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Recensione “Qualcuno di speciale” di Addison Moore (serie Someone to love #1)

Può un semplice gioco trasformarsi in una folle avventura d’amore?
Kendall Jordan ha vent’anni e si è trasferita dall’altra parte del Paese per frequentare la Garrison University. L’ultima cosa che cerca è una notte di solo sesso. Sfortunatamente questo è tutto ciò che ha da offrire il magnifico Cruise Elton, un tipico playboy. Kendall ha capito da tempo che l’amore è un’illusione, e Cruise non può che essere d’accordo, ma nel profondo vorrebbe che lui fosse solo suo. Escogita allora un piano per conquistarlo definitivamente: gli propone di insegnarle tutti i trucchi per diventare la ragazza più popolare dell’università. Quando però iniziano ad affiorare dei sentimenti reali, il gioco si fa più complicato. Kendall e Cruise si ritroveranno a mettere in dubbio tutto ciò che credevano di sapere sull’amore.

Mi sono ritrovata per caso a leggere questo libro, infatti avevo letto la trama del secondo e mi sono detta che non potevo cominciare con “Qualcuno come te” se non avessi letto prima “Qualcuno di speciale”, così ho comprato il libro e ho iniziato la lettura.

Il genere new adult non mi dispiace e ho letto parecchi libri ascrivibili a questa categoria, ma devo confessarvi che questo mi ha provato veramente tanto. Di solito non ci impiego molto a leggere un libro che mi piace, a meno che la mia vita privata mi impedisce di dedicarmi completamente alla lettura; con questo invece ho fatto una fatica esagerata e non posso neanche dire che sia dovuto ai miei impegni quotidiani, perché sarebbe una bugia.

I due protagonisti li ho trovati noiosi e francamente poco credibili.

Kendall, che si presenta come una ragazza ingenua e disillusa dall’amore, è invece incoerente, mentre anche Cruise, per essere un playboy incallito che non vuole rapporti seri, pecca di incoerenza quanto lei.

Partiamo dall’inizio: lei arriva nella città di Garrison per frequentare l’omonima università e, a una festa, vede Cruise, bello come il sole e attorniato da ragazze; prova subito una forte attrazione e comincia a fantasticare su come sarebbe bello stare con lui anche se è un playboy incallito, considerando che in quel momento amoreggia con una/due ragazze pur guardandola con insistenza.

Voi penserete che non ci sia nulla di strano, in fondo sono i protagonisti e quindi in  qualche modo devono pur incontrarsi, ma la cosa che mi ha annoiato di loro è il modo in cui si sono posti. Mi spiego: lui non vuole un rapporto serio e neppure lei, ma dopo neanche cinque minuti che stanno insieme sono già pronti ad avere un rapporto esclusivo.

Signur, coerenza uguale a zero! Lei, per conquistarlo, gli chiede addirittura di insegnarle l’arte della seduzione e lui acconsente di buon grado perché vuole farla sua ma, come dicevo, dopo cinque minuti già non è disposto a condividerla con altri. Ok che esiste il colpo di fulmine ma qui si esagera a mio avviso. Io ne sono una sostenitrice, so che può capitare anche se a me non è mai successo, ma in questo libro si rasenta la follia: sembra che la scusa del colpo di fulmine basti a spiegare l’incoerenza dei due protagonisti.

Quando è entrata in scena l’ex di lui che lo rivuole, ho pensato che forse sarebbe successo l’impensabile e il libro avrebbe iniziato a migliorare… quanto mi sbagliavo!

Sono tentata di non cominciare neanche a leggere il secondo della serie, però sono una masochista e quindi penso che lo farò, non si sa mai che mi stupisca e che sia migliore del primo. Naturalmente sarà mia premura informarvi se merita o no.

Per adesso vi saluto, alla prossima.

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