Dall’algida monarchia britannica di The Crown, passiamo al calore della Scozia. Questa settimana per la rubrica Period-mania parliamo di manz… scusate, volevo dire Outlander.

Progetto grafico a cura di Francesca
Outlander è una serie televisiva britannico-statunitense ideata da Ronald D. Moore, che ha debuttato il 9 agosto 2014 sul canale via cavo Starz e ancora in corso. Sono state trasmesse 5 stagioni per un totale di 67 episodi.
Sono già iniziate le riprese delle nuove puntate, le cui anticipazioni potete leggere qui.
È la trasposizione televisiva della serie di Outlander, il ciclo di romanzi della scrittrice Diana Gabaldon, che partecipa alla sceneggiatura di alcuni episodi.
I libri editi sono otto e la Gabaldon sta scrivendo Go Tell The Bees That I Am Gone, il nono e penultimo della saga, che si avvia al gran finale (e dove finalmente scopriremo il perché della presenza del fantasma di Jamie nella prima stagione 😂, tormentone delle fan!)
Cast
Caitriona Balfe: Claire Beauchamp.
Sam Heughan: Jamie Fraiser
Duncan Lacroix: Murtagh
Sophie Skelton: Brianna Randall
David Berry: Lord John Grey
Richard Rankin: Roger Wakefield
John Bell: Ian
César Domboy: Fergus
Laurel Lyle: Marsali
Claire Randall, una giovane infermiera, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, decide insieme al marito, lo storico Frank, di concedersi una seconda luna di miele nelle Highlands scozzesi. Arrivati a Inverness i due assistono a una tipica danza celtica per celebrare la primavera attorno a un mistico cerchio di pietre, il Craigh Na Dun. Claire, il giorno dopo, tocca uno dei megaliti e viene magicamente trasportata indietro nel tempo: nel 1743, durante uno scontro tra i ribelli locali e la Giubbe Rosse inglesi.
Qui incontrerà un autentico cattivo, ma anche il vero amore della sua vita.
Curiosità su Outlander
Frazer Hines, l’attore che nei panni dello scozzese Jamie McCrimmon in Doctor Who ispirò la Gabaldon per la sua storia, interpreta l’inglese Sir Gordon Fletcher, il direttore della Prigione di Wentworth in Scozia.
Il tema musicale di apertura di Outlander è stato creato unendo il poema di Robert Louis Stevenson Sing me a Song of a Lad that is Gone con la melodia della canzone popolare scozzese The Skye Boat Song.
Nel 2010 è stata pubblicata una graphic novel, dal titolo: “The Exile: An Outlander Graphic Novel”, che racconta delle avventure di Claire e Jamie, ma questa volta dal punto di vista di lui.
La facciata del Castello di Leoch è in realtà quella del Castello di Doune situato vicino Stirling.
La Gabaldon appare in un episodio della prima stagione a Castel Leoch.
Da amante sfegatata dei period-drama, verso i quali nutro sempre una certa benevolenza (e questa serie non fa eccezione) e rispetto ai quali forse ho una scarsa capacità di mantenermi perfettamente obiettiva, vorrei questa volta offrirvi dei punti di vista diversi e quindi ho chiesto aiuto a due amiche per sottoporre Outlander a una sorta di “processo”.
Allora ragazze questa è davvero una serie da non perdere?
Perché guardare o non guardare Outlander?
Lilian Gold: Care amanti delle serie storiche e dei viaggi nel tempo, Outlander fa proprio al caso vostro. Non vi piacerebbe vivere in un’epoca passata, nella Scozia o nell’America del diciottesimo secolo o a metà del 1900, con le conoscenze del futuro? Conoscere di prima mano le emozioni che hanno provato le persone che abbiamo conosciuto solo attraverso i libri di storia o le motivazioni che le hanno portate a compiere quelle determinate azioni?
Ci sono atmosfere e paesaggi da sogno, incontaminati.
I temi trattati (come quello della schiavitù, della violenza e delle guerre di conquista o per denaro) sono antichi, ma purtroppo sempre attuali anche se si presentano sotto altre forme.
I legami familiari e amorosi sono molto forti, sfidano le leggi del tempo e dello spazio e superano mille difficoltà. Ti commuovi o gioisci insieme a loro.
I personaggi sono ben delineati e caratterizzati, e sono “forti” (un punto di merito soprattutto per quelli femminili, cosa non scontata trovandoci nel passato!).
Altro motivo non da poco… James “Jamie” Alexander Malcolm MacKenzie Fraser alias Sam Heughan, tipico esemplare scozzese del passato e del presente! Un vero a proprio Laird che prende per mano la sua gente e la guida verso gli ideali in cui crede.
Verusca: Be’ affermazione discutibile, sono d’accordo su tutta la parte che concerne l’ambientazione, il rivivere fatti storici che hanno segnato indissolubilmente il nostro oggi, ma… non avendo letto i libri e basandomi sulla serie tv posso in tutta onestà dire che la prima stagione è stata un capolavoro, non commento sull’avvenenza fisica di Sam.
La storia in sé, ricca di pathos e di avvenimenti che hanno ridefinito il mai una gioia in maniera esponenziale, è così intensa da farti soffrire insieme ai personaggi, ho adorato la crescita dei sentimenti tra Jamie e Clare che è stata lenta, quasi naturale senza forzature, insomma davvero ben fatta, per non parlare di tutte le sofferenze patite dal nostro eroe in nome di questo sentimento.
Tutto fantastico, però… ho trovato che ci sia stato un lento deterioramento nelle stagioni successive. Ovviamente è un’opinione assolutamente personale, ma con l’andare avanti degli episodi, rimanendo invariata la bellezza dei paesaggi, gli eventi storici sullo sfondo, questo hype iniziale è andato perdendosi, fino ad arrivare all’ultima stagione, dove, con l’arrivo di Brianna e Roger, che teoricamente avrebbero dovuto ricoprire i ruoli che erano di Jamie e Claire, be’ per me è stato un grosso buco nell’acqua.
Allora amici, ora a mio avviso avete abbastanza elementi per essere incuriositi o stare alla larga da questo period, che resta per gli amanti del genere uno tra i più seguiti e discussi…
Lo guarderete? Attendete come me la prossima stagione?
Fatemi sapere!
Alla prossima!