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Review Party: “Un uomo da buttare” di Marie Sexton (serie The Heretic Doms Club #1)

Care Fenici, oggi grazie alla recensione di Lucia partecipiamo al Review Party del nuovo libro di Marie Sexton, “Un uomo da buttare” 

Dopo quattro missioni in Afghanistan, Warren Groves non riesce a riabituarsi alla vita da civile. Negli ultimi dodici anni, si è guadagnato da vivere con lavori bizzarri, e spesso illegali, per conto dei meno fortunati di Denver. La sua vita privata è ugualmente insoddisfacente. Riesce a ricordare a stento l’ultima volta in cui ha fatto sesso, per non parlare di quando ha preso qualcuno in modo duro e veloce, come piace a lui. Il destino si mette in mezzo quando, per fare un favore a un amico, conosce un gigolò piuttosto giovane di nome Taylor Reynolds.
Taylor ha trascorso gli ultimi anni da solo, lavorando come gigolò, andando a casa di chiunque gli offrisse un pasto caldo e un posto dove dormire. Gli piace che usino un po’ di violenza su di lui e propone a Warren un’offerta che non può rifiutare: tutto il sesso che vuole, rude e sporco quanto vuole, in cambio di vitto e alloggio.
All’inizio Warren pensa di aver vinto la lotteria. Taylor è il coinquilino perfetto: cucina, pulisce ed è una bomba a letto. Tuttavia, nella testa di Taylor ci sono dei demoni oscuri e dei desideri ancora più oscuri. Innamorarsi di qualcuno instabile come Taylor è già abbastanza pericoloso, ma quando i bisogni del ragazzo diventano davvero autodistruttivi, starà a Warren decidere quanto lasciare che le cose si spingano in là.

Sapeva che Warren non avrebbe capito. Cosa ancora peggiore, era consapevole del fatto che i suoi cambi d’umore improvvisi stavano facendo preoccupare il suo ospite. Tuttavia, la verità era che Taylor si stava innamorando di lui, perdutamente. Non commetteva quell’errore da molto tempo. A volte, quando Warren lo guardava negli occhi, si chiedeva se la cosa non fosse reciproca. Ma perché avrebbe dovuto? Lui era spazzatura: era un ragazzo che offriva sesso, in cambio di vitto e alloggio. Uomini come Warren non si innamoravano di persone come lui. E, anche se Warren fosse stato abbastanza stupido da commettere quell’errore, Taylor avrebbe rovinato tutto. Lo faceva sempre.

Con Un uomo da buttare inizia la serie The Heretic Doms Club, che al momento è composta da due libri e racconta le vicende di quattro amici. Warren, un uomo che per vivere accetta strani lavori, Phil che fa il farmacista all’ospedale di Denver, Gray che fa il poliziotto, e Charlie, un infermiere specializzato muscoloso e tatuato, che quando non corre sulla sua Harley, lavora all’uncinetto e ricama a punto croce. Si sono conosciuti frequentando lo stesso Club BDSM, dove hanno scoperto di essere spiriti affini, incapaci di attenersi a regole che altri hanno fissato per loro, ed è proprio per questo che si sono dati il nome di “Dominatori Eretici”. Sono tutti personaggi incredibilmente intriganti che avremo modo di conoscere meglio nei prossimi libri.

In questo primo capitolo vediamo Warren iniziare una relazione molto sofferta con Taylor, un ragazzo che arriva nella sua vita grazie a Phil, che lo ha conosciuto e ospitato per qualche tempo. Taylor è un ragazzo disposto a prostituirsi per avere vitto e alloggio, ma pur essendo giovane, bellissimo e sempre disponibile con il suo corpo, dopo qualche tempo viene sempre messo alla porta dai suoi ospiti. E Warren scoprirà il perché quando ormai ha già ceduto il suo cuore al problematico ragazzo, incapace ormai di lasciarlo andare al suo destino, e deciso più che mai ad aiutarlo, nonostante tutto.

Sono due personaggi incredibilmente complessi quelli che l’autrice ha creato, due uomini che hanno sofferto tantissimo. Warren è un uomo pieno di rimorsi, il più grande è non essere riuscito a salvare la madre, vittima di un uomo violento. Ma ancor di più, di aver chiesto un semplice cambio di posto durante una delle sue missioni, quando era un militare, una richiesta che ha salvato la sua vita, ma ha ucciso il giovane soldato che ha preso il suo posto. Adesso vive facendo la guardia del corpo e aiutando persone a uscire da situazioni disperate. Lavori sul filo dell’illegalità, ma che gli permettono di dare un senso alla sua vita, proteggendo chi non può farlo da solo. E Taylor risveglia in lui il suo istinto di protezione come nessun altro. È lui infatti il personaggio che più fa soffrire durante la lettura, è un ragazzo fragile, che nasconde dentro di sé un’anima lacerata, che si fa usare perché pensa di non meritare niente di meno, di essere niente più che spazzatura, e che ha orrende crisi che lo portano ad avere un atteggiamento distruttivo. Nel suo passato c’è un abuso orrendo, che la sua mente di ragazzino ha creduto essere amore, forse per impedirgli di impazzire, un dolore così profondo che lo costringe a subire e desiderare cose inconcepibili.

Marie Sexton, con questo libro, è riuscita a parlare di abusi in un modo incredibilmente intenso e sconvolgente. Fra queste pagine ne troverete di ogni tipo, quello per la droga che ti porta a compiere qualsiasi nefandezza per poter avere ancora una dose, anche tradire un amico che crede in te. Quello che porta una donna ad amare ancora, e rimanere legata, a un uomo che la picchia, dandogli giustificazioni che non esistono, e che la portano a mettersi in pericolo, incapace di farsi aiutare. E l’abuso sessuale su un ragazzino, che inciderà in modo incredibile sulla sua vita. È un libro in cui troverete scene forti e strazianti, ma anche momenti di incredibile tenerezza, con immagini stupende, come quella in cui Warren paragona Taylor a un vaso Kintsugi, perché le sue ferite sono quelle che lo rendono così speciale e prezioso.

La scrittura dell’autrice è bellissima, potente, e il libro avvince il lettore fin dalla prima pagina, ma non è sicuramente un libro che possa piacere a tutte. Vi troverete scene di grande impatto, una in particolare riguardante una variante di quella che nel BDSM viene chiamata “pioggia dorata”, che per quanto mi riguarda ho trovato persino eccessiva, pur piacendomi il genere. In conclusione è un libro che non lascia indifferenti, nel bene e nel male, che riesce a emozionare e far soffrire il lettore e che sicuramente non riuscirete a dimenticare.

 

 

 

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