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Alaia e Gallo

 

 

Buongiorno Fenici, eccomi qui a intraprendere una nuova avventura e parlarvi di musica. Non sono un’esperta, solo una tipa con gusti eclettici, al limite della schizofrenia.

 L’idea è quella di proporvi, man mano, realtà più o meno conosciute (più meno che più) della musica italiana, di ieri e di oggi, dove per “musica italiana” intendo anche non solo nella nostra lingua, ma anche lavori di artisti nostrani più conosciuti all’estero. 

È il caso di questo duo, Alaia e Gallo che, se come me non frequentate le discoteche, difficilmente conoscerete. Paradossalmente per quanto i miei gusti siano vari non ho mai avuto un gran rapporto con la House Music, quelle poche volte che in gioventù sono andata in discoteca preferivo, in primis, locali alternativi che avevano una programmazione rock, altrimenti optavo per la commerciale, assai raramente in caso di “pazzia” la tecno.

La House coi suoi ritmi ipnotici aveva invece su di me immancabilmente un effetto soporifero, malgrado abbia ripetutamente provato ad avvicinarla. Tutto questo fino a qualche giorno fa, quando, grazie a un GDR, ho conosciuto casualmente un ragazzo che si è presentato come un dj; lì per lì ho lasciato perdere, sai quanti amici che si divertono a mettere musica nei locali di provincia conosco? Poi chiacchierando, è saltato fuori che insieme a un amico fa House Music. Ho subito storto il naso, ma poi ho scoperto che online è pieno delle loro produzioni e dei loro remix e per curiosità ho ascoltato: – Oh, ma  guarda, son proprio bravi, continua a non essere il mio genere, ma tanto di cappello – Quando poi ho assistito a un loro dj set in live streaming, mi sono convinta che una serata in discoteca con loro alla consolle sarebbe tutto fuorché soporifera. È a questo punto che mi è venuto in mente  di iniziare questa nuova avventura proprio parlando di loro e l’ ho proposto ad Alaia che, senza nemmeno pensarci, mi ha dato subito l’ok e la massima disponibilità a spiegarmi le cose che una neofita come me non poteva sapere.

Lui e Gallo mi hanno rilasciato un’intervista proprio per Romanticamente Fantasy che troverete più sotto.  A dir la verità, su una cosa hanno lasciato il mistero: quando ho provato a chiedere  loro l’età, per inserirla nella biografia, ho ricevuto in risposta solo una grassa risata.

È iniziato così un ascolto più approfondito dei loro relase e un brano mi ha colpito: Trippin, dove delle bellissime voci calde dal sapore gospel cantano sui ritmi House, rendendo assai interessante l’ascolto. Si tratta di una cover del brano I’ts love (Trippin) di Jill Scott, realizzata in collaborazione con le Dames Brown, trio R’&B’ del Michigan composto da Teresa Marbury, LaRae Starr, Athena Johnson.

L’idea è nata dalla Defected, etichetta che attualmente produce entrambe le formazioni, e ciò che ne è venuto fuori è realmente interessante. Le voci del trio si fondono perfettamente all’arrangiamento  House di Alaia e Gallo, con i ritmi ipnotici tipici del genere e i suoi suoni “scuri”,  dando una nuova veste a un pezzo che per altro ha già conosciuto diverse versioni .  Ne risulta un brano più notturno, i loop vocali e le atmosfere dense di riverbero lo rendono quasi onirico, nonché sexy, è facile immaginarlo come colonna sonora di attimi  piccanti.

 

 

They say I’m crazy

The way you got me open baby

Oh

They say I’m buggin’

The way I’m top sweatin’ your lovin’

Oh

They all sit and wonder why

This feelin’ I can not hide

It ain’t a question o’ pride

Oh

It’s love

Oh

It’s love

They say I’m trippin’

The way you got my whole life flippin’

Oh

They say I’m losin’ it

Just can’t seem to keep my grip baby

Oh

We all cry when we feel pain

When love is gone we’re not the same

It ain’t a question of brains

Oh

It’s love

Oh

It’s love

Oh

It’s love

Oh

It’s love

Love, love, love, love, love, love

Love, love, love, love, love, love

Love, love, love, love, love, love

Love, love, love, love, love, love

They all sit and wonder why

This feeling I can not hide

It ain’t a question, o’ pride

Badabadooby doo doo pa

It’s love

Badabadooby doo doo pa

It’s love

Love, love, love, love, love, love (say what?)

