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911 Lone Star giunge all’ottavo episodio di dal titolo “Bad Call” che… uhhhh ce lo racconta Wicked Wolf. Per un ripassino sulla puntata precedente, potete cliccare qui. Enjoy!
Progetto Grafico a cura di Francesca Poggi
Oh no. No, no, no, no Fenici. Così non va per niente bene!
9-1-1 Lone Star schiaccia il piede sull’acceleratore e ci trascina in un episodio doloroso, stressante, che ci fa rimpiangere i pochi momenti noiosi della serie e non solo, ci lascia con un cliffhanger che ci terrà col fiato sospeso fino alla fine di aprile.
Tutto inizia con la celebrazione per il primo anno da sobrio di TK, che ringrazia colleghi, amici e famiglia per averlo supportato in questo tortuoso percorso; purtroppo però la sua gioia per la riappacificazione dei genitori dura poco, perché il giorno seguente scopre la verità sulla paternità del bambino e osserva sua madre fare le valigie per tornare a New York.
Intanto Carlos viene messo alla prova quando un uomo che ha appena commesso una rapina gli dice di essere stato costretto: lo lascia fuggire, ma questo gli causa una sospensione e si trova indagato nientemeno che da suo padre, il Texas Ranger.
Più tardi la squadra di paramedici capitanati da Vega finisce in una falsa chiamata. Quella che doveva essere una donna in travaglio si rivela essere la banda di rapinatori che ha obbligato l’operaio quella stessa mattina: uno di loro è rimasto gravemente ferito in un’esplosione e ha urgente bisogno di cure. La situazione è drammatica, l’uomo dovrebbe chiaramente andare in un ospedale, ma sotto la minaccia delle pistole i nostri non hanno alternative se non seguire gli ordini dei suoi complici.
Durante uno spostamento TK riesce a lasciare degli indizi, ma, quando sta per far scattare un allarme antincendio, viene tramortito.
Intanto Carlos, preoccupato dal fatto che il compagno non risponde a telefonate e messaggi, va a cercarlo a casa degli Strand, dove trova Gwyn e Owen. Dopo una breve chiamata ai colleghi, il Capitano della 126 capisce che c’è qualcosa che non va e col poliziotto si dirige all’ultima posizione conosciuta dei paramedici. I due trovano le tracce lasciate da TK e, informati i Ranger, vanno in loro soccorso.
Le cose sembravano andare benissimo, fino a quando non ho visto Judd e Grace guidare sotto una pioggia torrenziale. Poi lui ha detto: “Hey, facciamo un figlio” e lì ragazzi… SBAM! Auto nel fiume, titoli di coda, ci vediamo tra un mese.
Che dire, Fenici… speriamo di esserci liberati di Gwyn una volta per tutte. Era una storyline sbagliata sotto moltissimi aspetti che in un certo senso ha quasi messo in cattiva luce personaggi altrimenti molto positivi; lei stessa, incinta dell’uomo sbagliato, che non ama (?) ne esce malissimo. E lei mi piaceva, figuriamoci!
Carlos e Tk insieme sono aria fresca, dolcissimi e perfetti. Vederli collaborare “a distanza” tramite minuscoli indizi è stato adorabile e anche i loro papà sono speciali, ma non possiamo parlare della loro bellezza senza citare la coppia che davvero tiene tra le mani i nostri poveri cuori: Grace e Judd sono precipitati in un fiume.
In un fiume con la macchina. Di notte. Durante un temporale.
Se tra un mese (un mese!) la 126 non li salverà, insisto affinché venga fatto uno spin-off 9-1-1 Sirenette sott’acqua con loro come protagonisti!
Eccovi il teaser trailer del prossimo episodio di 911 Lone Star.
