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Recensione “Tutto solo per amore” di Melanie Marchande (Secretary Series #6)

Ci sono solo due persone al mondo che odio profondamente. Una di queste sta sistemando il suo spazzolino nel mio bagno, l’altra mi chiede insistentemente per messaggio di che colore siano le mie mutandine. È patetico, lo so. Sono una scrittrice di romanzi intrappolata tra due uomini: quello di cui è stata innamorata per anni e quello che vuole distruggere la mia carriera. Ecco, forse distruggere è una parola forte. Ma non c’è comunque giustificazione per aver iniziato una relazione via messaggio con un irritante individuo che adora stroncare i miei libri. Va bene, è misterioso. E sì, sa usare le parole giuste per affascinarmi… Ma non posso continuare così. Devo concentrarmi sulla mia relazione di facciata. La mia famiglia è convinta che abbia finalmente messo le cose a posto con l’amore della mia vita e non ho intenzione di far soffrire i miei dicendo loro la verità: che il mio “principe azzurro” in realtà è un egoista bastardo e che mi ha spezzato il cuore. Ma soprattutto che la cosa più vicina all’anima gemella che ho è uno sconosciuto incontrato su internet divertito all’idea di farmi commettere un tradimento virtuale. È cominciato tutto con cinque piccole parole…

Forse il vero segreto di un bravo autore è quello di stravolgere ciò che è noto tenendo sempre teso il filo che fa muovere le emozioni, tutte quante anche antipatia e delusione.

Oggi vi racconto di un romanzo che prima era una delusione e dopo è diventato uno dei più belli che io abbia letto di recente. Ero io a non essere sulla sua lunghezza d’onda, oppure la Marchande se la ride di gusto sussurrando “ti ho fregata Min!”

Quando l’ho iniziato la prima volta, dopo pochi capitoli mi sono scoraggiata. Non era quello che mi aspettavo, mi sembrava una minestra riscaldata e, dopo averlo aspettato tanto ero più propensa a scrivere due paroline all’autrice stessa piuttosto che mettere nero su bianco una recensione al suo libro. Fortunatamente esistono le seconde possibilità, anche le terze come suggerisce l’autrice in questo libro sorprendente che, mea culpa, ha dovuto aspettare aperto a 1/4 sul mio Kindle finché mi decidessi a ricominciare a leggerlo. Eh sì, ho fatto proprio così, l’ho abbandonato frustrata e poi ho ricominciato dal principio, facendo tabula rasa di tutto quello che avevo letto di lei e dell’intera Secretary Series dando finalmente a questa storia la possibilità di raccontarsi, incantarmi e regalarmi tante emozioni. Alcune piacevoli, altre fonte di elucubrazioni e similitudini con la vita reale, ma infondo cosa chiediamo ad un buon libro? Di sorprenderci, emozionarci e portarci in luoghi che non avremmo mai pensato di esplorare.

Questo ultimo libro è uscito il 18 febbraio, lo stile inconfondibile della Marchande non delude con la sua scrittura fluida e l’ironia sottile e a tratti irriverente, il sarcasmo pungente nei dialoghi tra i personaggi, sapientemente alternato a dichiarazioni d’amore così adorabili nella loro semplice franchezza, da far arricciare le dita dei piedi (cosa che faccio solo nei momenti davvero speciali). Adoro questa sua capacità di catturare il lettore nel turbinio della vita dei suoi personaggi, mi piace che anche coloro che non sono i protagonisti abbiano un loro attimo di gloria e rileggerei all’infinito tutte le seconde dichiarazioni d’amore dei suoi libri perché regolarmente, le scrive come da manuale per poi regalarci la versione vera e spontanea più avanti, quando la coppia è in intimità e noi ci sentiamo i fortunati che possono assistere al momento magico, quello che negli anni, ricordi e tiri fuori per scaldarti il cuore.

La trama viene anticipata nella sinossi ed inizialmente sembra ridursi esattamente a quei pochi concetti. Nei primi capitoli ci ritroviamo l’ennesima autrice, Felicity Warden “Lissy”, che ovviamente è nei guai per aver ingannato il suo pubblico con un espediente per raggiungere la fama. La notorietà arriva e chiaramente seguono gli inviti a presenziare a serate a tema e presentazioni del libro e qui arriva il problema. Sì, perché la nostra protagonista, questa volta, ha aggiunto un particolare alla sua storia che ovviamente non vi svelerò, che rende tutta la situazione complessa per usare un eufemismo. Lissy convive con Dean che però è il suo ex fidanzato, lasciato dopo cinque anni d’amore perché lui la tradiva. Adesso però i due convivono di nuovo, seppure solo apparentemente fidanzati, perché il pubblico ha riconosciuto in lui, Damien, il dominatore, l’uomo che celebra il sesso tra dominatore e sottomessa riuscendo a vivere una vita per entrambi soddisfacente. Per non smentirsi ed essere scoperta, Lissy gli chiede aiuto e lui accetta. Ma non è finita, infatti mentre lei chatta con uno sconosciuto mister M. che sembra conoscerla nel profondo e scatenare tutti gli ormoni che soggiornano dentro di lei, in salotto c’è Dean che le parla. La vita di Lissy è decisamente diventata meno monotona e più complessa di quanto lei stessa potesse desiderare.