Love, love, love, love, love, love (say what?)

Love, love, love, love, love, love (say what?)

Love, love, love, love, love, love (say)

Do you want it on your collard greens?

Do you want it on your candy sweets?

Do you want it on your pickled beets?

Give it to me, give it to me, give me

Do you want it on your rice and gravy?

Do you want it on your biscuits baby?

Do you want it on your black eyed peas?

Give it to me, give it to me, give it

Oh

It’s love, yeah

Oh

It’s love

Do you want it on your collard greens?

Do you want it in your candy sweets?

Do you want it in ya? Do you want it in ya?

Do you gimme da get gimme, get get get

Do you want it on your biscuits baby?

Do you want it on your rice and gravy?

Do you want it in your black eyed peas?

Come on give it, give it, give it, give it to me

Love, love, love, love, love, love

Love, love, love, love, love, love

Love, love, love, love, love, love

Love, love, love, love, love, love

(Oh oh oh oh oh)

Give it, give it, give it, give it

Do you want it on your collard greens?

Do you want it on your candy sweets?

Do you want it, do you, do you do you want it?

Give it, give it, give it, give it

Do you want it on your rice and gravy?

Do you want it on your black eyed peas?

Do you want it on your sweets baby?

Give it up, give it up, give it up, give it to me

Give me that love

Give me that love

Give me

Give it to me, give it to me, give it

Give it to me, give it to me, give it

Give it to me, give it to me, give me

Give it to me, give it to me, give me

Give me that love

say what? (Give it to me, give it to me, give it)

say what? (Give it to me, give it to me, give it)

Give it to me, give it to me, give it

Love, love, love, love, love, love, love

Love, love, love love, love, love, love

Love, love, love, love, love, love, love

Give it to me, give it to me, give it to me

Love, love, love, love, love, love (sweet)

Love, love, love, love, love, love

Love, love, love, love, love, love

Love, love, love, love, love, love

Fonte: LyricFind

Biografia

Alaia e Gallo

Duo campano composto da Elio Alaia e Aurelio Gallo, a unirli, oltre alla House Music che producono insieme, la passione per il Napoli SSC, che appena possono vanno a vedere allo stadio. Conosciutisi nell’area underground campana nel 2012, decidono di collaborare e fare musica insieme. Proprio in quell’anno esce il loro brano Sole e Vento, il ritornello è cantato in italiano,  i ritmi House si fondono a sonorità latine, e molte radio nazionali decidono di inserirla nella loro programmazione.

Nel 2013 la svolta: con il brano Beat of the drum salgono in vetta alla Beatport House chart (per chi non lo sapesse è il portale di musica elettronica più importante al mondo) e si apre per loro la scena mondiale.

Da qui in poi hanno attratto l’interesse di varie etichette internazionali assai conosciute nella scena underground che hanno pubblicato le loro produzioni, per citarne solo alcune: Armada, Glasgow Underground,  Defected . Nel 2016 esce sotto l’etichetta storica Soul Heaven il singolo Who Is he, che segna un  nuovo step nella loro ascesa nella scena House, attirando su di loro l’attenzione di vari “addetti  ai lavori”.

Altro momento importante nella loro carriera la produzione nel 2018 del Remix The day di Bobby D’Ambrosio e Michelle Weeks. Pubblicato dalla Guesthouse  music, viene suonato praticamente ovunque e apre loro le porte della Defected, rapporto  che è in atto tuttora.

Innumerevoli le collaborazioni e gli attestati di stima di star come per esempio: Bob Sinclar, Roger Sanchez, Claptone e molti altri, anche perché man mano che la produzione del duo aumenta, anche le featuring si fanno via via più numerose.

I due Dj definiscono il loro sound “Feel-good”, ovvero in grado di generare sensazioni positive in qualsiasi contesto.

