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Recensione : Coppia d’odio di Morgan Bridges-Serie Promesse Oscure e sporche #1-

 

Titolo:Coppia d’odio 

Autore:Morgan Bridges

Genere:Dark Mafia Romance

La odiavo prima ancora di conoscere il suo nome.

La figlia del mio nemico.
La mia sposa.
Non è nient’altro che un tassello della mia vendetta.

La sua vita è nelle mie mani.
Così come il suo corpo.
E presto, anche la sua stessa volontà.
Eppure, si rifiuta di cedere.

Questa donna mi disarma, non con le armi bensì con le parole.
E non con un pugno, ma con un semplice bacio.
Tuttavia, una coppia d’odio non può avere altro finale che la guerra.

 

Vol 1. – Coppia d’Odio (Maximus)
Vol 2. – Lo ti Desidero (Rafael)
Vol 3. – Avere e Ferire (Tristano)

 

 

 

 

Care fenici, Coppia d’odio è il primo volume della serie di Promesse oscure e sporche e vi avviso già da subito che questa recensione sarà negativa per una serie di motivi che vi andrò a spiegare. Ma prima cercherò di illustrarvi a grandi linee la trama. 

Tutto inizia con una faida tra due famiglie mafiose: i Caruso e i Silvestri. Tralasciando le motivazioni che li spingono a odiarsi, l’unica che ne fa le spese è Emilia, figlia di Caruso, presa in moglie con la forza da Maximus Silvestri, che ne vuole fare un giocattolo sessuale per vendetta contro il suocero. La protagonista è l’unico personaggio che si salva in questa vicenda, dato che nasconde in sé un dolore e una forza d’animo di non poco conto. Considerata come mero prodotto matrimoniale e per questo mantenuta vergine allo scopo di incrementare il potere paterno, viene reclusa in casa e trattata alla stregua di una prigioniera nonché bollata come pazza. Maximus – che nome assurdo! – riesce abilmente a entrare in casa del nemico e a portarla via, ma di lei non sa niente – cosa ancora più assurda – e la violenza psicologica si spreca. La chiama continuamente donnaccia e la tratta come l’ultima delle puttane, il che, se fosse accompagnato da un po’ di violenza tra le lenzuola, avrebbe pure senso e invece no, cade come un pollo innamorato. La vera violenza sta nel come questo uomo è stato presentato, inizialmente forte e pieno di promesse per poi rivelarsi un cucciolo bisognoso di coccole. Dark Romance un paio di zebedei! 

Tornando a Emilia, la ragazza è dotata di una sete di sapere disarmante ed è molto intelligente, ma sembra quasi apatica. In realtà nasconde una rabbia e un’oscurità più forte di quella di lui ma l’autrice cerca in tutti i modi di farla passare per una donna innocente e solare. Proprio non ci siamo! Avrei preferito che la storia prendesse una piega diversa e la nostra protagonista massacrasse da sola i suoi nemici, avrebbe avuto decisamente più senso, fidatevi. 

Non è possibile andare per il sottile nel dire che lo stile narrativo non regge, troppe parole per dire l’ovvio, espressioni aberranti per definire un cartello di mafiosi (“branco di lupi”, sul serio?!), per non parlare di Maximus. Sì, l’ho già detto che il nome è assurdo ma rendiamoci conto che come terzogenito il nome non gli calza nemmeno di striscio. Di grande non ha nulla tranne l’ego e il pene. La cosa che proprio non ho sopportato è stato l’editing, sembra tradotto con Google traduttore. A parte questo anche l’insieme è abbastanza scarno: i personaggi sono abbozzati, soprattutto quelli maschili, accennano al loro passato ma non approfondiscono. Inoltre, Maximus il pollo con i suoi epiteti offensivi ti fa venire proprio voglia di spennarlo, ucciderlo e metterlo in forno! Per me è un no su tutta la linea tranne per Emilia, a lei concedo il beneficio del dubbio.

 

 

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