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Recensione: “Kaelan (Kaelan Vol. 1)” di Cinzia La Commare

Buongiorno Fenici oggi Aina ha recensito per noi il libro “Kaelan (Kaelan Vol. 1)” di Cinzia La Commare

Kaelan Baker è uno tra i più acclamati chirurghi di New York. Un medico dall’indole glaciale che si nasconde dietro a una vita schematica e trova sicurezza nelle abitudini. Eppure, tolto il camice lui cambia nome e diventa un altro. Un uomo perverso e lussurioso, che consuma le sue voglie tra le ombre delle notti newyorkesi.
Kaelan è tutte le maschere che si mette addosso, per questo non ha legami e non è amore ciò che cerca dalle donne. Lui vuole il controllo su tutto, sempre. Non ha mai rischiato di perdere la testa per nessuna, almeno fino a quando nella sua vita non arriva Hannah: audace, seducente, tenace, bellissima e… troppo giovane.

Fonte della trama: Amazon

«Mia figlia non va bene per te!»

«Lo so bene!», dichiarai stupendolo. «Credi che mi sia buttato in questa storia a cuor leggero? O che Hannah mi abbia dato la reale possibilità di tirarmene fuori, quando ero ancora in tempo? Forse non conosci davvero tua figlia, Miller! È impossibile dirle di no, se ha deciso che l’unica risposta possibile sia sì».

Complimenti all’autrice per aver osato scardinare i luoghi comuni di un romanzo che attraversa molti generi, citando lo YA, nei suoi tira e molla continui, e anche l’erotico, per la profusione di scene di sesso (seppur prive dell’aspetto descrittivo ed esplicito tipico del genere). Li attraversa ma non li abita, perché si adatta meglio al dark romance psicologico, essendo una storia incentrata su un personaggio con una doppia vita che diventa, con lo scorrere delle pagine, sempre più paranoico e frustrato, e su una ragazzina insistente e sfacciata che non mi ha convinta fino in fondo.

Kaelan è un uomo maturo, solido nella sua vita nettamente divisa tra privata e pubblica, tra rispettabile e oscena. Tutto quello che sa è di non volere una relazione e di avere dei gusti sessuali molto particolari che, se rivelati, potrebbero far crollare tutti i suoi equilibri (carriera, famiglia, relazione sentimentale…).

Hannah è una ragazzina testarda che, senza particolare motivo, seduce questo uomo più grande di lei, importunandolo più volte finché lui non cede. A quel punto alterna fasi di desiderio intenso a fasi di rifiuto, quando capisce che con lui non potrà mai avere una storia seria.

La relazione con Hannah è una serie di alti e bassi anche a causa di Kaelan, che odia sentirsi debole e instabile a causa sua, ma allo stesso tempo la desidera senza potersi trattenere. Il suo modo d’agire tende al controllo, anche con delle derive un po’ violente, prevaricatrici. Compie degli atti di dominio e di possesso a volte irrazionali che non tengono conto dei sentimenti dell’altra.

Hannah, con la sua ingenuità, la sua petulante caparbietà, la sua sensualità travolgente, riesce a diventare per lui un’ossessione, che presto confonde per innamoramento o amore. Termini che sono privi di significato, per lui che ha costruito una vita anaffettiva basata sul sesso vuoto, sul godimento personale, sui silenzi della partner di cui non gli interessa il piacere. Termini ai quali associa il bisogno di stare con Hannah, di non condividerla, di farle “cose”, a letto, che sa troppo estreme per una ragazzina così inesperta. Può esserci amore se un uomo non riesce a concedere tutto sé stesso, a essere trasparente nelle sue preferenze, se deve contenersi, se deve limitarsi?

L’uomo che prima aveva due maschere, il Dottor Baker, figlio pudico, e Kae il perverso, che ama fare giochetti sessuali sulle note di “The sound of silence”, cerca ora in tutti i modi di tenerne in piedi una terza, quella del Kaelan il romantico, che tenta di ritagliarsi uno spazio tra il suo alter ego responsabile e quello istintivo/primordiale.

Il modo in cui questo equilibrio complesso manderà in frantumi Kaelan è tutt’altro che imprevedibile, eppure ho trovato geniale come l’autrice ci ha prospettato il finale.

Kaelan utilizza il sesso come sfogo personale, come se fosse un godimento solitario. Questa sua incapacità di prestare attenzione all’altro partner fa sì che Hannah sia alla costante ricerca di conferme: chiede di entrare nel suo cuore, di fargli conoscere i suoi genitori, di aggiungere al sesso anche quelle sfere più intime di dialogo, condivisione, esclusività… lei sente la distanza che lui pone tra loro e ne è insoddisfatta.

Leggete la mia recensione sul secondo volume, per vedere se Hannah riuscirà a convincermi e a farmi cambiare la mia opinione su di lei.

Hannah era giovane e io mi stavo cacciando in un guaio più grande di me, eppure avevo perso totalmente la voglia di restarne fuori: fuori dalle sue mutande, fuori dal suo corpo.

No. io volevo entrarle dentro, possederla, sentirla invocare il mio nome mentre anelava il mio tocco. Lo voleva Kae e lo voleva anche il Dottor Baker.

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