 Nelle loro produzioni e nei loro dj set troviamo l’house music nella sua accezione più ampia, spaziando da sonorità elettroniche ad altre più calde.

Quest’anno (2020) sono usciti con I will pray e alcuni remix di pietre  miliari dell’house: He Is the Joy di Donna Allen e So much Joy di Ann Nesby, e sono attualmente in studio lavorando su 4 nuovi singoli e due remix, in uscita prossimamente.

 

Per la loro discografia vi consiglio di cercare in rete, perché è molto ampia e soprattutto in continua evoluzione.

 

 

Ed ecco a voi l’intervista che ci hanno concesso.

Buongiorno ragazzi! Iniziamo con una vostra autopresentazione! Soprattutto per quei lettori che non vi conoscono e si approcciano al vostro genere.

Ciao a tutti, siamo Elio e Aurelio, duo partenopeo di dj-producers di musica house meglio noti come Alaia & Gallo. È un piacere essere qui con voi.

  • Quando è nata la vostra passione per la house?

Fondamentalmente da sempre. Siamo entrambi amanti della musica elettronica anni 80 e delle sonorità disco/funk/soul 70 e, volendo, la musica house è un’evoluzione e una fusione di questi generi.

  • Come vi siete conosciuti e come è nata la vostra collaborazione?

Ai nostri inizi curavamo entrambi, ciascuno per proprio conto, dei programmi di musica house mixata per una radio locale e ognuno di noi nutriva stima e ammirazione per le selezioni altrui. Dopo esserci persi di vista, un giorno ci siamo incontrati quasi per caso e, tra una chiacchiera e l’altra, ci siamo detti: “perché non uniamo le forze e cerchiamo di produrre qualcosa di buono anche noi?”. Ed eccoci qui!

  • Quale è il vostro brano più significativo per voi?

Gallo: per me Who Is He?: pur essendo già abbastanza conosciuti, è stato il disco che ci ha fatto fare il cosiddetto “step successivo” e avere la stima di addetti ai lavori che prima ci guardavano un po’ dall’alto in basso.

Alaia: per me il nostro remix di The Day di Bobby D’Ambrosio e Michelle Weeks (due leggende dell’housemusic). Il disco è stato suonato praticamente dovunque in giro per il mondo, ma, soprattutto, ci ha aperto le porte con la Defected che è una delle etichette discografiche più importanti del nostro circuito musicale.

  • Come nasce la vostra ispirazione?

Quasi tutti i nostri dischi nascono da campionamenti della musica del passato. Spesso rubiamo otto battute da un disco e le rielaboriamo in maniera molto creativa e partiamo da lì per costruire il tutto. A volte capita anche che il frammento di partenza viene rimosso, perché il brano si è evoluto talmente tanto che non ne ha più bisogno!

  • C’è un dj a cui vi ispirate?

Gallo: a me piacciono molto i classici dell’housemusic come Todd Terry e Roger Sanchez… nonostante gli anni, continuano a mantenere una grande carica in consolle e i loro dj set sono pieni di energia!

Alaia: come dj adoro Jamie Jones ed i Martinez Brothers… il loro groove è fantastico. E mi piace molto anche The Black Madonna: i suoi dj set sono sempre così vari… non sai mai cosa aspettarti!

  • Vi piacciono altri generi musicali? Cosa ascoltate quando non siete in consolle?

Gallo: certo. A me piace molto la scena elettronica anni ’80. Impazzisco per i Kraftwerk, Cerrone e Giorgio Moroder. Per quanto riguarda la scena pop attuale Mark Ronson è tra i miei favoriti.

Alaia: a me piace tutta la musica: se è un disco è bello, lo è a prescindere dal genere. A me piace da morire il funk e il soul anni 70. Tra gli artisti moderni adoro Lenny Kravitz e Bruno Mars. 

  • Quale è il posto più emozionante dove vi siete esibiti?

Entrambi: Defected Croatia! È un festival annuale organizzato dall’etichetta discografica con cui lavoriamo maggiormente, che dura 6 giorni e coinvolge circa un centinaio di dj tra i nomi più rinomati al mondo nel settore house. Ecco, far parte di quella lista è già di per sé un’emozione. Per non parlare della carica della gente che vi prende parte! È stata un’esperienza indimenticabile.

