Gioia, milanese, illustratrice di libri per bambini, è invitata nel piccolo villaggio di Cape Love, sulla costa dorata del Maine, dalla folle e adorata zia Arianna, che la vuole come damigella d’onore alle sue (quinte!) nozze. Anche se zia Ari è sinonimo di guai, Gioia accetta senza sapere che, dopo le strampalate nozze della zia, rimarrà bloccata a Cape Love e dovrà occuparsi dei due cani di zietta (una terranova e un bassotto scatenati), del bookshop di famiglia e del piccolo Jimmy, il figlio del suo nuovo vicino di casa, Sean, uno che farebbe girare la testa anche a una santa. Peccato che Sean abbia già una fidanzata, Grace, tanto bella e famosa quanto detestabile. Se solo zia Ari fosse così gentile da tornarsene a casa sua (che, per la cronaca, è uno stupendo faro sulla scogliera), Gioia potrebbe ripartire per Milano e dimenticare una volta per tutte la notte bollente trascorsa insieme a Sean. O no? La nuova, esilarante commedia romantica dell’autrice di Bang Bang, tutta colpa di un gatto rosso e di Un cuore nella bufera.
Quando si parla di Viviana Giorgi io sono sempre sicura del romanzo che sto per leggere. Potrei definirla la mia isola sicura. So che quando ho bisogno di una lettura piacevole, intrigante, che sappia farmi battere il cuore e farmi estraniare dalla quotidianità, devo scegliere uno dei suoi lavori. Li custodisco gelosamente, sono i miei piccoli gioielli del kindle. Oggi sono qui per parlarvi di Alta marea a Cape love, il suo penultimo lavoro. Frizzante e straordinariamente divertente. Ho avuto, per tutto il tempo, le labbra distese in un sorriso sincero. La protagonista, Gioia, è una scrittrice italiana che, ha una zia (non zia) un po’ particolare. È la prima volta che mi trovo ad amare tutti i personaggi, non ho odiato nessuno, neanche la fantomatica figura cattiva (ero troppo impegnata ad amare gli altri). Gioia si trasferisce a Cape Love per il matrimonio di zia Ari. Quella che dovrebbe essere una breve sosta si trasforma in qualcosa di più. I pochi giorni diventano settimane, i pochi impegni si trasformano (per mano di zia Ari) in liste lunghissime di cose giornaliere da fare. Tra risate, due cani simpaticissimi, battute e un piccolo boy arriva lui: Mr. McCullan. Sguardo seducente e profondo, corpo statuario e una sensualità nei gesti e nel porsi con Joy (è così che chiama Gioia) che attraggono anche me dal primo istante. Avrei fatto volentieri cambio posto con Joy, mi sarebbe piaciuto provare tutte quelle emozioni. Sean ci sa fare e, come tale, cattura le lettrici più difficili. Io sono stata felicissima di aver fatto questa conoscenza. E non solo la sua. Il romanzo ha tutte le carte in regola per aver il massimo dei voti. Scene cariche di romanticismo, sensualità amore e passione lo rendono perfetto, l’ironia è il peperoncino che dà la carica giusta al lettore. Sono andata avanti, l’ho quasi divorato e l’ho amato così tanto che lo rileggerei ancora. Vi basta. No? Allora leggetelo, sono certa che lo apprezzerete almeno quanto me.