Per la nostra consueta Period-mania, dopo la fascinosa e a tratti inquietante Penny Dreadful torniamo al Period-Drama tradizionale e vi presentiamo Belgravia, serie del 2020 tratta dal libro di Julian Fellowes, ideatore di Downton Abbey. Qui il trailer.
Ideatore: Julian Fellowes
Genere: Miniserie TV
Anno: 2020
Paese: Gran Bretagna
Episodi. 6 da 45 minuti
Prodotta da Carnival Films
Trasmessa da ITV (UK) /Epix (U.S.)
Data Uscita: 15 Marzo 2020
Cast
Philip Glenister è James Trenchard, Tamsin Greig è Anne Trenchard, Emily Reid è Sophia Trenchard, Jeremy Neumark Jones è Lord Edmund Bellasis, Nicholas Rowe è il Duca di Wellington, Harriet Walter è Caroline, Contessa di Brockenhurst, Adam James è John Bellasis, Ella Purnell è Lady Maria Grey.
La storia inizia la notte del 15 giugno 1815 a Bruxelles, dove i più alti rappresentanti della società inglese si ritrovano, nonostante si stia svolgendo la battaglia per fermare l’avanzata di Napoleone, a una festa organizzata dalla Duchessa di Richmond.
A questa serata sono stati invitati inaspettatamente anche James Trechard, la moglie Anne e la figlia Sophia, lui è un noto commerciante arricchito ma di umili origini e la figlia è riuscita a ottenere l’invito grazie alla relazione che ha con Lord Edmund Bellasis, futuro Duca.
James è un sognatore, brama di essere accettato dall’alta società e sembra essere molto sensibile alle richieste della figlia, che adora e che è completamente invaghita di Bellasis. Entrambi convincono la scettica signora Trechard e i tre si recano alla festa. Qui vediamo chiaramente che non vengono certo considerati dei pari, specie dalla Contessa che è la zia di Bellasis. Quella però non è una serata qualsiasi, è la vigilia della sanguinosa battaglia di Waterloo. Tutti gli ufficiali sono costretti ad andare in battaglia, ma mentre Trechard torna incolume, Edmund muore, gettando Sophia nella disperazione.
Ventisei anni dopo siamo a Belgravia, un nuovo quartiere di Londra in cui l’aristocrazia si trova ad abitare a stretto contatto con i nuovi ricchi e che Trechard ha contribuito a costruire.
Ritroviamo Anne, ancora una volta, invitata in un ambiente che non sembra consono alle sue condizioni sociali, in particolare a un tè pomeridiano, durante il quale si incontra prima con l’anziana duchessa di Richmond e poi con Caroline, Contessa di Brockenhurst e madre di Edmund. Attraverso quest’ultimo dialogo e una serie di drammatici flashback, scopriamo che Bellasis ha ingannato Sophia facendole credere di averla sposata e che la ragazza ha scoperto di essere incinta e ha dato alla luce l’unico erede dei Conti, pagando con la sua vita.
Intanto la spigliata Maria Grey, nobile ma povera, viene promessa in sposa allo spocchioso nipote dei Conti, loro erede.
Curiosità e Location
La serie è una co-produzione tra la rete britannica ITV e quella americana via cavo Epix e si basa sul romanzo omonimo del 2006 scritto da Julian Fellowes, papà di Downton Abbey, e autore anche di questo adattamento.
Sono stati suoi collaboratori in questa produzione, come in Downton, Gareth Neame e Nigel Marchant.
Il romanzo è stato pubblicato per la prima volta a puntate, una pratica vittoriana molto popolare, con il Prologo e dieci capitoli settimanali, ognuno dei quali termina con un cliffhanger.
Il titolo si riferisce all’omonimo, elegante quartiere nel centro di Londra, che a sua volta prende il nome da uno dei titoli del Duca di Westminster, Visconte di Belgravia, dal paese di Belgrave, nello Cheshire, una terra a lui appartenente.
La storia è inventata ma alcuni dei personaggi presenti sono esistiti, per esempio Arthur Wellesley, il duca di Wellington e Sir William Ponsonby.
L’adattamento è stato girato in gran parte a Edimburgo, prevalentemente nella New Town, mentre gli interni sono stati girati a Basildon Park, nel Berkshire, nella Ham House a Londra e nella Quarry Bank Mill a Styal, nel Cheshire, una delle fabbriche tessili meglio conservate della rivoluzione industriale.
Ho guardato Belgravia con tantissime aspettative e l’ho recensito puntata per puntata qui insieme alla mia amica Dany.
Downton Abbey è nella top 5 delle mie serie preferite quindi ero molto curiosa.
Dopo un pilot molto promettente c’è stata invece un’alternanza tra momenti più interessanti e fasi lente e un po’ noiose.
Ciò nonostante le storie, le ambientazioni, i costumi e le prestazioni attoriali dei personaggi “anziani”, nonché il finale, la rendono piacevole da guardare.
Per fortuna le storyline si concludono tutte e, nonostante qualcuno ne avesse invocato una seconda stagione, credo non ci sia veramente altro da aggiungere.
Un pregio di Belgravia è che sono stati ben resi la dicotomia tra i nobili e gli arricchiti e il ruolo della servitù, sempre pronta ad allearsi o parteggiare per qualcuno dei loro datori di lavoro, come in Downton, della quale però non raggiunge neanche lontanamente i fasti.
I miei personaggi preferiti sono Anne e la contessa ma ho simpatizzato anche con Oliver e Susan, sebbene quest’ultima non sia proprio uno stinco di Santa… ma non mi sono ahimè piaciuti i due protagonisti della storia d’amore, troppo attiva lei, troppo passivo lui. Non so se nel libro la figura di Charles sia meglio tratteggiata, qui è piuttosto moscio come personaggio, non mi sono affatto affezionata a lui, peccato!
Alla prossima!