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Recensione: “The Last Valkyrie: Tre Anelli – Tre Re” di Jennifer Sage

Un genocidio ha spazzato via le Valchirie, le uniche messaggere capaci di viaggiare liberamente fino ad Asgard e nel Valhalla, oltre agli Dei. Allo stesso tempo, una magia nera tiene segregati gli Dei ad Asgard fino a quando il Ragnarok non sarà completo, e tutti gli Dei e i regni saranno distrutti, in modo che nuove divinità possano salire al trono.
La nascita di Kara su Midgard non è stata registrata e, dalla morte della sua stirpe, ha vissuto nascosta presso il Drago a cui darebbe l’anima. Il suo amore per Zane è un pozzo senza fondo e, nonostante la compagna del Drago sia morta nel genocidio, Kara non può fermare i suoi sentimenti. Non riesce a controllare il suo cuore più di quanto non riesca a capire come essere una Valchiria e liberare gli Dei. Zane è stato il suo mondo per più di due secoli, mantenendo segreti che potrebbero mandarla completamente in frantumi.
Rune ha concubine e contratti, ma adesso ha il compito di insegnare la magia a una Valchiria ormai sola per fermare la Nazione Pro Ragnarok, come lui stesso la chiama. Rune non prende parti, ma conosce il piacere… lo conosce molto, molto bene. Qualcosa di cui Kara ha bisogno da moltissimo tempo e che le è sempre stato negato. Il suo cuore appartiene a Zane, il suo Drago, ma lui non è mai stato davvero suo, vero?

Un viaggio attraverso l’amore, il lutto, la magia e la redenzione nel più improbabile dei luoghi. Unitevi a Kara, l’ultima Valchiria, e scoprite insieme a lei verità, menzogne, lussuria e perdite mentre tenta di imparare come essere una Valchiria.

Kara darebbe la sua stessa anima per dimenticare i segreti che ha scoperto.

Buongiorno care fenicette,

oggi vi parlo del libro “The Last Valkyrie: Tre Anelli – Tre Re” di Jennifer Sage. Faccio una brevissima premessa, adoro tutti i libri che raccontano delle valchirie and company. Non per nulla sono una fan della saga della Cole, quindi non poteva non piacermi questo libro. Però una cosa la devo dire, ma come si può far finire un libro così (e non vi dico come) e poi dover aspettare il seguito per leggere come prosegue. No è un’ingiustizia bella e buona.
Ma veniamo a noi, Kara è l’ultima della sua stirpe e la sola che può salvare l’umanità dal Ragnarok e liberare gli Dei insieme ai loro guerrieri. Povera, non ha avuto una vita facile, ha dovuto allenarsi per duecentocinquant’anni per diventare forte e potente sotto l’ala protettrice del suo Drago Zane.

È una donna forte ma ha comunque le sue fragilità, un peso sulle spalle non indifferente. I sentimenti che la legano al suo drago sono forti, ma sa che Zane ha molti segreti, e questo la fa soffrire, soprattutto perché in cuor suo è certa che lui la voglia.

Zane è un drago potente, forte, allena Kara per ciò che dovrà affrontare e ne è anche attratto (secondo me molto di più) e la ama, però non ho capito fino alla fine del primo libro perché la respinga, ammetto che per me comprenderlo è stato seriamente uno shock.

Ho trovato Zane un po’ assurdo e leggendo il libro capirete sicuramente il motivo per cui lo dico. Cavoli, se non era per i suoi segreti… aveva una motivazione per non confessarli prima, ma lo avrei ucciso con le mie mani.

La stupidità degli uomini non ha limite anche nei libri.

Per quanto riguarda il personaggio di Rune… è divertente e uno spasso, con lui ho riso tanto però, secondo me, c’è ancora molto da scoprire su di lui. Solo verso la fine mi è entrato nel cuore, all’inizio devo confessare che non mi piaceva molto a parte il suo essere divertente, mi sono dovuta ricredere proprio sul finale. Ora, come si evolverà il suo personaggio nei prossimi libri è un mistero, perché a parte l’attrazione che prova per Kara e i piaceri che ha da offrire, ancora non è che abbia fatto molto a mio avviso, a parte prometterle di proteggerla. Diciamo che per quasi tutto il libro, ha continuato a menarla che non intende schierarsi né dall’una né dall’altra parte e quindi è la Svizzera, ma prima o poi dovrà prendere una decisione, perché se la fine arriva con il Ragnarok non potrà starsene in disparte.

Ragazze questo libro mi è piaciuto, ma come ho detto, mi ha lasciato l’amaro in bocca perché ancora non c’è il seguito. Spero che l’autrice continui con questa saga perché sarebbe una tragedia non poter sapere come va a finire la storia. Io dal canto mio posso solo consigliarvi di leggerlo, ne vale la pena. Poi aspetteremo insieme eventuali news per l’uscita del secondo.

A presto.

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