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Recensione: “Attrazione ribelle” di Nalini Singh

Titolo: Attrazione ribelle

Autrice: Nalini Singh

Genere: Romance

Editore: Mondadori

Pagine: 388

Data di Pubblicazione: 6 marzo 2021

Pur di compiacere gli amati genitori, Nayna Sharma accetta che questi organizzino una serie di incontri per combinarle un matrimonio, secondo la tradizione indiana. Turbata dall’idea di doversi sposare, decide però di concedersi una notte di follia tra le braccia di uno sconosciuto. È così che a una festa incontra Raj, un uomo aitante e seducente con cui si lascia andare a incandescenti effusioni. Tuttavia fugge prima che la situazione si spinga troppo oltre. Raj è un tradizionalista e da sempre sogna di mettere su famiglia, eppure non riesce a smettere di pensare a quella ragazza sensuale scomparsa nel nulla. Presto entrambi scopriranno con sorpresa che le rispettive famiglie hanno organizzato un incontro per un possibile matrimonio proprio tra loro…

 

Altre persone potevano cercare la passione feroce e le avventure. Raj sognava un futuro fatto di stabilità e lealtà. (Tratto dal libro)

Il romanzo è un tentativo di riportare sulla matrice di una commedia romantica bollywoodiana le tradizioni indiane, ovvero di coniugare il desiderio di innamorarsi e di trovare un compagno di vita attraente e affidabile, pur restando nella cornice della cultura e delle aspettative di una famiglia indiana.

“Non hai mai corso rischi per tutta la vita, e adesso hai la sensazione che cadrai a pezzi se non provi a spalancare le ali per volare. Cogli l’occasione. Fai quell’errore. Anche se ti può ferire… Almeno avrai vissuto, invece di lasciarti guidare dalla paura.” (Tratto dal libro)

 Ho trovato interessante l’idea di presentarci personaggi lontani dagli stereotipi occidentali (tendenzialmente ostili alle regole imposte e incuranti delle tradizioni) che per scelta desiderano avere un legame forte con le usanze, i valori e la cultura tramandata dalla propria famiglia e dalla società indiana. Nessuna ribellione, insomma, nessuna fuga per la libertà, e una visione appena più “moderna” della pratica a noi inconcepibile del matrimonio combinato. Forse chi vive tutto questo sulla propria pelle potrebbe considerarla una storia poco realistica, ma a mio avviso può appagare lo spettro di desideri di una moltitudine di donne che non sono pronte a rompere con gli schemi prestabiliti, limitandosi a fantasticare che essi possano ammorbidirsi per accogliere i loro sogni.

—Tu vuoi una moglie, Raj. — La sua convinzione che l’intimità che c’era stata tra loro potesse condurre solo a quella conclusione lo confermava. — Vuoi la tradizione, il matrimonio e una vita saldamente radicata nella comunità. — Le bruciavano gli occhi. — Ti renderei infelice. — (Tratto dal libro)

L’autrice ha cercato, insomma, il modo di conciliare la libertà di scelta e il valore dei sentimenti all’interno della cornice data dalle modalità tutt’altro che romantiche delle negoziazioni per un accordo matrimoniale pianificato dalle famiglie.

I protagonisti sono entrambi avanti con l’età per gli standard indiani (quasi trenta), e i genitori hanno iniziato a organizzare per loro incontri con potenziali partner, che vengono scartati finché non ottengono il loro consenso.

E un giorno Raj e Nayna incontrano finalmente qualcuno che attira il loro interesse.

I ragazzi si erano già conosciuti a una festa, e il magnetismo tra loro si era rivelato irresistibile. Quando, in condizioni ben diverse e al cospetto dei rispettivi genitori, si ritrovano nelle presentazioni ufficiali che auspicano un felice esito per il contratto matrimoniale, decidono di darsi una possibilità.

Cosa che le fece venire voglia di stuzzicarlo fino a vederlo schiudere le labbra. Era passato da meraviglioso a mozzafiato, di questo ne era certa. Forse non sorrideva di proposito, per non avere il fastidio di spostare le donne che svenivano al suo passaggio. (Tratto dal libro)

L’amore scatta in modo evidente già a prima vista, alimentato anche dalla passione e dall’attrazione fisica. Raj, desideroso di piantare radici e di fondare un nucleo familiare solido e incentrato sul focolare domestico (in cui, idealmente, la moglie è a casa ad accudire una nidiata di figli) si sente sicuro fin dal primo momento di ciò che prova per Nayna e di volerla al suo fianco, e già dopo il terzo incontro decide di voler procedere al matrimonio.

