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Recensione: Blood & Bones: Trip di Jeanne St. James

Serie: Blood Fury Mc #1

Titolo: Blood & Bones: Trip

Serie: Blood Fury Mc #1

Autrice: Jeanne St. James

Genere: romance MC

Editore: Double-J Romance, Inc.

Data di pubblicazione: 1 aprile 2025

Età di lettura consigliata: +18

La serie Blood Fury Mc è composta da:

  • Blood & Bones: Trip vol.1
  • Blood & Bones: Sig vol.2 (in uscita 1 giugno 2025)
  • Blood & Bones: Judge vol.3 (in uscita 1 agosto 2025)
  • Blood & Bones: Deacon vol.4 (in uscita 1 ottobre 2025)

“Questi romanzi super sensuali vi terranno incollati alle pagine fino alla fine. Ho divorato ogni libro e ogni serie, ma non saprei dire qual è la mia storia preferita: sono tutte fantastiche!” ~ Carly Phillips, autrice di bestseller per il NY Times

Il Blood Fury risorgerà dalle ceneri come una fenice, nonostante il sangue versato e le ossa spezzate.

Trip, figlio dell’ex presidente del Blood Fury MC, è determinato a riportare in vita il club del padre. Ma per farlo, il nuovo presidente dovrà percorrere una strada lunga e tortuosa.

Il risentimento e i brutti ricordi sono solo una parte degli ostacoli che Trip dovrà affrontare. La polizia di Manning Grove, infatti, non vuole più vedere bande di biker fuorilegge che scorrazzano per la città.

Poi c’è Stella, una distrazione di cui Trip non ha affatto bisogno. Ma non riesce a resisterle, anche se lei è un osso duro e non gli rende la vita facile. Ne ha passate tante, e l’ultima cosa che vuole è un uomo come lui.

Alla fine, Trip dovrà scegliere se battersi per ciò che desidera. Stella sarà adatta a combattere al suo fianco?

Blood & Bones: Trip è il primo romanzo della serie Blood Fury MC. Come sempre, questo libro non contiene inganni, non presenta cliffhanger e ha un lieto fine. Si consiglia di leggere prima la serie Brothers in Blue, ma non è obbligatorio.

Premetto che è il primo libro autoconclusivo di Blood Fury Mc, che però deve essere legato a una serie precedente (inedita in Italia, da quel che mi è dato sapere).

Una scrittura fluida con una narrazione incalzante e, finalmente, una traduzione accurata (non so se capita solo a me, ma negli ultimi periodi sembrano usare tutti l’intelligenza artificiale con macro errori da brivido).

Questo romanzo è come un apripista in cui si accendono come lampi flashback sul passato e realtà del presente con il grande sogno di Trip di ricreare una famiglia composta da bikers che non si mettano nei guai, evitino la galera o attività eccessivamente losche e che soprattutto non si facciano ammazzare come il suo vecchio.

Trip è un bellissimo protagonista, non solo nell’aspetto ma anche negli ideali. È un uomo, non certo un ragazzino, si è fatto qualche anno dietro le sbarre dovendosi proteggere le chiappe e ora ha tutta l’intenzione di rigare dritto. Rivuole quello che suo padre ha distrutto molti anni prima, decide così di mettersi il gilet del genitore e di farsi chiamare presidente, rimette in sesto il fienile e cerca vecchi e nuovi fratelli. C’è molto da lavorare, i soldi mancano e non è certo un tipo che non si prodiga per tirarli fuori. Ci sono cose però che nemmeno lui può risolvere da solo: uno è Sig (la storia tra i due viene solo accennata, peccato, devo scoprire se la serie precedente Brother in Blue verrà tradotta perché deve essere stata una bomba); l’altra è Stella.

Stella è la nostra amatissima protagonista femminile, la classica donna fragile all’apparenza che tenta di tirarsi fuori dai casini della sua esistenza. Ha un carattere forte, la vita l’ha marchiata a sangue ma non demorde. Perseveranza. Resilienza. Passionalità.

Non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, vuole farcela con le proprie forze (amo le donne combattive, quelle che quando finiscono col culo per terra si rialzano! Altro che femminismo convinto, queste sono le vere femmine, quelle che ce la fanno!).

Trip e Stella non si incontrano certo ora per la prima volta, un passato li accomuna, di cui ovviamente non vi dirò nulla.

Trip la vuole, non si fermerà e vi assicuro che se lei è orgogliosa, lui è testardo come un mulo. Beh, sapete no, quando un biker si mette in testa qualcosa difficile che molli la presa.

Ammetto di non essere sicura della mia opinione, mi è piaciuto come romanzo ma non mi ha fatto impazzire, la storia è ancora molto debole e non ho sentito quel trasporto per la vicenda d’amore o per questa voglia spasmodica di ricominciare a vivere. L’ho letta tra le righe, l’autrice ha espresso pienamente il suo pensiero tramite le parole dei due ma non trasmette emozioni. Mi manca qualcosa, non mi è rimasta nel cuore.

Lettura piacevole, ma senza quel pathos che di solito mi prende in queste serie. 

Hot 🔥 | esplicita e presente
Sentimento❤️| sfumato
Violenza ⚔️ | non abbastanza

valutazione

voto

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