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Doppia recensione: “Ricordi rubati – Un cuore non basta” di Lexi Ryan

Trama

Un giorno apri gli occhi e, con stupore, scopri che la tua vita è perfetta: sei bella come non mai, hai da poco inaugurato una pasticceria di successo e al tuo dito brilla l’anello dell’uomo dei tuoi sogni. L’unico dettaglio stonato in questo scenario da favola è che non hai la più pallida idea di come tu sia arrivata fin lì… È quello che capita ad Hanna: dopo un oscuro incidente si risveglia in ospedale con il corpo coperto di lividi e la mente invasa dai dubbi. Cosa è accaduto nei lunghi mesi cancellati dalla sua memoria? Davvero Max è l’uomo giusto per lei? E soprattutto, chi è il tipo sexy e misterioso che una notte si è infilato nel suo letto scatenando in lei una passione irrefrenabile? Mentre le poche certezze di Hanna vacillano, la storia del suo ultimo anno di vita si rivela di ora in ora più intricata e far combaciare i pezzi del puzzle sembra un’impresa impossibile. Desiderio, mistero, amicizia e segreti si intrecciano in Ricordi rubati, la prima puntata di una serie appassionata e travolgente, acclamata dalle lettrici americane.

Recensione

Il libro è classificato tra i New Adult ma per le caratteristiche ha molto anche dei suspense. La protagonista, Hanna, perde la memoria del suo ultimo anno di vita. Si risveglia in ospedale dopo un trauma cranico, la cui causa non sarà mai chiarita ai lettori, scoprendo di essere proprietaria di una pasticceria, di aver fatto una cura dimagrante drastica e di essere fidanzata e futura sposa di Max, il suo amore impossibile. Tornata a casa trova nel suo letto un altro uomo, Nate, rockstar seducente, che pare avere molta dimestichezza con il suo corpo e il suo cuore. Cosa diavolo è successo in questo anno che Hanna ha cancellato? Quale dei due uomini ha un vero ruolo nella sua vita? Ma la sua è una doppia vita? Il suo dimagrimento più che a una dieta ferrea assomiglia ad un vero e proprio disturbo alimentare e la sua caduta è stata casuale o procurata? I suoi lividi assomigliano troppo a tracce di violenza più che a una banale caduta. Questi interrogativi tengono i lettori sul filo del rasoio costringendoli a una lettura senza interruzioni, tanti sono i dubbi che li assalgono. I tre protagonisti avrebbero potuto però essere un po’ più approfonditi, visti i temi trattati. Hanna è vittima di anoressia e depressione e questo avrebbe potuto aprire le porte a molte più introspezioni. Max appare come l’uomo perfetto ma lo è davvero? La nostra autrice pur avendo instillato il seme del dubbio non scava più di tanto nell’animo di quest’uomo che deve affrontare situazioni difficilissime, o che forse le ha provocate?  Nate poi pare un personaggio un po’ troppo stereotipato: il classico rocker bad boy, che avrebbe potuto dare e dire molto di più. Forse le 200 pagine del libro sono state troppo poche per non lasciare dei dubbi, primo tra tutti chi sceglierà Hanna, la ragione di Max o l’istinto di Nate? Aspettiamo il secondo volume sapendo già che la storia non finirà se non con il terzo libro, ma la sete e la voglia di saperne di più è fortissima.

Recensione a cura di:

Madau

Editing a cura di:

Elettra

Recensione

Non saprei spiegare cosa mi abbia spinto a leggere questo libro, forse la cover, un bel fustaccio con chitarra fa sempre colpo, tanto più se è tatuato, oppure la sinossi molto accattivate, fatto sta che ho deciso di acquistarlo e mi complimento con me stessa per l’ottima scelta (sono modesta, lo so!). La protagonista, Hanna, è una giovane e avvenente donna, appena laureata, che ha aperto una pasticceria rivelatasi subito piuttosto fiorente, fidanzata con Max, bellissimo personal trainer dal fisico statuario, suo grande amore fin dai tempi del college… peccato che non sia questo ciò lei che ricordi. A seguito di una brutta caduta Hanna si risveglia in ospedale, vittima di un’amnesia che le ha cancellato dalla memoria l’ultimo anno della sua vita, infatti i suoi ricordi sono fermi a una sera di settembre, quando ancora era una studentessa e una ragazza goffa e cicciona anche se, come dice Hanna, “ci sono regole non scritte in un gruppo di amiche che comprende un soggetto in carne, e la prima è non usare mai la parola che inizia per C”, innamorata persa di Max, che non la filava neanche lontanamente. Un anno di vita completamente cancellato e non un anno qualsiasi, ma quello della svolta, dei cambiamenti epocali, tra cui il primo, quello più evidente l’essere dimagrita:

“…distendo le gambe…sono lunghe. Di certo non sono diventata più alta, ma sono talmente dimagrita che mi sembrano più lunghe… Mi tocco il ventre e rimango senza fiato. Questa non sono io! Non sono mai stata così magra… Ho la vita sottile per la prima volta in vita mia…”

Il secondo cambiamento, di cui lei non si ricorda affatto, è Max, vecchio amico e compagno di college, ora proprietario di una palestra e suo fidanzato in procinto di sposarla. Nell’equazione però entra un’incognita: Nate, tipo sexy e misterioso, famoso musicista, con cui sembra che Hanna abbia una relazione bollente, di cui non ha minimamente ricordo, ma che scatena in lei emozioni intense. Molti sono i misteri che circondano quest’anno di vita andato perso, ma, pian piano, i pezzi del puzzle che sembra impossibile riuscire a ricostruire, cominciano a combaciare. Hanna è un personaggio dolce, con i dubbi, le paure, le angosce che possono essere quelle di una ragazza qualsiasi, oppressa dai modelli di bellezza diffusi nella società odierna, tanto che arriverà anche a rasentare l’anoressia. E’ un personaggio vero, reale non artefatto, costretto a compiere un viaggio alla riscoperta di se stessa. Altrettanto veri sono i due personaggi maschili, entrambi ben caratterizzati  dei quali, anche se Max si presenta come il più dolce e premuroso dei due, la mia preferenza va a Nate, all’apparenza più duro, ma a mio parere, molto più sincero. Un discorso a parte merita un personaggio secondario, ma che mi ha molto colpito: la madre di Hanna. Mi domando come una mamma, la cui figlia ha subito un incidente in cui ha perso la memoria, possa essere così superficiale ed egoista, tanto da non curarsi minimamente di lei, da non starle vicino cercando di tranquillizzarla, ma che anzi, si preoccupa solo che Hanna non ingrassi nuovamente ed è presa unicamente dall’organizzazione delle nozze. Ma che razza di madre è? Concludo qui e, se non si fosse capito, vi consiglio assolutamente di leggere questo romanzo, personalmente non vedo l’ora di poter approdare al secondo e al terzo volume della serie, spero solo di non dover aspettare molto!

Recensione a cura di:

Mirtilla66

Editing a cura di:

LadyLightmoon

Sensualità per entrambe le recensioni:

Fiamme Sensualità hot

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Veronica.Lady Shanna

Admin Founder Romanticamente Fantasy Sito. Mi piace leggere e grazie a quest'amore ho conosciuto tante splendide persone. Adoro quasi tutti i generi di libri... e anche per quelli che non sono i miei preferiti di solito tendo a non giudicarli prima di averli letti questo per avere una mia opinione personale e non lasciarmi influenzare da quanto sento in giro come commenti e recensioni. Infatti, tendo a prendere quest'ultimi come linee guida non come verità assolute...

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