Care Fenici, oggi vi presentiamo Delia Deliu, che con i suoi libri sarà presente a Milano il 29 giugno 2019 al Festival del Romance Italiano… buona lettura!
Chi è Delia Deliu? Ebbene, direi che dipende a chi rivolgi questa domanda.
«La mia Mà è nata solo per lavorare» direbbe questo mia figlia e ha ragione; ho vissuto la maggior parte della mia vita facendo l’infermiera. A proposito, l’adoro quando mi chiama Mà.
«Una spugna che assorbe il dolore degli altri.» Mio figlio mi ha vista sempre così, chissà perché?
«Una donna che ama leggere» scommetto che la mia insegnante di romeno mi avrebbe descritto con queste parole.
«Un brutto carattere ma alla fine un brav’uomo.» La mia paziente Giacomina, per via dei miei capelli corti, mi chiama Giorgio; è adorabile questa nonnina.
«Una stronza all’ennesima potenza» è la definizione del mio ex marito quando parla di me. Direi che meglio stronza che stupida, ho almeno un vantaggio: alla stronzaggine posso rinunciare quando voglio.
«Una cantastorie che scrive romanzi con finali urticanti ma speranzosi.» La mia amica e collega scrittrice Isabel Del Greco mi ha definito così.
«Una donna folle, nel labirinto della sua mente ti perdi sicuramente. Io ho il gomitolo rosso di Arianna, il mio amore per lei» Bravo, bravo! Questo è Gianluigi, l’uomo che amo da impazzire.
Sono una specie di diavolo e acqua santa, ho momenti di dolcezza ma anche di forte rabbia. Potrei passare giorni interi vicino a chi ha bisogno di me, come mandare a quel paese, in due secondi, chi mi offende. Forte come l’acciaio e alle volte fragile come un bicchiere di cristallo, sono semplicemente una donna.
Delia Deliu è lo pseudonimo che la scrittrice ha scelto come omaggio alle sue origini. Nata nel 1968, in una piccola città della Romania, si laurea nelle scienze infermieristiche, un lavoro che nel 2004 la porta in Italia.
Chi è Delia Deliu? Una donna folle, nel labirinto della sua mente ti perdi, amante dei libri, della psicologia, del linguaggio del corpo. Suona la chitarra, le piace cucinare anche se ultimamente lo fa poco, è innamorata della lingerie sexy tramite quale svela la sua sensualità. Adora i due figli e l’uomo che le sta accanto, i pochi amici che apprezzano le sue pazzie, il suo lavoro, gli animali; la sua casa è un mini-zoo.
Pubblica da sola il romanzo d’esordio, Il grido del cigno nero, acquistabile su Amazon, che ottiene un premio al concorso Medusa Aurea nel 2016. Debutta, con Eroscultura, nel 2017 nella narrativa erotica con Stupide scommesse, un romanzo che mescola amore, sesso e incoscienza giovanile. Con la Brè Edizioni ha pubblicato ad agosto del 2018 il romanzo Meno due, una storia di vita e di morte, ma soprattutto di amore per la vita.
MENO DUE
E se un giorno ti accorgessi che tutto ciò che possiedi vale meno di una manciata di polvere nel vento? È questo l’inquietante interrogativo con il quale deve fare i conti Max Castellani, un chirurgo affermato, libero da vincoli sentimentali e appassionato di pittura. Un’inaspettata notizia fa crollare di colpo la certezza su cui ha fondato la propria vita, obbligandolo a fare i conti con il dolore della perdita, perciò decide di mollare tutto e trascorrere il suo tempo facendo quello che ha sempre sognato al di fuori della professione: dipingere. Si rifugia in Alto Adige con tela, pennelli e un pensiero persistente che lo tormenta.
Nell’incantevole Val Senales, sotto la Cima dell’Ortles, Max conoscerà un’umanità diversa da quella che ha sempre frequentato: il premuroso Mario, il simpatico Michael, la provocante Elizabeth, donna priva di scrupoli, un enorme cane che curiosamente porta il suo stesso nome, e la sua bizzarra padrona Greta. E, forse, non tutto è perduto per Max perché il suo destino ha in serbo un amore, difficile e ostinato, come lo sono spesso gli incontri straordinari al crocicchio dell’esistenza. La diafana Greta e il suo inseparabile cane bernese sapranno portare speranza nei giorni di Max, seppur l’ingovernabile forza che li attrae sarà contrastata da paure passate, richiedendo a entrambi il coraggio di superare le prove del presente. Una toccante storia dove protagonista è l’amore, con tutte le sue sfumature. Un inno all’amicizia e alle emozioni che tutti vogliamo e possiamo vivere. Cosa sarebbe la vita senza tutto ciò? Semplicemente non sarebbe vita.
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STUPIDE SCOMMESSE
Davide Dama è un diciottenne che fa una scommessa con gli amici per dimostrare la sua capacità di seduzione, quindi vuole portarsi a letto Maria, una bella trentenne ubriaca, conosciuta in un bar. Quello che doveva essere il semplice divertimento di una notte, si trasforma nell’ossessione della sua vita e per anni lui continua a fare il cinico seduttore alla ricerca della donna senza un cognome che non riesce più a rintracciare.
Il destino fa conoscere al protagonista, nel frattempo diventato un avvocato famoso, Daria Conti, una giovane innamorata dello stile gotico. Lei ha tutto quello che lui desidera in una donna: è sensuale, affascinate, misteriosa, scaltra, sicura di sé. Ogni volta che la incontra, la giovane dark riesce a mandargli in tilt il cervello con la sua passione e la sua spudoratezza. Il cinico seduttore, nonostante le molte donne che frequenta, capisce che l’amore non è una bugia che i poeti hanno inventato e che alla fine nella vita tutto torna, il bene e il male che consapevolmente facciamo agli altri e che ci viene addosso come un boomerang. Quello che colpirà Davide sarà durissimo e assai doloroso. Perché la vita talvolta è sorprendente e non tutte le sorprese sono piacevoli. Come diceva Zig Ziglar: “La vita è un’eco. Quello che invii, torna indietro. Quello che semini, raccogli. Quello che dai, ottieni. Quello che vedi negli altri esiste in te.” ADATTO A UN PUBBLICO ADULTO.
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