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Recensione “Cuore di tenebra – Hope in the darkness” di Mariarosaria Guarino

“Volevo capire come essere diverso per poterle stare accanto. Volevo che mi scegliesse.”

Lucas vive nel mondo degli umani da quando fu scacciato dalla corte Unseelie, a dodici anni. Possiede dei poteri che una fata non dovrebbe avere e questo rappresenta un grande pericolo per il regno e per suo padre, Artemios. Non ha bisogno di altro che del suo violino, che suona divinamente lasciando tutti senza fiato, ma quando s’imbatte in una ragazza capace di tenergli testa con il suo caratterino vivace e di resistere ai suoi poteri, capisce che può esserci qualcosa di molto interessante oltre alla musica. Qualcosa per cui, forse, è persino disposto a cambiare.

Hope è una studentessa di Harvard con le giornate sempre piene: tra il corso d’arte, il lavoro all’acquario e gli studi in biblioteca, il tempo per fare altro si è ridotto drasticamente, ma quando il professor Rogers le chiede di seguire qualche visita guidata al museo non può tirarsi indietro. Ed è proprio in questi momenti frenetici di lavoro che conosce Lucas, un ragazzo tanto bello quanto scontroso. Dolce e unico quando delizia tutti con la sua musica e si preoccupa per lei, arrogante e odioso quando mostra il lato peggiore di sé.

Man mano che le loro strade s’incrociano, la ragazza comincia ad avvertire la sua sofferenza e il bisogno di stargli accanto si fa sempre più impellente.

Ma Hope non sa nulla del mondo da cui proviene e affidargli il suo cuore può essere molto pericoloso…

I fantasy non sono esattamente la mia lettura preferita, un motivo fra tutti è che in genere sono troppo casti per interessarmi. Cuore di Tenebra è riuscito, invece, a mescolare molto bene una trama fantasy che alterna mondo reale e mondo fantastico, con una trama romance, YA, accattivante e non censurata, descritta però in modo tale da essere adatta anche a un pubblico più giovane.

Hope è una ragazza umana, romantica ma anche determinata e indipendente. Lucas è una fata ibrida, che non può vivere né nel mondo Seelie (le fate pure) né in quello Unseelie (le fate ribelli), da cui è stato esiliato e tuttora sotto sorveglianza. La personalità ibrida e magica di lui lo rendono, nel regno umano, un bad boy arrogante e affascinante.

La loro storia viene ostacolata da qualche fraintendimento e dal brutto carattere di Lucas, che non è abituato a trovare persone che non cadono preda del suo fascino.

Visto che era immune ai miei trucchetti, apparivo per quello che ero. Bugiardo, presuntuoso, arrogante e incurante degli altri.

La sua personalità ambivalente, però, non è stabile, perché formata dal lato cattivo e da quello più angelico, e parte dei suoi problemi saranno legati al modo in cui riuscirà a trovare un equilibrio tra essi.

Ho trovato una storia interessante. Forse un po’ ingenua in alcune parti che strizzano l’occhio ai classici romance con miliardari dall’animo musicale, ma nel complesso ben gestita e con una buona gestione di tutte le sfaccettature, in particolare quella romance a me più affine.

Quel ragazzo generava in me tanto odio quanto era il desiderio di stargli accanto e io non ero in grado di gestirlo.

 Lo stile è piacevole, scorrevole ma non banale. Come anticipavo all’inizio, le scene romance sono metaforiche e velate, ma non censurate. Un po’ più confuse alcune scene d’azione, ma nel complesso tutto comunque è risultato lineare e chiaro, il mondo magico risulta spiegato senza appesantimenti, tutti gli agganci nella trama sono stati rispettati e ogni nodo ha trovato il suo epilogo.

Tesi una mano e seguii con le dita il profilo delle sopracciglia e di quegli occhi che in altre situazioni mi avevano fatto male al cuore, poi scesi a seguire il contorno delle sue labbra e, quando Lucas abbassò la testa verso di me, baciai quella fossetta all’angolo della bocca che mi tormentava da mesi. Fu come essere percorsi da un fuoco.

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