Perché con M non sono semplicemente Felicity Warden, una fallita dall’aria trasandata e il culo grosso che è inciampata nel successo raccontando un mucchio di bugie. Con M posso essere chiunque voglio.”

Non vi dirò che i primi capitoli sono meravigliosi perché così non è, o meglio, non sembra. Tutto diverrà chiaro molto più avanti, dovrete pazientare. L’elemento più interessante è costituito da un piccolo cameo in cui l’autrice ci regala uno scorcio di vita dei nostri amati Adrian e Meg, presenti ad un ritrovo per autori. Sempre innamorati e uniti e sempre a punzecchiarsi e stuzzicarsi provocando, tra l’altro, una profonda gelosia in Lissy la quale vorrebbe per sé stessa un rapporto d’amore così intenso e passionale invece di un ex che dorme sul divano e finge di essere il Damien del suo libro. Lissy non riesce a non domandarsi cos’abbia che non va, perché la sua devozione viene regolarmente ripagata con il tradimento? Desidererebbe per sé un corpo da invidiare invece si trova a disagio con le sue forme abbondanti che la inibiscono e tende a nascondere il più possibile. Però state tranquille, credetemi, basta arrivare al capitolo cinque per immergersi in tutt’altra storia, intensa e finalmente gustosissima. Tanto per cominciare, in perfetto stile Marchande, anche se un filino in ritardo, arrivano i pensieri di Dean a soverchiare tutto un castello di congetture e giudizi che il lettore non può esimersi dal fare, considerando che sino a questo momento, l’unica voce in campo è stata quella di Lissy eccetto qualche piccolo momento di scambio con il suo amico del cuore Jack che comunque in questa fase del racconto, non ci aiuta moltissimo, semmai conferma i timori e le scelte dell’amica, alleandosi con lei contro Dean-il-traditore.

Ma Dean porta con sé tutto un universo di pensieri e novità che gradualmente ci permettono di conoscerlo e, personalmente, di amarlo tantissimo. Un uomo che ha una solida posizione lavorativa e accetta di dormire sul divano della sua ex per facilitarla nel proseguo della sua menzogna, perché lo fa?

“Avrei fatto qualsiasi cosa per lei”

Parole sue, anzi pensieri suoi, ma ad oggi quali motivi può avere per accettare tutto ciò? E considerate che il pacchetto completo comprende i genitori e i fratelli e le sorelle di Lissy, decisamente una famiglia chiassosa, numerosa e che come un caterpillar procede sulla linea di attacco con in testa il generale mamma Bea con un obiettivo ben chiaro da conseguire.

Non posso raccontarvi molto altro, solo che Dean un motivo valido ce l’ha e una volta scoperto non potrete più fare a meno di amarlo.

In questo romanzo ho trovato passione e amore, odio e gelosia, amicizia e quel tocco di mistero legato alla figura di mister M.

Sia Lissy che Dean cresceranno moltissimo sotto i nostri sguardi attenti, imparando ad esprimere meglio i loro desideri, ascoltarsi e accettare il fatto che la fiducia tra due persone è un elemento fondamentale. Soprattutto in una coppia ma più di tutto, prima di fidarsi di qualcuno e abbandonarsi è necessario amarsi e ri-conoscersi profondamente, in due parole: fidarsi prima di sé stessi per potersi permettere di lasciarsi andare con gli altri.

Mi ha colpita molto la riflessione circa il rapporto che intercorre tra dominatore e sottomesso. A questo proposito si giunge ad una considerazione che non è necessariamente una verità assoluta ma senza dubbio, secondo me, ci si avvicina tanto. Il Dominatore deve conoscersi profondamente e amare e proteggere la sottomessa perché comprende il grande dono che ella gli fa nel momento in cui gli si affida. La sottomessa non è necessariamente una donna debole e inerme, molto più probabilmente è una persona che apparentemente sembra autonoma e distaccata. La sottomessa non è tale perché viene soggiogata ma piuttosto perché sceglie di lasciarsi andare nelle mani esperte del suo amante. Ha bisogno di staccare, di non dover prendere decisioni in quel momento così come il dominatore non necessariamente deve essere una persona acida o crudele, anzi, il suo primo pensiero è il benessere della sua donna e può benissimo essere una persona sensibile con un cuore grande. Il senso di tutto ciò è che in realtà, nessuno di noi può giudicare dall’esterno qualcosa che avviene nell’intimità di due persone. Il pregiudizio, il bisogno di sentirsi riconosciuti per sentirsi vivi è un problema comune a molti. Questo libro è stato una rivelazione. Alla fine ne ho tratto molti spunti di riflessione e mi ha fornito l’occasione perfetta per godere di un piacevole momento di lettura e, contemporaneamente, di lasciarmi sorprendere, imparare e persino ritrovare qua e là dei rimandi a situazioni reali.

Penso proprio che dovreste leggerlo, non vi deluderà.

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