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Recensione: “Nel mio cuore ci sei tu – (Caroline & West Series Vol. 2)” di Robin York

Caroline continua a sognare West. La sua pelle calda, i suoi muscoli, le sue mani addosso a lei. Poi si sveglia e torna alla realtà: West se n’è andato. E prima di andarsene, le ha spezzato il cuore. Ma un giorno, all’improvviso, West le chiede aiuto. Una tragedia ha colpito la sua famiglia: una famiglia già abbastanza nei guai. Senza pensarci, Caroline sale su un aereo per raggiungerlo e stargli vicino. Sono di nuovo insieme, ma lui sembra completamente cambiato: è nervoso, pare avercela con il mondo. Caroline non sa come comportarsi. Dovrebbe tornare nell’Iowa e occuparsi della causa contro l’ex fidanzato che ha postato le loro foto private per vendicarsi. E invece eccola lì. Profondamente innamorata di West. Ancora.

Caroline Plasecki sta affrontando una causa contro il suo ex che ha messo online delle sue foto molto intime.

Il suo cuore è ancora gonfio d’amore per West e nonostante siano distanti, o meglio, abbiano interrotto ogni contatto, lei non riesce a toglierselo dalla testa.

Addirittura se lo sogna ogni notte: il solo sentire la sua voce e la percezione del suo tocco, anche se solo in sogno, sono la spinta per continuare a vivere.

Improvvisamente Caroline riceve una chiamata proprio da lui, che a causa di un problema familiare, prova la necessità di sentirla.

Ovviamente lei non perde tempo e prende il primo volo per raggiungerlo, anche se nel momento in cui si presenta alla sua porta non riceve il “Benvenuta Caroline” in cui sperava.

Ma lei non si da per vinta e, nonostante lui la tratti in malo modo e faccia il possibile per allontanarla, lei non cede….

Sarò sincera: questo romanzo non mi ha dato nulla, se non un forte senso di tristezza e malinconia. Una storia travagliata a cui, a mio parere, manca qualcosa.

Solo in un secondo momento ho scoperto che si tratta del secondo volume di una serie uscita qualche anno fa, e probabilmente è questa la parte mancante. O magari il metodo di scrittura dell’autrice che non è dei miei preferiti. Pertanto, a malincuore, mi ritrovo a non poter dare un giudizio positivo né tantomeno a consigliarne la lettura.

 

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