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Recensione: “Ti prego non lasciarmi andare – Serie All Torn Up #2” di Carian Cole

La mia infanzia venne rubata il giorno in cui mi rapirono, condannandomi a una prigionia di undici lunghi anni. Anche una volta libera non conoscevo più il significato di amore, speranza o felicità. Ero smarrita in un mondo che non mi apparteneva e cominciavo a pensare di non aver diritto ad alcun futuro. Non avrei mai potuto immaginare che il mio principe azzurro sarebbe arrivato con le sembianze di un uomo schivo, coperto di cicatrici e tatuaggi, incapace di pronunciare una singola parola. Il momento in cui i nostri occhi si sono incontrati le nostre anime hanno vibrato e ho capito che era l’unica persona al mondo in grado di salvarmi. E adesso desidero soltanto riuscire a sentire il suono della sua voce. 

Fonte della trama: Newton Compton Editori

Buongiorno fenici, come vi avevo detto ho letto anche il secondo della serie “All Torn Up” di Carian Cole, questo libro è stato più peso dell’altro, soprattutto per la tematica affrontata e, a differenza del primo, mi ha colpito di più.

I due protagonisti sono Tyler e Holly: quello che hanno passato nella loro vita è davvero tosto, credetemi. Avevamo già incontrato brevemente Tyler nel libro precedente, in quanto è il fratello di Tor. Lui porta delle cicatrici profonde dentro di se, non solo esteriormente, e qui in questo libro abbiamo anche potuto capire il perché. Ora mi spiego meglio: il suo isolarsi è dato dal fatto che nel primo libro veniva dipinto come un assassino, pazzo e deturpato. Io gli avrei dato una medaglia con tanto di festa cittadina: ha infatti ucciso il pedofilo che undici anni prima aveva rapito la nostra protagonista.

Holly, povera e dolce tesoro. Posso solo dire che per lei quegli anni sono stati terribili, ed essere salvata da Ty è stata una benedizione. Per lei, lui è il suo principe, e lo è diventato in tutti i sensi.

Vedete, questi due protagonisti con il loro bagaglio emotivo, si sono salvati a vicenda, si sono tirati fuori dall’oscurità che era presente nella loro vita, e dal dolore che hanno patito. Il solo avvicinarsi ed innamorarsi li ha aiutati in ogni modo.

E’ un libro tosto in molti sensi, perché il tema di abuso minorile ci sta e sinceramente in alcuni momenti ho pianto, soffrendo con la protagonista. Non vengono descritte nel dettaglio le cose che ha dovuto passare o le violenze subite, ma le sensazioni e il dolore che gli sono rimasti decisamente si.

Leggendo il libro scoprirete che i due protagonisti sono più legati di quanto non si pensi all’inizio. Per me è stato una sorpresa.

Devo dire che questa storia mi ha toccato molto, quando si fa del male a dei bambini io farei esattamente come il protagonista maschile, lo ucciderei. Mi sono trovata a dire: si, stringi più forte la presa, se lo merita tutto.

E’ una storia scritta con molta sensibilità per il tema trattato, quindi potete leggerla tutti e ve lo consiglio.

Per ora vi saluto alla prossima.

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