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Recensioni: “Il Sangue della Cacciatrice-Le Cronache dei Dannati #1” di Scarlett K. Winterfall

Rimasta orfana all’età di quattro anni, Christabelle ha dedicato la vita a proteggere il genere umano dalle creature delle tenebre. La sua esistenza è guidata dal desiderio di vendicare la morte dei genitori, uccisi davanti ai suoi occhi dalla temibile e bellissima Leerey, regina dei vampiri.

Un giorno una fatale profezia sconvolge la sua routine fatta di appostamenti, ronde e notti di passione con il suo fidanzato, l’affascinante licantropo Alec. La previsione di un oscuro oracolo la condurrà nella lontana Praga del diciottesimo secolo. L’obbiettivo della cacciatrice è solo uno: eliminare Leerey e cambiare il futuro.

In questa avventura incontrerà improbabili e misteriosi alleati nuovi legami ed amori la condurranno faccia a faccia con il proprio destino. Un’antica vampira ed una giovane cacciatrice legate dal sangue si scontreranno per conquistare quello che più desiderano.
Possono secoli di leggi non scritte, promesse e pregiudizi essere cancellati con un solo sguardo?

“Il Sangue della Cacciatrice” è il primo volume della saga Le Cronache dei Dannati di Scarlett K. Winterfall. Il nome dell’autrice è in realtà lo pseudonimo scelto da due ragazze con la passione per la lettura e la scrittura, alla loro prima esperienza di auto-pubblicazione tramite la piattaforma StreetLib. Il libro, uscito in e-book, dovrebbe essere il primo di una saga che potrebbe essere arricchita da alcuni spin-off. L’idea pare essere nata durante gli anni delle superiori, scrivendo un po’ per scherzo e per hobby, durante le pause tra l’uscita di un volume delle loro serie preferite ed il successivo.

Christabelle Hashworth è una ragazza dalla personalità forte, che non ha mai conosciuto la spensieratezza dell’infanzia o il calore di un’amicizia sincera. Rimasta orfana all’età di quattro anni, è diventata una cacciatrice gelida e letale con sete di vendetta. E come tutti i cacciatori è anche arrogante, piena di sé, a volte anche un po’ stupida visto che si butta a capofitto in ogni combattimento senza fermarsi a pensare. Una Congrega che la vede come unica donna a combattere contro i vampiri, ultimo baluardo che si erga fra la luce e le tenebre, con un conto in sospeso con Leerey, la regina dei vampiri.

“Impalare vampiri era sempre stata la mia vita, una vocazione a cui non ho avuto modo di oppormi; l’essere una cacciatrice è parte di me, mi scorre nelle vene, si mischia al mio sangue e corrode il mio cuore allo stesso modo di un veleno.”

Leerey l’ha condannata ad atroci incubi, ad un mondo di morte, sangue e furia. Un filo scarlatto le unisce, un legame che soltanto la morte potrebbe spezzare. Un gioiello: la lacrima dell’Inferno, da recuperare dopo averle tolto la vita.

“Ciò che sono non è altro che il frutto del dolore e dell’odio, i nemici mi chiamano mostro, i miei compagni salvatrice ma probabilmente non sono né una né l’altra.”

Alec, un licantropo con il quale affoga il proprio dolore, con quello che lei pensa essere amore. Ronde e sesso, per perdersi in istanti in cui sentire il calore dell’altro significa essere vivi. Un fidanzato, anche se sente di non essere ancora pronta ad essere legata a lui. Alistair, l’unico padre che Chris abbia mai conosciuto, è un uomo sulla sessantina ed il capo della congregazione ed ovviamente nasconde molti segreti. Omero, chi è questo fantomatico oracolo della Congregazione? Una sua visione le cambierà l’esistenza. Ma di cosa si tratta realmente?

“Ho passato la vita a lottare da sola contro me stessa, ho impiegato tutte le mie energie per odiare chi mi ha tolto tutto, solo ora capisco che è l’amore la vera forza. La sete di vendetta distrugge ciò che l’amore ha creato.”

Una pietra tramandata di generazione in generazione la porterà indietro nel tempo per uccidere Leerey, colei che ora è intoccabile. Numerosi patti verranno stretti, alcuni a sua insaputa e fra le ombre più oscure, eppure la riguarderanno. Tra consigli velati di coloro che imparerà a riconoscere come suoi amici ed alleati (Axel e Lyanna), balli, e combattimenti, la cacciatrice si farà largo nella Praga del 1714 per trovare la vendetta che le appartiene. Eppure i tradimenti, soprattutto da chi lei non si aspetterebbe, saranno terrificanti. Sangue chiama sangue.

Un libro fantasy in cui la magia e gli intrighi si intrecciano alla vendetta, all’amicizia e all’amore. E dove il sesso, in un mondo di dannati, pare essere la prerogativa di ogni creatura. Un romanzo scritto a quattro mani, in cui ogni autrice si è occupata personalmente di dar vita a due personaggi. Leggere i punti di vista dei diversi personaggi mi è piaciuto molto (e sarei stata curiosissima di leggerlo da quello di Leerey per comprendere cosa si cela dietro ogni cosa). Peccato per la dispersione, visto che in alcuni capitoli per questo si fa un “rewind” che allunga notevolmente il libro.

Un volume davvero intrigante, però molto migliorabile. Se da un lato mi è piaciuta tantissimo la storia e l’idea è davvero bella, fra viaggi nel tempo, demoni, vampiri, licantropi, streghe e cacciatori, dall’altra ci sono molti punti da migliorare. L’editing: refusi, parole mancanti, a volte verbi che non combaciano e non per ultimo il fatto che i protagonisti si capiscono come se niente fosse senza dare nessuna spiegazione sulla lingua (da una New York del 2015 ad una Praga del 1714). Le ripetizioni che appesantiscono la storia: e non soltanto di termini (a volte anche dispregiativi), ma vere e proprie frasi. Fra queste infilerei anche le continue elucubrazioni introspettive di Chris e degli altri personaggi che non permettono alla storia di essere scorrevole. Ho fatto davvero fatica in molte parti del libro e non ho potuto leggere con la solita velocità.

Sarei davvero curiosa di leggere un prossimo volume. Non soltanto per sondare il miglioramento lessicale e di scorrevolezza del romanzo, ma anche perché ciò che è accaduto nelle ultime pagine mi ha fatta rimanere con una domanda in sospeso: cosa ne sarà di Christabelle? La troppa fiducia a volte porta alla perdizione. Molte sono le questioni lasciate in sospeso, oltre a tutta una serie di domande che ogni lettore si porrà al termine di questo primo libro.

Sicuramente i colpi di scena non mancano.

A cura di:

 

 

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Voto Nivienne 3

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