Ben ritrovate al nostro appuntamento con la Period-mania. Oggi ci trasferiamo dalla corte di Lorenzo il Magnifico (I Medici) nel mondo fantastico e variegato di Carnival Row.
Qui il trailer.

Progetto grafico di Francesca Poggi
Scheda Tecnica
Paese: Stati Uniti d’America, 2019 – in produzione
Genere: fantastico, drammatico, noir
Stagioni: 1, 8 episodi
Durata: 50-67 min (episodio)
Lingua originale: inglese
Ideatore: René Echevarria, Travis Beacham
Musiche: Nathan Barr
Scenografia: Beatrice Brentnerova, Jiri Macke
Effetti speciali: Roman Holub, Miroslav Precechtel, Jan Rejnus, Jirí Vojtech
Produttore: Orlando Bloom, Alex Shevchenko, Gideon Amir
Casa di produzione: Siesta Productions, Legendary Television, Amazon Studios
Distribuzione originale: Prime Video- 30 agosto 2019
Cast
Orlando Bloom: Rycroft Philostrate
Cara Delevingne: Vignette Stonemoss
Simon McBurney: Runyan Millworthy
Tamzin Merchant: Imogen Spurnrose
David Gyasi: Agreus Astrayton
Andrew Gower: Ezra Spurnrose
Karla Crome: Tourmaline Larou
Trama
In un mondo vittoriano in cui la guerra ha costretto le creature magiche di Tirnanoc a emigrare e cercare rifugio nella città umana di Burgue, facciamo la conoscenza di Rycroft “Philo” Philostrate (Orlando Bloom) e Vignette Stonemoss (Cara Delevingne). Lui è un umano, un ispettore di polizia che ha a cuore le condizioni dei fae (cioè le fate e le altre creature magiche come coboldi e fauni), costretti a vivere ai margini della società nel quartiere di Carnival Row e vittime di pregiudizi e ingiustizie sociali.
Lei invece è una fata che fugge da Tirnanoc e, dopo essere sopravvissuta a un naufragio, finisce a Burgue, dove è costretta a lavorare come servitrice presso la ricca famiglia Spurnrose. Philo e Vignette in realtà hanno un passato in comune: si sono conosciuti e innamorati durante la guerra, prima di una tragica separazione. Lei è convinta che lui sia morto, ma lo ritroverà mentre Phil indaga su un caso di omicidi seriali a Carnival Row. (Fonte: Sorrisi.com)
Curiosità e location
Carnival Row doveva essere un film prima che Amazon scegliesse di farne una serie. Inizialmente doveva esserci il regista premio Oscar Guillermo Del Toro a co-scrivere la sceneggiatura, ma a causa di altri impegni ha dovuto rinunciare al progetto.
Il mondo descritto nella serie è ispirato alla mitologia celtica, per esempio il nome del regno delle fate si ispira a una parola gaelica che significa Paradiso.
Le fate hanno le ali, ma non sono magiche.
I Nomi dei protagonisti sono stati scelti da Travis Beacham ispirandosi a Shakeaspere e Dickens.
C’è stata molta cura nella scelta dei costumi che rispecchiano le personalità dei protagonisti e i cui colori mutano con il mutare delle loro caratteristiche.
Le riprese della prima stagione sono durate 180 giorni e si sono svolte a Praga, in inverno, dove spesso le temperature erano sotto lo zero.
Di Praga, nelle varie puntate di Carnival Row, si riconoscono il castello che domina la città e che accoglie al suo interno la Cattedrale in stile gotico di San Vito e le stradine della Città Vecchia.
Le riprese della seconda stagione, che secondo rumors insistenti dovrebbe arrivare in autunno, sono terminate e sono state realizzate in Croazia, per la precisione a Dubrovnik, set di Approdo del Re de Il Trono di Spade.
Considerazioni
Il mondo di Carnival Row ci racconta della convivenza tra gli umani e il popolo fatato. Per secoli infatti i fae hanno vissuto in pace in una terra chiamata Tirnanoc, finchè gli umani non sono andati a sfruttare e devastare le loro terre e li hanno costretti a rifugiarsi a Burgue.
Qui vivono in povertà, svolgono lavori umili per sopravvivere, sono reietti ed emarginati in una società che ha paura di loro.
Ebbene sì, l’ideatore di questa affascinante serie utilizza il mondo di Carnival Row e l’ambientazione fantasy per affrontare temi fin troppo reali quali il razzismo, le differenze di classe, le ingiustizie sociali e lo status dei rifugiati.
In questa cornice, con tratti steampunk, viviamo anche l’affascinante storia d’amore tra Philo e Vignette, con le belle interpretazioni di Orlando Bloom e Cara Delevingne e le storyline parallele di uno stuolo, forse troppo nutrito di personaggi secondari, le cui vicende speriamo di vedere meglio sviluppate nella seconda stagione.
Una bella serie, a volte un po’ lenta, ma gradevole e con apprezzabili fotografia, scenografia e costumi.
Qui potete trovare le recensioni puntata per puntata della serie.
Alla prossima!