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Recensione: “Marchiata – Serie Marchiata #1” di Ella James

La diciassettenne Julia è finalmente serena. È passata dalla scomoda brandina di un orfanotrofio di Memphis a un letto tutto suo, in un’abitazione perfetta, di un quartiere perfetto, con dei genitori perfetti che l’hanno scelta come loro figlia. Julia, però, nasconde un segreto e, una notte d’autunno, tornando dalla casa di un amico scopre che il suo segreto l’ha trovata. La casa che doveva essere sua per sempre è ridotta in cenere. I suoi genitori sono morti e nel cielo, al di sopra delle fiamme, c’è una creatura alata che le dà la caccia.

Dopo aver lottato per anni nelle tenebre per rimettere insieme la propria vita in frantumi, Cayne è finalmente pronto ad affrontare il passato e a vendicare la perdita di tutto ciò che amava. È stato Samyaza, il re dei Nephilim, a portargli via ogni cosa. È per questo che Cayne lo insegue fino a un magazzino di Memphis, dove per una serie di circostanze avverse si ritroverà a terra, tra le mani guaritrici di una bella ragazza dai capelli neri. All’insaputa di entrambi, però, i due sono già legati.
Il passato di Cayne ha in sé le risposte per il futuro di Julia, ma qual è la minaccia più grande per lei, ora? La taglia che hanno messo sulla sua testa o dare il suo cuore all’uomo che è nato per spezzarlo?

Salve fenici,

oggi vi parlo di Marchiata, il primo volume della serie Stained-Marchiata di Ella James, pubblicato in Italia dalla casa editrice Hope Edizioni. Si tratta di uno Young Adult dalle tinte paranormali, con due giovani protagonisti: Julia e Cayne.

Julia è un’adolescente ostinata che ha perso entrambi i genitori quando era solo una bambina. Dopo una serie di affidi infelici sembra aver finalmente trovato una nuova famiglia che intende prendersi cura di lei. Ma una notte d’autunno il suo mondo subisce uno scossone: la sua casa viene ridotta in cenere da uno strano demone alato e Julia si ritrova nuovamente orfana. La paura di tornare nel circuito degli affidi la spinge a scappare e a rifugiarsi in un vecchio magazzino abbandonato. É qui che Julia incontra Cayne: il mezzo demone, ferito gravemente, le precipita letteralmente ai piedi e la giovane ragazza non può far altro che usare i suoi poteri per guarirlo. La nostra protagonista, infatti, non è una normale adolescente: possiede da sempre un potere speciale, la Vista, che le consente, tra le altre cose, di vedere le auree.

Mentre Julia sta curando le ferite di Cayne, nel magazzino fa la sua comparsa Samyaza, la creatura alata che ha distrutto la sua nuova vita: il crudele re dei Nephilim, non solo sta dando la caccia a Julia, ma sembra avere anche un conto in sospeso con il mezzo demone. Stavolta toccherà a Cayne salvare la ragazza.

I due protagonisti scoprono così di avere qualcosa in comune: il mezzo demone non ricorda nulla del suo passato e Julia, a sua volta, non sa da dove provenga il suo dono e quale sia il significato di quella strana voglia che sembra aver attirato l’attenzione sia di Sam che dello stesso Cayne.

Il mezzo demone e la “marchiata” intraprenderanno insieme un viaggio che li porterà a scoprire di più su se stessi, ma più dettagli apprendono, più le cose sembrano diventare complicate e pericolose.

La trama così descritta presenta sicuramente degli aspetti di originalità, ma non è stata, a mio avviso, sviluppata al meglio. Innanzitutto, leggendo i primi capitoli ho avuto come l’impressione che l’autrice avesse fretta di entrare nel vivo della storia. È mancata una presentazione iniziale della protagonista e dell’ambiente e ho avuto come la percezione di leggere un libro a cui fossero state strappate alcune pagine. La stessa sensazione di incompletezza si ha anche nel prosieguo della storia. Ho riscontrato un’eccessiva tendenza a voler mantenere un alone di mistero, sia sulla trama che sui personaggi, con la conseguenza che, da un lato non si lascia al lettore la possibilità di intuire cosa stia per accadere e quindi creare “un’aspettativa”, dall’altra di comprendere la caratterizzazione dei personaggi e provare empatia nei loro confronti.

Gli stessi protagonisti costituiscono un’altra nota dolente. Ho trovato Julia eccessivamente infantile, a tratti appiccicosa e invadente. Qualche punto in più lo conquista sicuramente Cayne, ma anche qui, il personaggio è talmente poco delineato che risulta davvero difficile affezionarsi a lui.

Lo stile dell’autrice appare “poco maturo”, come dimostrano i dialoghi che sembrano andare fuori tema, l’inconsistenza della parte romance e le falle nella trama.

Nonostante i molti difetti, non mi sento di bocciare in toto questo libro. Probabilmente non soddisferà i gusti delle lettrici più esigenti, ma senza dubbio riuscirà a conquistare il cuore di quelle più giovani. Vi devo confidare che mi è rimasta la curiosità di sapere cosa accadrà in seguito.

Tre fenici sulla fiducia.

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