllo. Con cautela, si distese. Si costrinse a restare passiva, a guardare verso l’alto, verso di lui. A volte, quando si aveva a che fare con dei guerrieri wyr dominanti, la cosa migliore da fare era restarsene in silenzio e togliersi dai piedi, oppure, come in quel caso, acconsentire. Presto o tardi, la loro furia arrivava a una battuta d’arresto, e allora ricominciavano ad ascoltare la ragione.Era un bacio brutale, famelico, ma la sua presa su di lei era delicata. Le fece scivolare un braccio attorno alla vita e con dolcezza la spinse in avanti fino a farla appollaiare sul bordo laterale del sedile. La tenne ferma, con un braccio stretto alla vita e una mano sulla nuca, mentre si spingeva in mezzo alle sue gambe, facendo scivolare in avanti il busto lungo e imponente e strofinandolo sul suo. Tutto mentre penetrava le profondità della sua bocca e si nutriva di quelle labbra carnose e ammorbidite dallo stupore.
L’afferrò a mezz’aria e vorticò per mettere il proprio corpo fra quello di Niniane e quelli degli altri. Un’enorme mano le coprì la testa da dietro, mentre le premeva la faccia contro il suo petto.
Lei strinse nel pugno la stoffa della sua maglietta, ancora bagnata dal suo accesso di ira di quella mattina. Sentiva il feroce motore nel petto di Tiago martellare contro la sua guancia. Le sue braccia muscolose la stringevano forte. La spinse contro la parete e le coprì la testa con la propria. Sacrificò la sua possibilità di combattere pur di proteggerla.Infilò il fodero del coltello nella cintura e lo allacciò. Quando si piegò per legare il laccio sulla gamba, le mani di Niniane si sovrapposero alle sue. «Lascia fare a me» disse lei, quasi senza fiato.
Lui rimase immobile e poi si raddrizzò lentamente, senza smettere di fissarla. Con gli occhi che saltavano come ballerini da un punto all’altro e il viso birichino acceso di piccante sensualità, mise le dolci mani minute sulle sue cosce, mentre sprofondava in ginocchio davanti a lui. Girò la testa verso l’alto per guardarlo.
Porco cazzo. I muscoli addominali si contrassero e il sangue nelle vene si trasformò in lava. Lei allungò una mano in mezzo alle sue gambe. Il polso sottile strofinò contro i forti muscoli del suo interno coscia. Lui prese a sudare, con l’intelletto ridotto a una landa desolata, e il cazzo duro che si spingeva verso le sue labbra carnose e sorridenti.
Lei tirò le due fasce di pelle attorno alla coscia e le legò assieme. «Dobbiamo essere di sopra fra cinque minuti» bisbigliò. «Non abbiamo tempo adesso. Ma quando lo avremo…»«Smettila di pensare a cosa succederà per sistemare tutto. Non c’è niente da sistemare» disse.
«Ma…»
«Ma niente. Io non ho tutte le risposte. Nessuno ce le ha e nessuno potrà averle. Afferra tutto questo, Niniane. Afferra me e non lasciarmi per nessun motivo. Dobbiamo fare solo questo. Ci aspettano delle battaglie terribili, e va bene così. Affronteremo qualsiasi cosa il futuro ci metterà davanti. Eri comunque pronta a percorrere una strada difficile.»
Lei gli toccò il labbro inferiore, scrutandolo con un’espressione seria. «A te piace combattere.»
Le sue labbra si sollevarono in un lieve sorriso. «E lo faccio molto bene.»
A lei sembrava pericoloso, ma come ogni cosa, del resto. Forse li aspettava una vita breve, ma lei stava già affrontando quella stessa possibilità da sola. Con Tiago come guardia e protezione, avrebbe avuto una speranza in più, e non sarebbe più stata sola. «Rinunceresti a tutto quanto?»
Lui le sorrise ancora. «Tu mi daresti tutto ciò che conta.» Poi il sorriso scomparve e il suo volto si fece duro. «Ma se mi prendi, non ci sarà nessun altro. Non potrei sopportarlo.»I suoi seni pieni, la vita sottile e le gambe armoniosamente scolpite avevano forma perfetta ed eleganza sinuosa, ma ogni apparente perfezione svaniva lì, con le striature tigrate che coprivano quel corpo, dalle spalle alle cosce, con decine di lunghe cicatrici bianche.
Qualcuno doveva averla picchiata in malo modo quando era ancora umana; doveva averla battuta fino quasi a ucciderla.
Niniane digrignò i denti e sentì le lacrime montarle dentro. Carling le lanciò una rapida occhiata incurante, avanzando sulla riva. Poi la sua attenzione si spostò su Rune e si fermò per il tempo di un battito di ciglia.
Anche Niniane si voltò a guardarlo.
Il wyr stava fissando Carling. Il suo volto attraente era scolpito con linee nette e ossa sporgenti. L’intero corpo vibrava di tensione, con i muscoli marcati dalla loro stessa rigidità. I suoi occhi da leone dorati erano in fiamme.Lui si placò e sospirò, mentre lei si abbassava per premere la guancia contro la sua. «Una sola persona» le sussurrò lui. «Una sola cosa.»
«Non posso perderti» disse lei. Rune le liberò le mani, e lei ripulì dal sangue il volto di Tiago. Premette le labbra sulle sue. Tremava. «Devi combattere per noi. Combatti più che puoi, mi senti? Resisti.»
Sempre.Il cancelliere la raggiunse al tavolo. Lei gli versò una tazza di caffè. Assieme guardarono l’individuo che esercitava il proprio corpo forte attraverso un complesso allenamento di arti marziali per allungare e tonificare i muscoli da poco guariti da una ferita molto grave.
«Qui lui sarà sempre in guerra» disse Aubrey, con la fronte corrugata dall’apprensione. Nel bel mezzo dell’allenamento, lui la guardò. Era consapevole di ciò che stavano dicendo. Era consapevole di tutto ciò che le accadeva attorno. Il suo potere la ammantò come una calda carezza invisibile.
E la regina dei fae oscuri rispose: «Lui è felice così.»