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Recensione :Con te (Chicago Vol. 2)di Samantha M.

 

 

 

-Senza te (Vol. 1)
– Con te (Vol. 2)

 

Prendere a sprangate la macchina dell’ex fidanzato? Fatto.
Finire in carcere ingiustamente? Fatto.
Per Josh, quello che era semplicemente uno sfogo dettato dalla rabbia del momento, si rivela un guaio serio.
Quando varca la soglia del carcere della contea di Cook, non è preparato alla vita che lo aspetta.
Come affrontare le settimane che dovrà passare lì, in attesa del processo?
L’unico modo è non apparire debole, non cedere alle provocazioni.
Da solo ce la farà? O verrà in suo soccorso un gigante dagli occhi di ghiaccio?

 

 

L’avevo contemplato con ammirazione e poi, prima ancora di rendermene conto, avevo ordinato a Sal di rivendicarlo per me. Perché, per un istante, lo avevo trovato dannatamente carino e avevo desiderato proteggerlo.

(Tratto dal libro) 

 

Con te è la storia di Fury, un pregiudicato affiliato a un boss mafioso, grande grosso e muscoloso, a capo della catena alimentare nella prigione in cui sta scontando la sua pena, che rimane ammaliato da un ragazzo, Josh, incarcerato ingiustamente. Se la scintilla di innocenza del ragazzo risveglia inaspettatamente il suo istinto protettivo, d’altro canto lo affascinano la fierezza e il coraggio con cui affronta l’ambiente dove vige la legge del più forte, disposto a subire pugni piuttosto che a perdere la faccia.

 

Perché mi aveva salvato? Era una questione di territorialità, giusto? Essendo considerato una “cosa sua” non può permettere di mostrarsi debole agli altri lupi, lasciando che prendano ciò che gli appartiene, esatto? Sì, doveva essere così. E perché diavolo mi era venuta voglia di ringraziarlo? Per fortuna la mia bocca era rimasta sigillata, o non sarei più riuscito a guardarmi allo specchio. D’altronde non l’aveva fatto per me, ma per salvare la sua facciata di leader. E perché cavolo una stupida carezza mi aveva surriscaldato tanto? Il mio corpo era sembrato rispondere al suo tocco contro ogni buon senso, sciogliendosi come un iceberg all’equatore. Okay, era proprio il mio uomo ideale: maturo, forte e autoritario, ma questo non doveva, e non poteva farmi dimenticare dove mi trovassi e chi lui fosse. Un delinquente, e uno della peggior specie, da quello che mi aveva raccontato Candy.

(Tratto dal libro)

 

Josh è una persona comune, non frequenta attività illegali e non è abituato a vivere in base alle leggi della violenza. Tuttavia, riesce ad adattarsi all’ambiente feroce e a sopravvivere quel che basta fino a che Fury gli concede la sua protezione. Sfruttando la sua posizione dominante e gli agganci con le guardie, il gigante riesce perfino a farlo trasferire nella sua cella, in modo da dichiarare apertamente agli altri che ora lui è “cosa sua”. Josh sa che dovrà dare qualcosa in cambio, ma il suo orgoglio lo spinge a esigere che non si tratti di prestazioni sessuali, difendendo la propria integrità e la propria virilità guadagnandosi così il rispetto dei detenuti.

Nonostante la facciata pungente e le unghie capaci di graffiare, Josh è un ragazzo intimamente romantico, dall’animo tenero, che nonostante il tradimento del suo precedente partner crede ancora nell’amore. Ha però un lato selvatico e vendicativo, a causa del quale ha commesso atti per cui il suo ex è riuscito a farlo rinchiudere. Il modo in cui è stato trattato l’ha portato a non fidarsi più degli uomini e a essere arrabbiato, inacidito, scontroso.

Un riccio: tenero dentro ma ricoperto di aculei.

 

Le mie dita si mossero da sole e si infilarono nei suoi capelli, accarezzandoli piano.

«Non sono un cane» brontolò, la voce attutita dalla coperta.

«No» concordai. «Sei un girasole in mezzo a un campo d’erbacce.»

