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Recensione: “THE LIONESS” di ELLE RAZZAMAGLIA

William Lioness è nato a New York, da madre di origine italiana, Loredana e da padre americano, Osmond. A ventuno anni, subito dopo aver conseguito la laurea, decide di impersonare i desideri dei suoi genitori: sua madre ha la volontà di tornare, prima o poi, nella sua Napoli e suo padre di vedere suo figlio diventare un imprenditore affermato. Ma non asseconda il desiderio di quest’ultimo, di affiancarlo nella conduzione dell’azienda di famiglia, la ‘MOND’ e intraprende una strada, che lo condurrà molto lontano, dalla città che gli ha dato i natali. Si trasferisce in Italia e, dopo aver vagato da un posto all’altro, sceglie di fermarsi nella città che diventerà il centro nevralgico della ‘LIONESS’. Una volta che il suo business ha preso il largo, gli capita di ripensare spesso alle parole di suo padre:
“Sono più che certo che raggiungerai il tuo traguardo, lavorativamente parlando, però, ricorda che un uomo ricco, ma solo, è un uomo solo ricco.”
In uno dei suoi viaggi d’affari, incontra Desy, una cameriera francese e soccombe davanti alla sua risoluta determinazione di farlo cedere. Si sposano e nel loro matrimonio non fa mai capolino l’amore. Ma gli regala la gioia più grande e il suo bene più prezioso: diventa padre di un bellissimo bambino.
Leon cresce in una famiglia sgangherata, in cui i suoi genitori non riescono a trovare un punto di incontro, in un’epoca in cui le bombe del terrorismo e i sequestri di persona della malavita, la fanno da padrone.

Buongiorno fenicette, oggi parleremo di un romanzo secondo me estremamente completo, per trama struttura, collocazione storica e rappresentazione scenica.
William Lioness è un uomo, a cui nessuno può o riesce a dire di no. Un po’ per il suo fascino, un po’ per il suo carisma, chiunque si trovi a contatto con lui, viene praticamente travolto dalla sua personalità prorompente. Suo padre Osmond, ha istruito lui e i suoi due fratelli, Adam e Vincent, affinché avessero le capacità ideali per succedergli alla guida della MOND, la loro azienda di famiglia. Ma William ha altri piani per il suo futuro. E così, mentre Vincent sperpera la sua parte d’eredità e Adam s’insedia a capo della società, William ormai laureato, progetta di portare le sue idee oltreoceano. Il suo intento, è quello di creare un impero finanziario pari a quello del padre, costruendo centri commerciali e investendo in strutture sociali come gli ospedali, o in proprietà come macchine o appartamenti. Questo però, limitandosi all’Europa, senza mai portare i suoi affari in America, per non interferire con l’azienda di famiglia. Da New York approderà così in Italia, innamorandosi della terra di sua madre, Loredana, detta Lorelay in famiglia, decidendo di porre lì, la base del suo operato nel campo finanziario. In quel paese troverà l’amore e un senso da dare alla sua vita, perché, come Osmond Lioness ama sempre dire a suo figlio: “Un uomo ricco senza famiglia è solo un uomo ricco”.
Il libro mi ha coinvolto sin dalla prima pagina; la famiglia Lioness con le sue molteplici sfaccettature, mi ha aperto le porte della sua casa a New York, intenerendomi, deliziandomi e lasciandomi con il fiato sospeso. Rimane impossibile non appassionarsi alle loro innumerevoli vicende, alle tribolazioni interiori del protagonista e a come, con le sue difficoltà, abbia dovuto adattarsi a vivere in un paese straniero, in cui le persone per cuore e per anima, hanno mentalità profondamente diverse da quelle con cui era abituato ad avere a che fare. Il romanzo ha una struttura storica ben definita e i suoi personaggi trovano una giusta collocazione tra attacchi terroristici, rapimenti, cambi di governo e problematiche sociali e culturali, come per esempio l’emancipazione delle donne, le leggi sul divorzio e sull’aborto, il caso Aldo Moro, le leggi del ’68 e l’ombra inquietante della struttura mafiosa, che aleggia sul nostro protagonista per un tratto della seconda parte del romanzo. William è un uomo buono, ma anche intransigente, capace di grossi slanci verso il prossimo, ma anche di dure repressioni. Troverà la donna giusta, ma il fato non sarà esattamente benigno, lasciandolo preda di sconforto.
Un romanzo che va assaporato e letto con attenzione, in ogni suo punto, per capire la grandezza e nello stesso tempo, la profonda umiltà, di William Lioness, che nella sua vita, ha sacrificato tutto per preservare il suo bene supremo: la famiglia.
Consigliato per una fascia di lettori dai quindici anni in su.
A presto fenicette!!!



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