Ben ritrovate Fenici a questa mia prima recensione dell’anno, che sono proprio contenta riguardi una delle serie più belle ed emozionanti che abbia mai seguito: Anne with an “E”.
Terza Stagione
Prima visione: 22 Settembre- 24 Novembre 2019, CBC
Paese di origine: Canada
Distribuzione italiana: Netflix 3 gennaio 2020
Numero episodi: 10, tratto dal libro “Anne of Green Gables” di Lucy M. Montgomery
Cast: Amybeth McNulty as Anne Shirley Cuthbert, Geraldine James as Marilla Cuthbert, R. H. Thomson as Matthew Cuthbert, Dalila Bela as Diana Barry, Lucas Jade Zumann as Gilbert Blythe, Aymeric Jett Montaz as Jerry Baynard, Corrine Koslo as Rachel Lynde, Dalmar Abuzeid as Sebastian “Bash” Lacroix, Cory Grüter-Andrew as Cole Mackenzie
Ultima stagione, non rinnovato.
Ho guardato i primi due episodi di Anne with an “E” appena Netflix li ha inseriti, del resto è stata una lunga attesa e ve ne voglio parlare subito, sperando di invogliarvi alla visione.
La più grande sfida che questa produzione ha dovuto sostenere è stata quella di non scontentare i tantissimi appassionati della storia dell’orfanella Anne Shirley Cuthbert, già rappresentata in vari prodotti cinematografici, cercando di mantenersi fedeli alla storia originale, ma anche dandone una nuova versione, apportando modernità e tematiche più contemporanee e scottanti. Direi che l’operazione è riuscita e le prime due stagioni sono state un gran successo di pubblico e critica, grazie anche alle bellissime interpretazioni di Amybeth e dei due fratelli Cuthbert, Geraldine James e R.H. Thomson. Ciò nonostante, per motivi che non sono ancora chiari la terza stagione sarà l’ultima, quindi godiamocela pienamente.
Durante la seconda stagione abbiamo visto Cole lasciare Avonlea e andare dalla zia Josephine dopo aver capito di essere omosessuale; Anne ha annunciato di voler diventare un’insegnante grazie all’ispirazione datale dalla signorina Muriel Stacy; Gilbert, invece, ha deciso di diventare un medico.
La terza stagione riprende dopo un breve salto temporale, reso evidente dalla presenza della figlioletta di pochi mesi di Bash e Mary. Il primo episodio si apre con una bellissima cavalcata di Anne, nei meravigliosi paesaggi innevati, che sono sempre stati una caratteristica vincente della serie. La ragazza che ritroviamo è cresciuta, più grande e consapevole, sono passati tre anni dal suo arrivo alla casa dal tetto verde e infatti sta per compiere sedici anni.
Scrive per il giornalino scolastico e mostra sempre la stessa predilezione per le avventure e l’ apertura mentale di sempre, che la spinge a far amicizia con Ka’kwet, una bambina appartenente a una tribù di indiani nativi, che le fa conoscere alcuni elementi della sua cultura.
Questo argomento, devo dire, sebbene piacevole l’ho trovato un po’ buttato lì e non molto integrato nel tema della puntata, che riguarda la ricerca delle origini. Anne al compimento dei suoi sedici anni matura la decisione di sapere di più sui suoi genitori e decide di andare a cercare informazioni all’orfanotrofio. Marilla e Matthew le danno il permesso di farlo, ma sono molto spaventati sia per ciò che la ragazza potrebbe scoprire che per l’eventualità, che trovato qualche parente prossimo, lei possa lasciarli. La parte che riguarda il loro rapporto è quella che preferisco, la storia di Anne of Green Gables è per me principalmente la storia di una famiglia, non di sangue, ma di cuore, che è stata capace di trasformare magnificamente tre esistenze. Bellissima la scena della torta a sorpresa, con la quale Marilla e Matthew le augurano buon compleanno. L’altro argomento cruciale dell’episodio è stato il romanticismo, i ragazzi e le ragazze sono sbocciati e iniziano i primi corteggiamenti e le prime coppie. Anne e Gilbert sono quelli che si tengono più in disparte, ma è evidente che si piacciono molto. Anche Miss Stacy sente il bisogno di trovare un nuovo amore e sono sicura che Rachel cercherà presto di fare da Cupido.
“Anne è stata una sorpresa, immagino che l’amore possa travolgere e creare scompiglio nel nostro ordine delle cose, nella vita ma lo rifarei…”
Queste le parole del mio amato Matthew a proposito di Anne e questo quello che c’è nel cuore di una desolata Marilla nel secondo episodio, buio e triste, in netta antitesi al primo.
Vengono raccontate tre delusioni, quella di Bash e Mary, che accolgono Elijah, il figlio di quest’ultima, ma che li ripaga con insulti e insolenza e alla fine scappa rubando alcuni ricordi del padre di Gilbert. La delusione di Anne, che recandosi con Cole all’orfanotrofio non riceve notizie sui suoi genitori, anzi le viene messo dalla orribile direttrice il dubbio che non siano morti, ma che l’abbiano solo abbandonata e l’ultima, quella di Marilla, che non riesce a comprendere perché Anne senta così il bisogno di cercare le sue radici, quasi come se l’affetto suo e di Matthew non sia sufficiente. Se da un lato si comprende il bisogno di Anne, sicuramente si empatizza con questa donna all’apparenza dura, ma che ha abbattuto tutte le sue barriere e ha accolto nel suo cuore la ragazzina dai capelli di fuoco. Vedremo in che modo e quando riusciranno le due a superare questo momento intenso di sofferenza, come hanno fatto in passato.
Abbiamo ritrovato zia Jo e Cole e come al solito, il ragazzo è stato splendido con Anne, l’ha sostenuta in un momento durissimo, ringraziandola per avergli “salvato la vita” e riuscendo a valorizzare persino le brutture della vita in orfanotrofio, dicendo alla ragazza quanto la sofferenza l’abbia resa sensibile e con la mente aperta. Lo adoro, tra i personaggi aggiunti alla storia originale, è sicuramente il mio preferito!
Ultime considerazioni per Gilbert che, maltrattato da Anne conosce Winifred una ragazza molto eccentrica ed esce con lei, divertendosi molto e facendo spuntare sul suo bel faccino il sorriso che ci piace tanto. La ragazza è veramente incantevole, è diversa da Anne, ma condivide la sua immaginazione e il disgusto per i costumi sociali imposti alle donne. Vedremo se e come questa “deviazione” di Gilbert sarà funzionale a un avvicinamento tra i nostri preferiti.
Due episodi sicuramente molto diversi tra loro, in cui si sono aperte tante possibilità e in cui siamo tornati a casa, nella casetta dal tetto verde e abbiamo ritrovato le mille emozioni che questi personaggi ci hanno dato. Che aspettate, correte a vedere le prime puntate!
Io proseguirò nella visione di Anne with an “E” e prometto di tornare presto a raccontarvi tutto! Intanto vi lascio con il trailer qui.