Nayna, invece, anche a causa delle esperienze di amici e parenti che nel matrimonio hanno visto la fine dei propri sogni e della propria indipendenza, inizia a sentirsi braccata, sente il peso della tradizione come qualcosa che voglia limitare la sua libertà. Agli occhi occidentali risulta piuttosto scabrosa la contrapposizione tra le tempistiche nelle due culture: conoscenza-attaccamento-matrimonio da un lato, matrimonio-conoscenza-attaccamento dall’altro. A Nayna e alle lettrici appare affrettato iniziare una relazione con un legame definitivo, almeno quando Raj e alla famiglia appare la premessa migliore per ottimi risultati, perché, al di là della passione, sono attenzione, dialogo, ascolto e dedizione le basi per un rapporto solido.

 Non importava che le piacesse l’uomo chiuso nella gabbia con lei, era pur sempre una gabbia. E questo la gettava nel panico.

(Tratto dal libro)

A questo punto la storia gioca sull’ambivalenza dovuta al fatto che, se non fosse per le pressioni familiari, Nayna si getterebbe tra le braccia di Raj e non vi uscirebbe più. Ma prima di fare questo passo vuole essere certa che sia una scelta consapevole. Cerca di alimentare con lui il legame fisico, e di chiedere tempo pur senza esprimerlo ad alta voce, perché è stata educata ad accontentare e a non deludere le aspettative dell’uomo. Rispetta i sogni tradizionali di Raj così come vuole rispettare i propri di libertà, ed è convinta che essi siano incompatibili, tanto da cercare la rottura alcune volte.

Raj ebbe l’impressione che lei fosse acqua che gli scivolava via tra le dita, ma la baciò con tutto il desiderio che aveva nel cuore, prendendola tra le braccia e sollevandola da terra, mentre nel cielo esplodevano i fuochi d’artificio lanciati dai vicini. (Tratto dal libro)

 Raj è così empatico e intelligente da concederle il tempo e lo spazio di cui ha bisogno (un bravo marito sa ascoltare i desideri della moglie), sperando che nella sua libertà lei possa sceglierlo e tornare. Raj è anche abbastanza tenace da non desistere di fronte ai tentativi di allontanamento di Nayna, mostrandosi una figura forte e stabile che continua a lottare per LORO. Ha capito che quella è la donna che fa per lui e che vale la pena dedicarle tempo, rispetto, attenzioni e risorse, e non ha paura dei compromessi, pur di ottenerla.

— Avresti dovuto essere la mia avventura selvaggia prima che mi sistemassi sposando un estraneo. Lui sollevò un sopracciglio e accennò un sorriso.

— Non pensavo di essere qualificato per un’avventura selvaggia. Adesso che lo conosceva, Nayna capiva perché: era troppo intenso, prendeva le cose terribilmente sul serio, e questo era molto più intrigante di un bel tipo senza cervello.

— Fidati — sussurrò — sei abbastanza qualificato per me. (Tratto dal libro)

È una bella storia che fila, scritta bene.

Ho trovato una buona ambientazione esotica, non solo intesa come contesto naturale ma anche come descrizioni degli usi e costumi e dei legami familiari, valori, cibi, abbigliamento tipico, etc.

Mi ha fatto piacere entrare nelle pieghe della cultura indiana (che, ricordiamo, rappresenta ed è vissuta da milioni di persone) descritta non solo come arcaica e limitativa, ma come densa di valori e tradizioni sociali e relazionali che descrivono uno stile di vita in cui le persone credono e si esprimono. Un sistema sociale di tradizioni diverso dal nostro che per qualcuno rappresenta radici, stabilità, esprime un nucleo di valori imprescindibili, come quello della famiglia, del rispetto e della lealtà, che esprimono anche qualcosa di positivo, nei suoi pregi e difetti.

— Sai cos’ha fatto mio padre un mese fa? Si è sobbarcato un viaggio in macchina di un’ora per trovare le brioche alla crema perfette di cui aveva voglia mia madre. Il romanticismo dura, se lo vuoi. Raj alzò gli occhi al cielo. — Quello non è romanticismo. È solo ascoltare tua moglie ed essere un bravo marito. (Tratto dal libro)

 

 

 

 

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Titolo: Attrazione ribelle Autrice: Nalini Singh Genere: Romance Editore: Mondadori Pagine: 388 Data di Pubblicazione: 6 marzo 2021 Pur di compiacere gli amati genitori, Nayna Sharma accetta che questi organizzino una serie di incontri per combinarle un matrimonio, secondo la tradizione indiana. Turbata dall'idea di doversi sposare, decide però di concedersi una notte di follia tra le braccia di uno sconosciuto. È così che a una festa incontra Raj, un uomo aitante e seducente con cui si lascia andare a incandescenti effusioni. Tuttavia fugge prima che la situazione si spinga troppo oltre. Raj è un tradizionalista e da sempre sogna…

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Daniela Pullini

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