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Recensione: “Le parole di Sara” di Maurizio di Giovanni

Buongiorno fenici oggi la nostra Beatrice ha recensito per noi il libro “Le parole di Sara” di Maurizio di Giovanni

Due donne si parlano con gli occhi. Conoscono il linguaggio del corpo e per loro la verità è scritta sulle facce degli altri. Entrambe hanno imparato a non sottovalutare le conseguenze dell’amore. Sara Morozzi l’ha capito molto presto, Teresa Pandolfi troppo tardi. Diverse come il giorno e la notte, sono cresciute insieme: colleghe, amiche, avversarie leali presso una delle più segrete unità dei Servizi. Per amore, Sara ha rinunciato a tutto, abbandonando un marito e un figlio che ha rivisto soltanto sul tavolo di un obitorio. Per non privarsi di nulla, Teresa ha rinunciato all’amore. Trent’anni dopo, Sara prova a uscire dalla solitudine in cui è sprofondata dalla scomparsa del suo compagno, mentre Teresa ha conquistato i vertici dell’unità. Ma questa volta ha commesso un errore: si è fatta ammaliare dagli occhi di Sergio, un giovane e fascinoso ricercatore. Così, quando il ragazzo sparisce senza lasciare traccia, non le resta che chiedere aiuto all’amica di un tempo. E Sara, la donna invisibile, torna sul campo. Insieme a lei ci sono il goffo ispettore Davide Pardo e Viola, ultima compagna del figlio, che da poco l’ha resa nonna, regalandole una nuova speranza.

Fonte della trama: Amazon

Maurizio di Giovanni, è un autore che ho imparato ad amare leggendo la serie del commissario Ricciardi. Questo libro mi ha lasciato perplessa. La storia è bella ed interessante, però ogni volta che iniziavo un nuovo capitolo non mi era subito chiaro di chi e cosa stesse parlando.

All’inizio del libro l’autore ci segnala che se non si conosce la storia di Sara dal principio, si può leggerla nelle ultime pagine, però chi come me usa gli Ebook si trova in difficoltà. Quando sono arrivata alla fine del libro, ho letto gli inizi della storia di Sara e ho seguito il consiglio dell’autore, ho ricominciato a leggere tutto dal principio. L’esposizione della storia nella prima parte e le sensazioni che mi ha fatto sentire, purtroppo sono rimaste, la seconda invece è più fluida, si comprende meglio e si riesce a seguire in modo più avvincente gli sviluppi della trama. Finalmente sono riuscita a ritrovare lo stile dell’autore che ho imparato a conoscere nei precedenti libri.

Peccato!! La storia è buona, come vi ho già detto. Alcune situazioni sono rimaste in sospeso, non ho idea se verranno approfondite in un altro libro, sicuramente potrei apprezzare una storia più corposa, a patto però, che lo sviluppo sia migliore.

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