  • So che le vostre produzioni sono soprattutto con etichette estere, al momento siete con la Defected, che effetto fa essere più conosciuti fuori porta che da noi?

Ormai ci conviviamo con questa situazione… purtroppo, per certe cose, l’Italia arriva sempre in ritardo (siamo una nazione molto esterofila). Fortunatamente, negli ultimi due anni, abbiamo iniziato a notare un crescente interesse nei nostri riguardi anche nella penisola!

  • Cosa cambia per voi tra la registrazione in studio o una serata dal vivo?

Sono due mondi molto differenti, anche se cerchiamo di portare in studio la nostra esperienza accumulata a contatto con la gente. Essere dj prima che produttori, ti aiuta anche a capire in anticipo cosa può funzionare e cosa può piacere di più al pubblico.

  • Avete un idolo musicale? 

Gallo: io sono sempre per i classici… Todd Terry e Daft Punk sopra tutto e tutti!

Alaia: Daft Punk anche per me senza dubbio… A me piacciono molto anche i vecchi Masters at Work (Little Louie Vega e Kenny Dope Gonzales): dei maestri indiscussi.

  • Parlatemi del vostro brano Trippin, e della vostra collaborazione con le Dames Brown

Il brano è una cover di It’s love (Trippin) di Jill Scott. L’idea è partita dalla Defected che ci ha messo in contatto con le Dames Brown, un trio gospel americano che ha fatto un lavoro fantastico sulle voci. Per noi è stato fantastico aggiungere il nostro tocco in fase di produzione!

  • Esiste un brano di un collega che avreste voluto produrre voi? Se sì quale e perché.

Gallo: il brano che avrei voluto produrre io è Cola di CamelPhat, è semplicemente un capolavoro.

Alaia: a me sarebbe piaciuto produrre Another Chance di Roger Sanchez… è un brano che, nonostante gli anni, mi emoziona ancora, e poi contiene un campionamento di un brano dei Toto che è una band anni 80 che adoro.

  • Litigate mai?

Litigi veri e propri mai. Confronti accesi tanti, ma è anche normale quando si lavora a stretto contatto ormai da anni.

  • Quale è il vostro prossimo progetto musicale?

Al momento stiamo ultimando due singoli con Michelle Weeks che è una delle “dive” dell’housemusic. Restate sintonizzati!

  • Come state vivendo questo periodo particolare?

Purtroppo, stiamo vivendo un periodo durissimo. Per un dj, l’assenza forzata dai club è un vero disastro. Tuttavia ne stiamo approfittando per dedicarci ai lavori in studio e goderci un po’ di più la famiglia, visto che, di solito, siamo spesso in giro per lavoro.

  • Cosa vi piacerebbe fare per prima cosa al termine di questa

 quarantena?

Gallo: io non vedo l’ora di tornare in palestra… sono un fanatico del fitness!

Alaia: io, invece, sono un po’ più sedentario… mi piacerebbe mangiare una pizza con gli amici che ormai non vedo da circa dieci giorni.

  • ( P.S.Facciamo una marzullata e inserite voi una domanda che vorreste vi facessero e non vi hanno mai fatto)

Gallo: “come avete sviluppato le vostre competenze in ambito di produzione musicale?”. Con orgoglio risponderei “da soli, con tanto lavoro e sacrifici!”

Alaia: “avete raggiunto una discreta popolarità. Vi sentite appagati?” … Risposta: “Assolutamente no… mai esserlo! Siamo molto ambiziosi e, per noi, ogni traguardo raggiunto, è solo un punto di partenza verso uno step successivo!”

In conclusione posso dirvi che è stato veramente entusiasmante entrare a curiosare in questo mondo a me altrimenti estraneo, e la disponibilità di due artisti così contesi in giro per il mondo è stata quasi disarmante, è un po’ come  aprire il giornale e scoprire che quel vicino di casa tanto gentile che ti ha prestato lo zucchero, è in realtà una star internazionale.

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StaffRFS

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