Recensione libri

Recensione: “The Scar Of My Heart” di Sissy Grizzaffi

Buongiorno Fenici, oggi Sax ci parla di “The Scar Of My Heart” di Sissy Grizzaffi

La prima volta che ho posato gli occhi su Scarlett Livingstone ho pensato a svariati modi per averla. Sarebbe stato sesso esplosivo. Solo quello, e sarebbe andato tutto liscio come l’olio. Ma poi i sentimenti hanno intralciato il nostro cammino, rischiando di farle fare scelte di cui avrebbe potuto pentirsi, e io non l’avrei mai permesso.

Quindi le ho spezzato il cuore. Se ho mai immaginato un qualsiasi scenario su un nostro possibile incontro? Sì, spesso. Ma non avevo idea di come sarebbero davvero andate le cose.
La prima volta che ho incontrato Killian Anderson c’era solo un patto tra noi: lui mi avrebbe insegnato tutto quello che sapeva e io ne avrei fatto tesoro. Ma poi le cose si sono complicate e lui mi ha spezzato il cuore. Adesso io sono cresciuta, sono andata avanti con la mia vita, ma cosa succederebbe se lo rincontrassi? Ho sempre pensato che avrei saputo cosa dirgli se me lo fossi ritrovato davanti. Quanto mi sbagliavo…

Inizio subito con il dire che questa recensione è stata difficilissima per me, mai un libro mi ha lasciato così perplessa. Ho voluto aspettare un po’ prima di condividere con voi le mie impressioni su questo romanzo perché rischiavo di non essere molto obiettiva nel mio giudizio. Riflettendo con calma posso dirvi che, come tutti i libri, ha i suoi pregi e i suoi difetti, purtroppo però questi ultimi penalizzano molto la storia.

La vicenda che ci viene narrata si suddivide in due parti: la prima è ambientata durante l’ultimo anno di liceo della protagonista: Scarlett, e Killian ha solo ventidue anni (nonostante venga definito un uomo è solo un ragazzo, e neanche troppo maturo). I due stipulano un patto a dir poco discutibile che li lascerà entrambi con il cuore spezzato. La seconda parte è ambientata quattro anni dopo, quando i nostri protagonisti sono già immersi nello spietato mondo del lavoro dove si rincontreranno e dovranno fare i conti con il rancore e la sofferenza che mai si sono lasciati alle spalle. Questa suddivisione fa sì che il libro possa essere definito sia young adult sia new adult.

Se sorvoliamo sul tipo di linguaggio, forse un po’ troppo colloquiale per un testo scritto, e altri piccoli difetti tecnici, ho trovato la prima parte della trama abbastanza piacevole nonostante io non ami molto le storie young adult, e il tema trattato non fosse dei più edificanti. In particolar modo penso a tutte quelle ragazze che, leggendo queste pagine, possano pensare che si possa affrontare così superficialmente un argomento delicato come la perdita della verginità e il sesso in generale. La storia comunque scorre bene e non è niente male, lascia supporre che la seconda parte sia altrettanto piacevole, cosa che invece non è.

L’idea di fondo del seguito è molto buona e un po’ ci illude perché si svolge troppo velocemente; si potevano approfondire molto di più le personalità dei protagonisti, e sinceramente l’epifania di Scarlett è stata trattata in modo molto semplicistico. Killian è sembrato quasi un santo, cosa che non trovo giusta, anzi molto sbagliata per il tipo di personaggio che avrebbe potuto essere. Sembra quasi che l’autrice avesse fretta di chiudere il libro; se avesse scritto la seconda parte con la stessa cura con cui ha scritto la prima avrebbe creato una bellissima storia, mentre così il finale lascia un po’ con l’amaro in bocca.

Nel complesso il libro non è così male, ma raggiunge appena la sufficienza quando avrebbe potuto essere “un otto pieno”.

 

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio