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Recensione:”La strada che mi porta da te”-Fight for me Vol. 1- di A.L.Jackson

 

 

 

Rex Gunner è tanto bello quanto impossibile da avvicinare. La vita l’ha scottato e adesso ha deciso che non permetterà più a nessuno di ferirlo. Preferisce dedicarsi alla sua azienda, una ditta di costruzioni a Gingham Lakes, e badare a sua figlia. Essere un padre single non è facile, specialmente lottando per nascondere un cuore spezzato.
Rynna Dayne è scappata da Gingham Lakes quando aveva solo diciassette anni. Si era ripromessa di non tornare mai più, ma quando sua nonna è morta ha dovuto fare i conti con il ristorante che le ha lasciato in eredità, e ora è a casa.
Rex non si aspettava che la sua nuova vicina potesse fargli provare sensazioni che credeva seppellite per sempre. Rynna è dolce e bellissima, per questo non deve lasciarsi andare. Anche se questa volta tutta la sua determinazione potrebbe essere messa a dura prova…

 

A.L. Jackson

è un’autrice bestseller di New York Times e USA Today. Gli indredienti dei suoi romanzi rosa sono emozioni intense, passioni travolgenti e protagonisti dal carattere forte. Quando non scrive trascorre del tempo insieme alla sua famiglia, assaggiando cocktail o con il naso immerso tra le pagine di un libro.

 

 

 

 

 

In questo romanzo troviamo da un lato Rex Gunner, bello e inavvicinabile. Lui ha deciso di non permettere più alla vita di scottarlo e quindi tiene bene a distanza tutto ciò che può rappresentare un pericolo per i suoi sentimenti e vuole solo dedicarsi anima e corpo alla sua bambina, nonostante il suo cuore sia quasi irrimediabilmente spezzato, oltre che alla sua ditta di costruzioni a Gingham Lakes.

Dall’altro lato abbiamo invece Ryanna Dayne che ritorna nella suddetta cittadina dopo ben 17 anni di lontananza.  In realtà quando scappò aveva promesso a se stessa che non sarebbe più tornata ma la morte dell’amata nonna e la necessità di gestire l’ingombrante eredità che le ha lasciato, le fanno cambiare idea.

È proprio la figura della nonna di Ryanna a tirare le fila di questo romanzo. È stata la figura di riferimento durante l’infanzia della nipote, in particolar modo quando la madre la abbandonata, era un membro attivo della comunità cittadina e, anche se lui ancora non lo sa, ha aiutato spesso anche lo stesso Rex.

La Ryanna tornata in città non è più la ragazzina che era quando è scappata via, fragile e facilmente bullizzabile per il suo peso. Ora è una donna decisa ad affrontare i suoi incubi dell’infanzia e a riprendersi ciò che è suo.

Al primo incontro fra Rex e Ryanna esplodono sicuramente sensazioni forti e contrastanti che vanno dalla quasi inspiegabile attrazione all’odio. Quest’ultimo sentimento è sentito e ben manifestato da Rex che la odia a priori, principalmente per le sensazioni che in sua presenza lui percepisce, ma non vuole provare.

La particolarità di questo romanzo sta nei rimandi fra presente e passato.

È interessante vedere come l’agire della nonna di Ryanna abbia fatto sì che alla fine i due protagonisti siano finiti per incrociarsi e conoscersi. Il personaggio della nonna è fondamentale durante tutta la trama del libro.

E veniamo ai due protagonisti: Ryanna è una donna il cui passato, fatto di soprusi e fragilità, ha reso forte e determinata ma le ha lasciato intatto il suo cuore delicato e pieno d’amore; Rex, dal canto suo, è un uomo che la vita ha profondamente ferito e messo alla prova e che vive solo in funzione della sua amata bambina.

Menzione speciale va fatta per quest’ultima Frankie è solare e dolcissima.

Questa lettura è avvincente e scorrevole.

Un libro bello ma non mi ha entusiasmato. Avrei preferito maggiore pathos fra i protagonisti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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