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Recensione: Priest – Un prete di Sierra Simone Serie Priest#1

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Titolo: Priest
Autore: Sierra Simone
Serie: Priest #1
Editore: Hope edizione
Data:27 febbraio 2020
Genere: erotic romance
Categoria: amore proibito
Narrazione: prima persona, pov maschile
Finale: No cliffhanger, autoconclusivo
Coppia: Tyler Bell, prete; Poppy, ballerina in uno strip club.

1. Priest. Un prete
2. Midnight Mass
3. Sinner

Ci sono molte regole che un prete non può infrangere. Un prete non si può sposare.Un prete non può abbandonare il proprio gregge.Un prete non può abbandonare il suo Dio.Sono sempre stato bravo a seguire le regole.
Fino a quando non è arrivata lei. Da allora, ho appreso nuove regole.
Mi chiamo Tyler Anselm Bell. Ho ventinove anni. Alcuni mesi fa, ho infranto il voto di castità sull’altare della mia chiesa e, Dio mi perdoni, lo rifarei.
Sono un prete e questa è la mia confessione.

Forse qualcuna di voi fenicette ricorda “Uccelli di Rovo“, una serie televisiva degli anni ottanta, avente come protagonista un aitante sacerdote che scandalizzò ed entusiasmò le donzelle di tutto il mondo. Questo romanzo si avvicina molto al genere e, se siete aperte a vivervi un momento spensierato senza troppe recriminazioni, potete leggerlo. Comunque è giusto si sappia che alcune scene potrebbero urtare la sensibilità del lettore.
Il profano Padre Tyler Anselm Bell è lo scandaloso protagonista di questa storia anticonvenzionale e con un alto tasso di sensualità. A ventinove anni è a capo della comunità religiosa di Weston (Kansas City), luogo scelto appositamente per ricostruire la fiducia degli abitanti nei confronti della chiesa cattolica, distanti a causa del vecchio parroco molestatore di donne, tra cui la defunta sorella di Bell.
La vocazione, avvenuta a seguito dello shock subìto (essendo stato il primo ad accorgersi del dramma e a trovare la sorella impiccata), non è vista di buon occhio dalla sua famiglia.
Nella consuetudine della vita sacerdotale un bel giorno si presenta nel confessionale una donna misteriosa, che si presenta come una laica in cerca di conforto e di risposte, Poppy Danforth.
Nel confessionale si crea subito una sinergia impressionante e questa donna, risveglia sia nel parroco che nell’uomo un grande interesse e tanta curiosità.
Giorno dopo giorno l’appuntamento con il confessionale diventa metodico cosicché Padre Bell, approfondisce la conoscenza della bella sconosciuta addirittura attendendo con ansia quel momento.
La carne è debole… si sa, ma non credo siate pronte ad assistere a ciò che questa improbabile coppia vi riserverà e dopo tre anni di infaticabile disciplina e di castità, Padre Bell si ritrova a profanare la santità della sua chiesa e la sua vocazione con la lussuria.
La censura è d’obbligo, soprattutto per la location in cui avvengono i loro amplessi, ma a prescindere e andando oltre il lato fisico, vorrei scagliare una freccia a favore del sentimento a cui do cinque stelle.

“… la Chiesa aveva anche parlato del tipo di amore che trascende tutte le frontiere, e la Bibbia è piena di storie di persone che hanno realizzato la volontà di Dio e avuto desideri molto umani.”

Trovo molto vero questo pensiero che attraversa il nostro sacerdote durante uno dei tanti momenti di riflessione e di pentimento, ho apprezzato la sua vocazione e la misericordia per la sua comunità ma capisco altresì che, anche non facendo voto di castità si possa far del bene a prescindere.
Poppy è una figura misteriosa che mi ha colpita molto, ho fatto fatica inizialmente a decifrarla per la miriade di sfaccettature della sua personalità, lei infatti, nonostante provenga da una famiglia facoltosa a Dartmouth e abbia ricevuto una buona istruzione, si ritrova a fare la spogliarellista nello strip club migliore del mondo. Questa duplice versione è dettagliatamente caratterizzata dall’autrice che riesce a delineare tutti gli stati d’animo della protagonista. Il dramma esistenziale del bel sacerdote non è da meno, solo che ho trovato quest’ultimo un tantino esagerato in certe esternazioni sessuali addirittura dominanti e, a parere mio, quasi eccessive.
Interessanti le figure che ruotano attorno a loro, ogniuna con il suo perché e personalità.
L’atmosfera è un po’ cupa e la lettura molto scorrevole. Una lode per l’originalità, buona lettura.

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