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Recensione: “Oh, My Ghost! Ho ereditato un fantasma” Di Adele Ross

Care Fenici oggi Francesca vi parla del libro “Oh, My Ghost! Ho ereditato un fantasma” Di Adele Ross

Questa è una favola, ma neanche tanto, forse non è del tutto fantasiosa, però non è nemmeno reale. Insomma questa è solo una storia, la storia di una ragazza, di un testamento e di una ricerca…
Personaggi: Carolina (una ragazza qualunque), Alibrando (un fantasma puzzone), Nives Noneveromacicredo (una maga e callista), Alfonsa (l’assistente di Nives affetta da manie di sudditanza e subordinazione), Euridice (un’algida regina), Nestor (un algido maggiordomo), Brufoli d’Oro (beh, non ha bisogno di descrizione), il Bellezza (un laido avvocato), Rolando (un idiota), Gilda (una cuoca narcolettica) e poi… tanti altri ancora.
Bene, adesso che avete letto chi sono i personaggi principali mischiateli insieme, tessete una trama intorno alla ricerca di un testamento scomparso e metteteceli dentro. Ne verrà fuori un’avventura, ma non una di quelle che vi porteranno in luoghi magici e misteriosi, o vi faranno affrontare nemici pericolosi, e nemmeno una di quelle a cui serve un eroe.
In questa favola non ci sono eroi, non ci sono eteree principesse, né affascinanti principi, men che meno dimore fiabesche o meravigliosi tesori e, forse, volendo guardare, non c’è nemmeno tanta magia, se escludiamo un fantasma puzzolente, però c’è Carolina, una ragazza come tante, che si trova coinvolta nella ricerca di un misterioso testamento scomparso e che, anche se di malavoglia, deve arrendersi all’evidenza di aver ereditato un fantasma. C’è lei, un fantasma puzzone (tutti gli altri personaggi già elencati sopra) e tante risate che accompagnano la sua avventurosa (si fa per dire) ricerca. 
Riuscirà la nostra eroina (ah già, avevo detto che non c’erano eroi ma forse una la dobbiamo mettere) a trovare il misterioso documento e vivere per sempre felice e contenta?

Non avete idea di quanto ho riso leggendo questo libro!
Avevo voglia e bisogno di leggere qualcosa di leggero, frizzante e spensierato: i libri giusti per noi ci trovano sempre, e lui ha trovato me.
Carolina è una ragazza come tante, disordinata e perennemente in ritardo al lavoro, il suo odiato impiego in un call center, dove ogni giorno deve trovare una scusa diversa per i suoi continui ritardi. Quel mattino però, il suo capo reparto Numa Pompilio Scannagatti ha deciso che i suoi giorni di prigionia sono terminati, e le dà il benservito. Tornando a casa, la sua amata macchina si ferma sotto il diluvio universale che il cielo ha deciso di riversare sulla terra, ed è proprio in quest’occasione che conosce Alibrando, un ometto tutto pancia e niente capelli che la aiuta a rimettere in moto la sua auto… scoprendo poi che in realtà è un fantasma.
Inizia da qui la vera storia di Carolina che ha come compito quello di trovare il testamento nascosto di Alibrando. Farà la serva all’interno della villa della moglie Euridice, un’odiosa donna in stile manico di scopa che sa solo brontolare e comandare. Conoscerà il favoloso maggiordomo Nestor, l’unico uomo all’interno della villa freddo come la pietra ma che la spalleggia in ogni sua decisione.

Tutti i personaggi in realtà hanno una caratterizzazione ben precisa, con le loro inclinazioni, i malumori e le diatribe famigliari. Lui però, insieme alla maga Nives dell’agenzia Noneveromacicredo con il suo accento marcatissimo del sud, e quell’inflessione palermitana che solo chi è del luogo sa dare, mi sono entrati nel cuore!
Il finale mi ha decisamente spiazzato, non avrei mai aspettato una fine così. Posso solo dirvi che se amate il lieto fine fa decisamente al caso vostro.
Nonostante che è una lettura molto breve, mi è piaciuto davvero tantissimo e lo consiglio vivamente se cercate qualcosa di leggero e veloce!
Credo che leggerò anche altri romanzi di quest’autrice.

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