(Tratto dal libro)

 

Fury riesce a leggere oltre il suo atteggiamento: per nulla scalfito dalla sua spigolosità, è in grado di capirlo senza parole e leggendogli le emozioni negli occhi, feeling peraltro reciproco. Una connessione che soffre della mancanza di privacy della prigione, del timore della sopraffazione fisica da parte di Josh e del bisogno di vicinanza e affettività che un luogo così duro esaspera.

Il rapporto tra Fury e Josh cresce attraversando vari sentimenti, dal rispetto al senso protettivo, dalla tenerezza alla vicinanza fisica confortante, fino all’amicizia e alle confidenze. Non mancano però battutine al vetriolo, arroganza, strafottenza. La lealtà del detenuto, il rispetto dei “no” e dei tempi nello sviluppare intimità aiuteranno Josh a superare il tradimento subito e a fidarsi di nuovo.

 

Sembrava volesse dirmi qualcosa, ma la sua bocca rimaneva chiusa. Si limitava a fissarmi con quei suoi occhi di ghiaccio, ma dentro riuscii a scorgerci una fame che mi fece tremare le ginocchia e indurire l’uccello. Pareva pronto a saltarmi addosso, stendermi sul pavimento e scoparmi come un animale selvaggio e, per un istante, sperai perfino che lo facesse, ma alla fine tornò nella posizione di prima.

(Tratto dal libro)

 

Tutto inizia a funzionare sempre meglio e il legame a rafforzarsi, finché si prospetta la possibilità che Josh sia rilasciato. Fuori tornerà a fare il fioraio, non avrà bisogno di mostrarsi duro e di essere protetto, e Fury perderà la scintilla di emozioni riscoperta dopo tanto tempo. Ma questa prospettiva rende anche evidente quanto sono distanti i due uomini, le loro vite, le potenzialità: Josh è destinato ad avere un uomo migliore di un pregiudicato con precedenti e questo porta Fury a lasciarlo andare.

 

Il solo pensiero mi mandava in agitazione. Niente notti passate a dormire insieme abbracciati. Niente punzecchiarsi a vicenda in modo adorabile. Niente più protezione dal mondo. Niente più occhi di ghiaccio che mi fissano con calore e sentimento.

(Tratto dal libro)

 

Trovo che nel complesso si tratti di un romanzo molto tenero, nonostante si avverta sempre anche il brivido di una costante situazione di pericolo, data l’ambientazione ostile. Suspence lenita a tratti da un mantello protettivo con cui due uomini virili si confortano l’un l’altro.

Data l’ambientazione particolare e il ruolo di Fury all’interno della prigione nonché il fatto che Josh rappresenti carne fresca per i reclusi, le vicende ammiccano continuamente alla possibilità di rapporti non consensuali o al fatto che Fury stesso possa approfittarsi del ruolo dominante per prendersi ciò che vuole da Josh, e questo rende ancora più intrigante seguire l’evoluzione del rapporto tra i due uomini.

Una situazione credibile nonostante sappiamo di leggere un romance, perché l’atmosfera di pericolo che si vive non è edulcorata e la voce prevalente è quella del giovane incensurato, costretto a tirare fuori la sua corazza, anche se non è nella sua natura, nel terrore costante di mostrarsi debole e attaccabile.

Ben gestito anche il punto di vista: Fury non mostra subito i suoi pensieri, quindi inizialmente fatichiamo a inquadrare il suo interesse per Josh e ci trasmette un po’ di tensione per il timore che possa approfittare della differenza di fisicità e del suo potere, sottomettendo il ragazzo.

Ma quello che ci affascina di questa storia è anche il modo in cui Josh incarna una forma di redenzione per Fury, che ha finalmente l’opportunità di trovare la sua felicità e una nuova vita.

 

Non aveva mai preteso niente da me, ma mi aveva dato tutto quello che poteva e, cosa più importante, aveva sempre mantenuto la parola data. Sempre. Ormai non potevo più negarlo: il mio cuore era suo. Lo amavo.

(Tratto dal libro)

 

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