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Recensione: Agente del Caos di Alexandra Art Club

TITOLO: Agente del Caos

AUTORE: Alexandra Art Club

EDITORE: Self publishing

SERIE: AUTOCONCLUSIVO 

GENERE: Paranormal Dark Gothic Romance

DATA D’USCITA: 22 MAGGIO 2021 

Quanto sei disposto a tollerare per amore?
Saresti in grado di circoscrivere i tuoi limiti?
Benvenuti alla clinica Handerson, specializzata in psichiatria, psicoterapia e psicosomatica. Al suo interno si sono visti pazienti di ogni genere: menti alienate, straziate dal peso della vita, disturbi, patologie e paure di ogni sorta.
Nessuno, tuttavia, era mai stato lontanamente paragonabile all’internato 242.
Ingegnoso, manipolatore, bugiardo, egoista.
Ajay Cooper godeva della sottomissione altrui e non voleva bene a nessuno, eccetto che a se stesso. Molti lo definirono un pazzo psicopatico e lui fu talmente bravo da trasformare la sua follia in un’arma letale.
Esmeralda Ghale era una persona onesta, buona, incorruttibile… o almeno quelli erano i finti valori in cui amava crogiolarsi. Forte dell’illusoria convinzione che quell’immagine distorta le forniva, riuscì ad ingannare se stessa fino a quando non accettò in cura il paziente 242.
Affascinata dalla sua personalità, dal mistero nascosto nei suoi occhi, si lasciò trascinare in un rapporto sadico, malato, di quello che attirava il male, nato in un luogo teatro di atroci tragedie.
Luce e Ombra.
Caos e Ordine.
Erano un buco nero pronto a lasciare che l’uno inghiottisse l’altra.
Una partita persa che valeva la pena giocare.

Quanto sei disposto a tollerare per amore?

(Tratto dal libro)

 

Inquietudine, angoscia e tormento.

Passione, follia, desiderio.

L’incubo, il peccato, il male.

Questo libro è stato difficile. L’ho odiato nelle sue prime dieci pagine e ammetto che, probabilmente, se non fosse stato per l’orgoglio di finirlo non avrei proseguito nella lettura.

Poi qualcosa è cambiato, sembrava attirare come una calamita e ho deciso di tornare indietro e ricominciare dal principio.

Ci sono tanti piccoli particolari che non avevo notato inizialmente: i salti temporali da un passato lontano a quello più prossimo sino ai giorni nostri. Le descrizioni dei peccati capitali all’inizio di alcuni capitoli. Tutto ha un senso, tenendo conto che nulla è come sembra e la follia dilaga inesorabile, ma solo quando capirai che pazzia non è comprenderai davvero lo spirito di questa storia.

La clinica Handerson è specializzata in disturbi mentali, i pazienti che vi soggiornano vengono curati da medici competenti. Esmeralda Ghale, psichiatra e donna sulla trentina lavora qui, insieme al suo fidanzato Brayden. Un giorno il signor Ajay Cooper varca le porte del moderno manicomio, uomo freddo, calcolatore e manipolatore, ai limiti del sadismo e di soli ventuno anni. Il suo caso non sfugge alla curiosità della Dottoressa Ghale, e qui comincia la perversione illusoria e macabra che accompagnerà tutta la narrazione. Il gioco tra il gatto e il topo nel labirinto ha inizio e non sarà facile da affrontare per nessuno, nemmeno per il lettore.

Cos’è la follia?

I pazzi venivano considerati scomodi dal mondo perché ne stabilizzavano i fittizi equilibri. Chi era pazzo si comportava in modo strano: piangeva all’improvviso, ballava per la strada, parlava con gli sconosciuti e non seguiva i ritmi imposti che solitamente venivano associati a noi gente comune e sana. (Tratto dal libro)

 Cosa l’amore?

“L’amore ci annebbia il cervello e non possiamo permettercelo, dobbiamo restare lucidi per sopravvivere.” (Tratto dal libro)

 Quanto conta il passato e come determinerà il tuo futuro?

Lo scoprirai.

 Molto vicino a un thriller psicologico, questo romanzo sfonda le porte della sanità mentale. Ho trovato molto affascinanti le descrizioni delle cartelle cliniche, lo scoprire le personalità nascoste di alcuni pazienti rinchiusi. Quello che ho amato maggiormente però è stata la caratterizzazione dei protagonisti, nessuno di loro è stato “spiegato”, l’autrice è stata spettacolare nel lasciare che fossero le loro azioni a caratterizzarli, a farceli conoscere. Scene spesso così forti che, a mio avviso, non possono essere lette da chiunque.

Quando si dice un libro per un adulto consapevole…

Le influenze gotiche, dark e a tratti horror sono molto vivide e lasciano un’angoscia e inquietudine altissima. L’amore, quello “malato”, i desideri travolti da passione e peccato ci fanno capire che il male è dietro ogni angolo e che il destino va seguito, anche quando ci porterà all’Inferno. Alastor, il signore del male, qui ne è testimone insieme al Diavolo.

Lo consiglio? Non lo so. Mi ha dato qualcosa? Sicuramente tante emozioni, ma soprattutto un senso di inquietudine estremo. Ho terminato questo libro si e no da venti minuti e già sento il bisogno di liberare qualche chakra. Che angoscia! Cosa mi ha insegnato? Che i pazzi sono persone affascinanti, che in fondo siamo alla ricerca dell’oscurità e che una strada sebbene angusta vada seguita sempre, mettersi in gioco e rischiare, perché solo così si arriva alla verità e, forse, chissà anche alla felicità, ma solo dopo aver sofferto le pene dell’inferno.

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