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Recensione:”Il Trono di Ghiaccio” (Il Trono di Ghiaccio #1) di Sarah J. Maas

 

Nessuno esce vivo dalle miniere di Endovier. Celaena, la migliore assassina nel regno di Adarlan, è lì rinchiusa da un anno e quando le offrono la possibilità di diventare sicario di corte, non esita neppure un istante ad accettare. Ma la lotta è appena all’inizio: Celaena deve affrontare ventitré contendenti. Se vincerà, diventerà la paladina del re e dopo quattro anni di servizio sarà libera.
Il Principe Ereditario è il suo maggiore alleato. Il Capitano delle Guardie la protegge. Entrambi la amano. Ma l’amore e il talento non bastano per vincere. Nel castello un pericolo insidioso è in agguato, e ben presto Celaena capisce che le persone di cui fidarsi sono sempre meno… A lei spetta il compito di estirpare l’oscura minaccia, prima che distrugga il loro mondo.

 

“Potevano succedere tante cose in pochi minuti, potevano cambiare tante cose. Guardò Chaol. Il vento le fece uscire delle ciocche di capelli dalla treccia e lei se le sistemò dietro le orecchie.

– Comunque vada, ti ringrazio – gli disse piano. Chaol inclinò la testa di lato: – Per cosa?

Celaena si sentì bruciare gli occhi ma, pensando fosse a causa delle sferzate di vento, batté le palpebre per frenare le lacrime. – Per aver dato un senso alla mia libertà.

Lui non disse niente, le prese soltanto le dita della mano destra e le strinse fra le sue, sfiorando con il pollice il suo anello.

– Che il secondo duello abbia inizio – tuonò il re, alzando la mano verso il portico.”

 

Bentornate Fenici!

In vista della prossima pubblicazione di L’impero delle tempeste, quinto volume della serie Il Trono di Ghiaccio, ho colto l’occasione di leggere e recensire per voi i precedenti volumi della saga, pubblicati un po’ a singhiozzo dalla casa editrice Mondadori.

Il primo volume, da cui l’intera serie prende il nome, è appunto Il Trono di Ghiaccio, che dopo una prima uscita nel maggio del 2013, è stato ripubblicato con una nuova e accattivante cover nell’ottobre del 2016.

É mia consuetudine seguire sempre l’ordine di pubblicazione dei diversi volumi, per cui anche in questo caso ho deciso di posticipare la lettura di “La lama dell’assassina”, prequel che raccoglie in un unico tomo cinque novelle (L’assassina e il signore dei pirati, L’assassina e la guaritrice, L’assassina e il deserto, L’assassina e il male, L’assassina e l’impero) ambientante due anni prima delle vicende narrate nel primo libro.

Nonostante si riesca a comprendere con facilità l’ambientazione, ammetto che questa mia abitudine mi ha impedito di entrare immediatamente in sintonia con la protagonista, per cui, se dovessi dare un consiglio alle future lettrici, suggerirei caldamente di partire dal prequel, perché ritengo che Celaena Sardothien sia uno di quei personaggi da capire prima che da amare.

La nostra protagonista è un’orfana, divenuta a diciotto anni la più famosa Assassina di Adarlan. Relegata in schiavitù nelle miniere di sale di Endovier, viene un giorno prelevata direttamente dal capitano delle guardie reali, Chaol Westfall, e portata al cospetto del principe ereditario Dorian Havilliard. Celaena teme che sia in qualche modo giunta la sua ora e invece ciò che le viene concesso, è la possibilità di riacquistare la libertà diventando la paladina del re, ovvero un sicario al suo esclusivo servizio. Peccato si tratti proprio di quel re che ha soggiogato con la forza tutta l’Erilea, inclusa Terrasen, il luogo da cui lei proviene.

Ma niente le viene offerto su un piatto d’argento, perché sarà nominato paladino solo colui (o colei) che vincerà un ambiguo torneo, a cui parteciperanno i migliori sicari del regno. Celaena, convinta di potercela fare, accetta e viene quindi condotta a Rifthold, dove inizia un duro allenamento sotto la stretta sorveglianza del capitano delle guardie reali. Ma nella dimora del re, gli altri assassini non saranno gli unici nemici con cui la nostra protagonista dovrà combattere. Nonostante la magia sia stata bandita da tempo, qualcuno sembra ancora praticarla…

Anche in questo caso la Maas è stata in grado di creare un mondo immaginario, fatto di regni in lotta, palazzi di pietra e cristallo, simboli antichi e portali che misteriosamente si aprono su realtà parallele.

Lo stile dell’autrice rende la lettura agevole e, nonostante la narrazione sia un po’ lenta nella prima parte, le cose si fanno decisamente più interessanti con l’inizio delle prove, in coincidenza delle quali si verificano le cruenti scomparse di alcuni dei partecipanti al torneo. Il ritmo diventa addirittura incalzante nella parte finale, in cui tutto sembra volgere al peggio. È qui che troviamo la scena a mio avviso più bella dell’intero libro, in cui saranno coinvolti Celaena e Chaol e che non intendo raccontare, lasciando alle future lettrici il piacere di scoprire di cosa sto parlando.

Anche in questa serie la Maas ha scelto di affiancare alla protagonista ben due personaggi maschili. Il primo, Dorian, estroverso, dolce e premuroso, il secondo, Chaol, maralista, fiero e schivo. Al di là di qualche bacio l’autrice non ci regala tuttavia alcuna scena passionale, ma le premesse per una futuro risvolto sentimentale ci sono tutte.

Mi sento quindi di consigliarvi caldamente questa serie con una piccola avvertenza: la nostra protagonista femminile è un personaggio che non suscita una simpatia immediata! Scordate pertanto le dolci donzelle in difficoltà, perché Celaena è un personaggio sui generis. Una giovane donna con gli attributi sì, amante dei libri ma anche arrogante ed estremamente vanesia!

 

 

 

 

 

 

 

 

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