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La serie Clarice, dal Silenzio degli Innocenti è arrivata al terzo episodio. La segue per noi Dory. Leggiamo insieme cosa ne pensa. Qui la recensione della puntata precedente.
Progetto grafico a cura di Francesca Poggi
Terza puntata di Clarice e, udite, udite! Finalmente si torna a parlare del caso delle tre donne ammazzate che facevano parte della sperimentazione sull’emicrania. Infatti, portano nella sala degli interrogatori della squadra proprio il presunto serial killer, Karl Wellig, che non sembra almeno inizialmente intenzionato a sbottonarsi troppo.
Clarice è ritratta sempre immersa nelle sue paturnie e nei suoi traumi: la novità della puntata è che soffre di attacchi di impulsività, perché vede falene (schifosissime!) dappertutto allora torna dallo psichiatra e lo affronta dicendogli che vuole manipolarla e che, sicuramente, cambierà terapeuta.
Wellig, intanto, non dice una parola, nonostante i numerosi tentativi di tutti coloro che fanno parte della VICAP: Clarice è convinta che lui sia un sicario assoldato da qualcuno di veramente folle e cattivo e, infatti, scopre che i morsi sulle vittime sono stati fatti con un calco per imitare una crudeltà che non fa parte del presunto colpevole. Appare palese che il sospettato è solo il braccio, dietro di lui vi è una mente ben più contorta. Nel frattempo, un suo misterioso avvocato, di fronte a domande più specifiche, scappa a gambe levate e un sedicente poliziotto porta una bibita e un panino per l’interrogato che si rivelerà fatale: infatti, Wellig, mentre sta per confessare il suo mandante, dopo un sorso di soda, muore avvelenato.
Insomma, il bandolo della matassa è ancora lontano da essere districato, ma almeno ormai, si è capito, nonostante le pressioni del procuratore generale che ha bisogno per ragioni politiche che Karl sia incolpato di tutto, che c’è qualcuno che non aveva piacere che Wellig parlasse.
Nei prossimi episodi scopriremo tutto e probabilmente, Clarice inizierà a fare pace con i suoi demoni.
Ho riflettuto molto su questa serie tv, almeno per quanto riguarda le prime tre puntate che ho visto e devo ammettere che la trama è abbastanza scarna e tutto si gioca intorno alla figura, non sempre brillante, di Clarice.
Non amo i personaggi troppo tormentati che si crogiolano nelle loro ansie e paure, mi piacerebbe, invece, che Clarice prendesse di petto la situazione e dimostrasse di essere superiore ai suoi fantasmi.
Purtroppo, però, credo che tutto lo sceneggiato si basi proprio su questa instabilità della protagonista e questo va a discapito delle storie narrate che sono interessanti sì, ma mancano sempre di quel qualcosa che possa renderle al 100% perfette e ben riuscite.
Il plot del terzo episodio è lo specchio di questa considerazione: prende sì, è interessante ma non entusiasma mai, almeno per quanto riguarda la mia persona.
Avrei preferito inoltre, che non la tirassero così lunga con questa storia e che ogni puntata avesse una trama chiusa, a sé stante.
Vedremo, con il tempo, se questa serie saprà ingranare: per il momento, sono contenta di vederla ma non ho quel particolare entusiasmo che mi fa dire “è fantastica, imperdibile!”.
Non annoia, ecco, ma potrebbe essere molto ma molto meglio!
Stay tuned, al prossimo episodio in cui, forse, scopriremo il mandante di Wellig!
