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Recensione: “Sex in the city… e adesso?” di Candace Bushnell

In questa nuova opera, Candace Bushnell regala ai lettori un’arguta e divertente analisi della vita delle donne intorno ai cinquant’anni quando si ritrovano non più giovanissime, libere e single. Parlando di MILF, cougar, amore, sesso e divorzio, l’onesto e spassoso racconto in prima persona della Bushnell mette a nudo la verità che si nasconde dietro il romanticismo della mezza età. In “Sex in the City… e adesso?”, ambientato tra l’Upper East Side di Manhattan e un’elitaria enclave negli Hamptons conosciuta come The Village, l’autrice racconta, attraverso una riflessione profonda ma espressa con tono leggero e intrattenente, l’amore e le abitudini degli uomini e delle donne di mezza età mentre continuano a navigare nel mondo sempre più moderno delle relazioni di coppia. La Bushnell guarda all’amore e alla vita da tutti i punti di vista, matrimonio, figli e divorzio, analizzando anche le reali e numerose pressioni che le donne di oggi subiscono per mantenere la giovinezza a ogni costo e cercare di avere tutto.

Fonte della trama: Amazon

Candace Bushnell, la famosissima autrice diventata famosa con Sex and the City, è tornata con un’opera che si diverte ad analizzare, con un approccio assolutamente disincantato e realista, la vita delle donne intorno ai cinquant’anni. In particolare, riflette sulle relazioni tra uomo e donna, sul sesso e la crisi di mezza età.

Ambientato tra l’Upper East Side di Manhattan e il The Village, l’autrice racconta le proprie esperienze e quelle delle sue amiche, sposate e divorziate, con o senza figli, mantenendo sempre un approccio curioso e mai giudicante.

La paura di rimanere soli e invecchiare, le pressioni per mantenere degli standard estetici sempre più elevati, le preoccupazioni economiche, la scoperta delle app di incontri, la difficoltà di relazionarsi con uomini interessati esclusivamente a donne più giovani, sono solo alcuni degli aspetti affrontati dalla Bushnell.

Ce n’è per tutti i gusti: milf, cougar, pantere, toy boy e cuccioli. Nulla è lasciato intentato, la scrittrice vanta un campionario piuttosto ampio ed eterogeneo di amicizie e conoscenze che hanno vissuto almeno una delle esperienze descritte nel libro.

Nel corso della lettura ho apprezzato davvero soprattutto due aspetti. Il primo è la disinvoltura autobiografica e lo stile di scrittura, veloce e scorrevole. Il secondo è il messaggio subliminale: gli uomini vanno e vengono ma le vere amiche restano.

Mi trovo un po’ in difficoltà, ma confesso che pur non trovando un motivo per esprimere un giudizio negativo su questo libro, non l’ho apprezzato fino in fondo. Sostanzialmente ritengo sia triste… ecco l’ho detto! Forse la serie tv di Sex and the City mi ha abituata troppo bene.

L’autrice avrà anche voluto fare un’istantanea delle relazioni tra cinquantenni, ma l’immagine che ne è venuta fuori è particolarmente deprimente. Uomini non all’altezza che trattano il genere femminile come un oggetto da cui trarre piacere fisico o conferme, donne insicure che trovano la realizzazione di se stesse attraverso un uomo. Senza contare la non volontà a crescere e ad assumersi responsabilità di entrambi! In un panorama così desolante aggiungiamo la classica crisi di mezza età che miete le sue vittime senza guardare in faccia nessuno.

Un po’ triste vero? E credetemi, la consapevolezza che magari qualcuno alla fine il suo angolo di paradiso lo trova davvero è una magra consolazione. Boh, magari mi aspettavo solo un po’ più di ottimismo.

 

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