GENERE: Drammatico – sentimentale
ANNO: 2010
REGIA: Allen Coulter
SCENEGGIATURA: Will Fetters
FOTOGRAFIA: Jonathan Freeman
MONTAGGIO: Andrew Mondshein
SCENOGRAFIA: Scott P. Murphy
COSTUMI: Susan Lyall
PRODUZIONE: Eagle Pictures
PAESE: USA
DURATA: 113 min
Robert Pattinson: Tyler Hawkins
Emilie de Ravin: Ally Craig
Pierce Brosnan: Charles Hawkins
Chris Cooper: Neil Craig
Lena Olin: Diane Hirsch
Ruby Jerins: Caroline Hawkins
Gregory Jbara: Les
Tate Ellington: Aidan
Martha Plimpton: Helen Craig
Caitlin Page Rund: Ally Craig bambina
Tyler è un giovane ribelle di New York che ha un difficile legame con suo padre sin da quando la morte del fratello ha distrutto l’intera famiglia. Tyler pensava che nessuno potesse capire la sua situazione, finché non incontra Ally, orfana di madre, grazie a uno strano scherzo del… destino. L’amore era l’ultima cosa che sarebbe passata per la sua testa, ma non appena lo spirito di lei inizia a curare le sue ferite e a ispirarlo, comincia a innamorarsi. Attraverso il loro amore, Tyler scoprirà la felicità e il significato della propria vita. Presto, tuttavia, verranno rivelati alcuni segreti, e le circostanze che li avevano fatti incontrare lentamente li allontaneranno…
Devo ammettere, che nonostante i miei pregiudizi verso Pattinson, in questo film l’ho trovato abbastanza credibile. La sua aria da bello e dannato lo ha aiutato molto, anche se scollarsi da addosso il ruolo di Edward non è semplice.
Tyler è il classico ribelle sempre in conflitto con il padre ma la causa principale è la sua anima distrutta dalla morte del fratello, da allora tiene un diario, una sorta di sfogo e di dialogo con lui. “Le nostre impronte non sbiadiscono dalle vite che tocchiamo…” .
Ha però anche una sorellina, che non se la passa benissimo visto che è stata presa di mira dalle compagne di scuola per il suo essere molto introversa ed avere momenti di completa assenza. Lui la protegge come può.
La vita scorre nella solita routine fino all’incontro non del tutto causale con Ally, ovvero Emilie de Ravin, la nostra ex mamma naufraga in Lost; anche per lei, staccarsi dal personaggio di una serie così importante non è cosa da poco, ma a me piace molto la sua espressività.
Lei porta il peso di aver assistito all’uccisione della madre ed è in continua lotta con il padre poliziotto super apprensivo.
Ed è proprio il padre di Ally che arresta Tyler dopo una rissa, questa sarà la leva che lo spingerà ad iniziare una relazione con lei… la vendetta.
I due iniziano a frequentarsi e, man mano che la conosce, Tyler scopre di essersi innamorato di lei, ma niente è così facile… la verità prima o poi viene a galla! L’amore sarà più forte?
Con il procedere del film Tyler scopre, inoltre, che il padre in realtà lo ama molto e che anche lui soffre. Tutto parrebbe risolversi, la felicità è dietro l’angolo ma oggi è l’11 settembre…. Non c’è happy ending per il caro Tyler.
Sono onesta, sono rimasta piuttosto basita da questo finale… tutto quello che via via si è costruito durante quasi due ore di film viene spazzato via in un secondo… come le vite di chi era presente quel giorno.
Non ho ancora capito se mi infastidisce o meno vedere strumentalizzata la tragedia delle Torri Gemelle in film e documentari… ma a parte questo mi è veramente piaciuto, forse a tratti un po’ lento e non di facile comprensione, ma nel complesso un buon film.
Consiglio di guardarlo a chi non crede nel riscatto degli attori di Twilight, penso che Pattinson sia l’unico ad esserci riuscito.
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