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Recensione: “A Beautiful Sin” di Sara Coccimiglio

Titolo: A Beautiful Sin

Autrice: Sara Coccimiglio

Serie: Moulin Rouge #1

Genere: Romance M/M

Editore: Self

Numero di pagine: 300 

Data di pubblicazione: 25/3/21

David Castillo è cresciuto in una famiglia rigida e con regole molto precise. La più importante di tutte recita che l’omosessualità è un peccato imperdonabile. Per questo motivo, vivendo ancora con i genitori e dipendendo economicamente da loro, non ha mai avuto il coraggio di avvicinarsi a un uomo, tanto meno di fare coming out. Quando sua Nonna Rose gli lascia un’eredità da capogiro, decide di immolare una piccolissima parte di quei soldi per recuperare il tempo perduto, senza tuttavia uscire allo scoperto.

Justin “June” Reed è uno dei ballerini più richiesti del Moulin Rouge, un locale a luci rosse dove vengono esauditi i desideri più oscuri e nascosti dei clienti, tutto nella massima riservatezza. Ma June non è solo un ballerino-spogliarellista-escort. Nella sua vita le lap dance e i balli privati convivono in equilibrio precario con la ricerca di un posto dove aprire il proprio studio di tatuaggi e il desiderio di voltare pagina una volta per tutte.

June rappresenta per David la possibilità di evadere, la scoperta, il peccato.

David rappresenta per June qualcosa per cui forse non è ancora pronto: innocenza, spontaneità, libertà.

Ma quando il confine tra cosa è giusto e cosa è sbagliato inizia a sfumare, come può David capire se ciò che sta facendo è ancora esperienza di vita o se tutto si è trasformato in un bellissimo peccato?

Care Fenici, ho letto molti libri scritti dalla bravissima Sara Coccimiglio, principalmente omegaverse di genere angst (sono quelli che prediligo), il suo stile è magnetico e principalmente smuove le emozioni di pancia, quindi angoscia, paura, rabbia ed eccitazione. Amo questo tipo di emozioni, e, ripeto, l’autrice è maestra nel suscitarle, ma se la trama non riesce a supportarle allora da sole combinano poco o nulla.

La storia di A Beautiful Sin in sé è scontata, non riporta un minimo di originalità, almeno per me, addirittura i personaggi si rivelano piatti, incoerenti e, francamente, noiosi. Tutto ha inizio a New York con l’apertura del testamento di Nonna Rose, che lascia due milioni e mezzo di dollari al nipotino David Castillo, contro il parere dei genitori. Ma una volta compiuti i ventuno anni, il ragazzo diventa maggiorenne e in grado di far fronte legalmente all’eredità. La parte più scontata, ma anche fonte di maggiore incazzatura, è proprio la famiglia del ragazzo: due genitori catto-bigotti spietati nella loro inquadratura mentale. Odiano tutto ciò che riguarda l’omosessualità, ne fanno addirittura un vanto, pertanto il protagonista, per quanto aberri nascondersi, non può fare altrimenti.

David è gay, ma in quanto a pratica è scarso, tuttavia, grazie al suo nuovo conto in banca, può permettersi di andare nel tanto decantato Moulin Rouge, night club gay, e spendere la cifra che vuole per godersi i balli privati di June, ballerino ventottenne.

Justin Reed, noto con il nome di June, ha avuto un passato traumatico, dettato dalla dipendenza di stupefacenti, e ha accumulato parecchi debiti. Il suo sogno è di poter aprire uno studio di tatuaggi, ma per farlo ci vogliono molti soldi, sicché gli tocca lavorare come ballerino ed escort nel privato. Un’ora di compagnia sua senza “fare cose” viene sui trecento dollari, se si vuole andare oltre allora cinquecento.

Caro il ragazzo!

David di soldi ne ha, e non si fa problemi a spenderli per lo spogliarellista per cui ha una cotta da molto tempo, d’altro canto, per June, il nuovo cliente così carino, dolce, giovane, twink è decisamente preferibile ai soliti vecchi debosciati clienti. La loro è una relazione partita per interesse ma, nel giro di poco tempo, l’amore ci mette il suo zampino e i due dovranno scegliere se continuare la vita insieme o no.

Come romanzo non è da buttare, anzi, vi giuro che odierete i genitori di David quanto me, poi le scene sessuali sono molto erotiche, non sono affatto questi i problemi. Sono rimasta delusa dal modus operandi solito, ossia, in tutti i libri dell’autrice la famiglia di uno o dell’altro personaggio presenta una moltitudine di aspetti negativi, senza possibilità di redenzione. Il personaggio del giovane rampollo, oltre all’amore per la nonna (che ho trovato dolcissimo), non ha emozioni, è poco analizzato, senza spessore. June, già si presenta meglio, ma anche qui, per quanto sia più approfondito, risulta, per me, poco interessante, visto e rivisto oserei dire. Come trama ci sta per un erotico, ma magari un qualcosa che lo differenzi dai soliti, sarebbe ben accetto.

Alla fine della lettura, esaurito l’effetto delle emozioni travolgenti, non ti resta nulla che ti faccia spuntare un sorriso. Personalmente considererò questo romanzo un brutto scivolone poco degno di nota, continuando ad aspettare con ansia i prossimi lavori.

 

 

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Titolo: A Beautiful Sin Autrice: Sara Coccimiglio Serie: Moulin Rouge #1 Genere: Romance M/M Editore: Self Numero di pagine: 300  Data di pubblicazione: 25/3/21 David Castillo è cresciuto in una famiglia rigida e con regole molto precise. La più importante di tutte recita che l’omosessualità è un peccato imperdonabile. Per questo motivo, vivendo ancora con i genitori e dipendendo economicamente da loro, non ha mai avuto il coraggio di avvicinarsi a un uomo, tanto meno di fare coming out. Quando sua Nonna Rose gli lascia un’eredità da capogiro, decide di immolare una piccolissima parte di quei soldi per recuperare il…

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